Ferrari, Angelo ( Pavia, 1874 - Pavia, 1971 )

Tipologia: Persona

Codici identificativi

  • MIDC00078F (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

Angelo Ferrari fu ragioniere e impiegato, fino al 1938, della Congregazione di Carità della città di Pavia, città a cui fu profondamente legato e che descrisse sempre nei suoi componimenti. Scrisse più di seicento componimenti, la maggioranza dei quali è in dialetto pavese. Pubblicò la sua prima raccolta poetica nel 1915, intitolata Rim’ dla guèra. Vers d’incoeu russ e bleu. Seguirono altre sette raccolte a stampa: La poesia – la bellissima vita nel 1920, in lingua italiana; Un bris ad ciel, 1924 (la cui scelta di poesie inserite fu fatta da Cesare Angelini, che evidenziò il carattere significativo della raccolta e la modernità del poeta, tanto da paragonarlo a Verlaine e definirlo “il vero poeta di Pavia”); Bel e bon – figür, canson, 1930; Garòful e vaniglia, 1936; Cartunsin 1938; Tambùran e süflé, 1953; Canson dla me cità,1961.
Inedita è rimasta la raccolta di poesie in lingua Bocche rosse.
Nel 1989 fu pubblicata, nella collana ‘Biblioteca della Società Pavese di Storia Patria" e a cura di Felice Milani, un’antologia, Poesie scelte, comprensiva di 70 testi (47 dialettali e 23 in lingua).

Funzioni e occupazioni

  • poeta

Complessi archivistici

Compilatori

  • Prima redazione: Beatrice Scarrone
  • Inserimento dati: Nicoletta Trotta - Data intervento: 13 novembre 2020