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Dazi

Dazi (1902 - 1951)

151 unità archivistiche di primo livello collegate

Classe

E' qui raccolta tutta la documentazione relativa alla gestione del dazio nel Comune di Vigevano, diretto fino al 1920 (?) da Rodolfo Cevidalli poi deceduto e sostituito da Antonio Alimonda. Nel 1920 la cinta daziaria fu abolita ed il personale precedentemente assunto venne licenziato; si scatenarono così reazioni e proteste che sfociarono nello "sciopero dei dazieri" cominciato nella notte tra il 4 e il 5 aprile 1920, di cui è qui conservata la documentazione. La riscossione dei dazi interni venne concessa in appalto al Consorzio esercenti di Vigevano il 23 dicembre 1925: rimasero esclusi dall'appalto soltanto i dazi sul consumo dell'energia elettrica, del gas, del riscaldamento, sui materiali da costruzione e sui foraggi, che continuarono ad essere riscossi direttamente dal Comune. Con una delibera del 23 ottobre 1928, poi, il Comune venne chiuso agli effetti daziari e venne instaurata la cinta: il nuovo servizio, gestito ora dalla Società anonima gestioni tributarie di Milano, venne inaugurato il 1° gennaio 1929; ma il R. Decreto Legge del 20 marzo 1930 abolì nuovamente la cinta e i dazi, istituendo le "imposte di consumo". Da allora anche la classe, nei fascicoli d'archivio, cambia denominazione ed acquista quella di "Imposte di consumo". Nel 1947 il Comune nomina una Commissione per l'esame del progetto di una gestione diretta della riscossione delle imposte di consumo, ma la Commissione giunge alla conclusione che è comunque più vantaggioso per il Comune appaltare il servizio alla Società anonima gestioni tributarie. La classe contiene, oltre alla documentazione relativa ai cambiamenti nella gestione del dazio, anche provvedimenti di definizione delle tariffe daziarie, reclami degli esercenti, processi verbali di contravvenzione alle norme daziarie, ecc. Un posto particolare, in questa classe, è poi riservato alla tassa di plateatico e piccolo peso, gestita in appalto dalla Ditta Colombo Gerolamo e Fiori Domenico (poi Colombo Luigi e Gerolamo). Poco amati dalla popolazione, i Colombo furono spesso osteggiati per i loro metodi arroganti di riscossione e si mostrarono in continua lotta con i venditori ambulanti e con gli esercenti del mercato. Nei fascicoli riguardanti espressamente la tassa di plateatico si trovano generalmente, oltre ai documenti di rinnovo dell'appalto, le richieste di permesso per l'occupazione di suolo pubblico (vendita ambulante sulle pubbliche piazze di Vigevano, esposizione di merce o di tavolini davanti ai negozi, ecc.) e le pratiche relative alle pese pubbliche esistenti sul territorio del Comune.

Codici identificativi:

  • MIBA01C337 (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013