Servizi militari (e assistenza, associazioni) (1910 - 1950)
390 unità archivistiche di primo livello collegateClasse
E' qui conservata la documentazione relativa ai servizi militari nel loro complesso. Il Comune, più specificatamente il sindaco (e successivamente il podestà), era l'organo intermediario nei rapporti che intercorrevano tra la cittadinanza e l'Autorità militare. La classe contiene infatti gli avvisi di trasmissione al Comune − cui spettava l'onere della consegna agli interessati − dei precetti e dei fogli di congedo illimitato richiesti dai militari ed anche, al contrario, le richieste inoltrate dal sindaco ai diversi Comandi tendenti ad ottenere licenze per motivi economici o familiari a favore di giovani vigevanesi sotto le armi o le istanze, sempre inoltrate dal sindaco, per ottenere esoneri anche solo temporanei per dipendenti del Comune la cui opera era considerata di particolare importanza per il buon andamento dei servizi comunali. Particolarmente oneroso era poi il compito delegato al Comune di comunicare alle famiglie le condizioni di salute dei giovani sotto le armi e quindi anche le eventuali notizie di dispersione, di prigionia e di morte degli stessi.
In questa classe sono contenuti anche i fascicoli inerenti alla beneficenza a favore dei militari ed alle loro famiglie, naturalmente più operosa nei periodi bellici. A fianco della Croce Rossa italiana, tramite la quale si potevano tra l'altro mandare soccorsi ai militari prigionieri, in Vigevano si era costituito appositamente il Comitato cittadino di assistenza civile. Riguardo a questo tema si segnalano i fascicoli relativi ai diversi sussidi riconosciuti alle famiglie bisognose dei militari alle armi ed i soccorsi e premi istitutiti appositamente (premio di smobilitazione, pacco vestiario, caro viveri, buona condotta, assegni di convalescenza, di disoccupazione e di prigionia), oltreché naturalmente le istanze per ottenere il riconoscimento del diritto alla pensione di guerra. Un importante aiuto alla cittadinanza, parallelamente ai soccorsi statali ed alle istituzioni delegate, era costituito dalle diverse associazioni a carattere prevalentemente privato che sorgevano sempre per motivazioni benefiche. Si citano a titolo esemplificativo il Patronato provinciale per gli orfani dei morti in guerra, il Comitato pro mutilati ed invalidi, il Comitato pro esercito, il Comitato nazionale pro reduci dalla prigionia, l'Associazione nazionale combattenti. Nei fascicoli relativi è contenuta tra l'altro anche la contabilità generale dei soccorsi pagati alle famiglie.
Di particolare interesse è inoltre la ampia documentazione relativa alla seconda guerra mondiale. Nei fascicoli sono infatti contenute le disposizioni normative succedutesi nel tempo (ad esempio le sanzioni a coloro che aiutavano i prigionieri evasi dai campi di concentramento) a cui si aggiungono gli atti del progetto di mobilitazione civile e l'organizzazione della protezione antiaerea e antigas. Al Comune era stato demandato il gravoso compito di sistemare gli sfollati, i profughi e la popolazione rimasta senza abitazione dopo le numerose incursioni aeree nemiche. A fianco del Commissario prefettizio, che aveva il potere di ordinare requisizioni di alloggi, l'organo preposto era la Commissione alloggi che aveva il mandato di esaminare e definire tutte le vertenze in materia e la cui opera continuò anche nei primi anni del dopoguerra. Infine si citano i fascicoli relativialle onoranze ed alle onoreficenze concesse ai militari, contenenti gli avvisi di trasmissione al Comune dei diplomi, delle medaglie e delle croci di guerra al merito.
Codici identificativi:
- MIBA01C359 (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/groups/UniPV_CentroMano-/fonds/152992