De Marchi, Emilio ( Milano, 1851 luglio 31 - Milano, 1901 febbraio 6 )

Tipologia: Persona

Profilo storico / Biografia

Scrittore milanese. Nacque a Milano il 31 luglio 1851 da Giovanni e Caterina Perego. A soli nove anni gli morì il padre, lasciando una famiglia numerosa di cui si assunse il carico la madre, donna energica e coraggiosa con un passato di combattente durante le Cinque giornate quarantottesche. Frequentò dal 1863 al ‘71 la scuola e il liceo “Beccaria”, nel 1874 si laureò in Lettere all’Accademia scientifico-letteraria di Milano, della quale fu poi segretario e presso la quale insegnò anche stilistica. Nel 1875 fu tra i fondatori e tra i più attivi collaboratori della rivista “La vita nuova” e nel 1898 fondò e in gran parte diresse presso l’editore Vallardi una collana di letture popolari, “La buona parola”, di cui egli stesso compilò parecchi volumetti.
Nel 1880 sposò Lina Martelli dalla quale ebbe due figli, Marco e Cesarina. La morte della figlia quindicenne nel ‘97 lo colpì duramente aggravando le sue già precarie condizioni di salute. Morì a Milano il 6 febbraio 1901.
Ricoprì numerosi incarichi nella vita sociale e politica cittadina: fu membro della commissione per la scelta dei libri di testo (1888), della commissione civica degli studi (1893), del Consiglio di amministrazione degli orfanotrofi e luoghi pii (1895, incarico che abbandonò nel ’99), corrispondente dell’Istituto lombardo, tra i fondatori del patronato scolastico delle scuole di via S. Orsola e via Ansperto. Fu inoltre consigliere comunale (1891-94) e ricevette la decorazione di cavaliere della Corona d’Italia nel 1900.
L’attività letteraria di De Marchi ebbe inizio nel clima della Scapigliatura; successivamente lo scrittore si volse a rappresentare, secondo i modi del realismo, le modeste vicende della piccola borghesia cittadina e della gente umile della sua terra lombarda. Il suo capolavoro è considerato il romanzo Demetrio Pianelli (1890). A quest’opera si affiancano altri romanzi: Il cappello del prete (1887), Arabella (1892) e Giacomo l’Idealista (1897).
Fu autore di novelle e racconti che pubblicò incessantemente sui più diversi periodici, raccogliendoli poi, in selezione, in vari volumi: Storielle di Natale (1880), Sotto gli alberi (1882), Storie d’ogni colore (1885), cui seguirono Racconti (1889), Nuove storie d’ogni colore (1895).
Fu anche poeta, scrittore di teatro e autore di prosa educativa.
Il suo archivio, conservato amorevolmente dalle nipoti Magda e Cesarina, poi ceduto al Centro Manoscritti dell’Università di Pavia (tra il 1984 e il 2000), raccoglie molti testi inediti.

Funzioni e occupazioni

  • scrittore
  • poeta

Complessi archivistici

Fonti

  • CremanteAtti2005 = AA. VV., Emilio De Marchi un secolo dopo. Atti del convegno di studi Università di Pavia, 5-6 dicembre 2001. In appendice Emilio De MArchi (1851-1901). Documenti, immagini, manoscritti, a cura di Nicoletta Trotta, Edizioni di Storia e Letteratura, 2005

Compilatori

  • Inserimento dati: Nicoletta Trotta - Data intervento: 22 gennaio 2015
  • Revisione: Nicoletta Trotta - Data intervento: 05 agosto 2020