02. Materiale Critico (circa 1949 - circa 2007)
181 unità archivistiche di primo livello collegateSerie
Consistenza archivistica: faldd. 10
Il materiale è conservato in dieci faldoni contrassegnati "Materiale Critico". Consta di fogli sciolti manoscritti e dattiloscritti in pulito o con correzioni, copie a carta carbone e fotocopie, materiale a stampa di varia natura. I documenti sono disposti nelle cartellette originali e trasmettono le prose critiche parzialmente confluite nei volumi Immagini e maniere (Feltrinelli, Milano 1965), Le droghe di Marsiglia (Adelphi, Milano 1977) e Autunno del Novecento (Feltrinelli, Milano 1984), pubblicate su quotidiani, in volume o inedite.
Storia archivistica:
Il contenuto delle cartelle è estremamente vario e raramente c’è un rigido criterio ordinatore. Per preservare la fisionomia di questo cantiere di lavoro, si è preferito non procedere a una aggregazione per testo o per data di pubblicazione, lasciando i materiali nelle cartelle con cui sono giunti al Centro Manoscritti.
I titoli delle unità sono in larga misura attribuiti, perché la gran parte delle cartelle è di recupero e raramente la loro intestazione corrisponde al contenuto. Per non tralasciare l’informazione, l’intitolazione originale è indicata nel campo “Contenuto”, dopo la descrizione dei materiali.
Diversi sono anche i criteri con cui Giuliani organizza le cartelle: alcune raccolgono interventi su un singolo autore, su più autori o su un tema (indicato nel titolo attribuito all’unità archivistica), altre conservano i contributi per i quotidiani (specialmente “la Repubblica”, a cui Giuliani collabora continuativamente dalla fondazione), altre ancora sono dedicate a eventi o progetti (questi casi sono indicati con le diciture “Eventi” e “Progetti editoriali”, seguiti dal titolo dell’unità), infine, alcuni testi critici sono arrivati sciolti e sono stati conservati separatamente e segnalati con i caporali.
Per quanto riguarda la datazione delle unità, come per le altre sue carte Giuliani non dà indicazioni circa il periodo di composizione. Dove è stato possibile recuperare il dato cronologico di almeno un documento all’interno di un’unità archivistica (data di pubblicazione, data di convegno, raramente data segnata sul testo), lo si è indicato nel campo preposto, ma questa datazione ha valore indicativo e potrà essere sostituita o raffinata da studi ulteriori. Dove non sono stati rinvenuti appigli di alcun genere, è stata attribuita un’indicazione di massima, basata sull’analisi delle carte e del contenuto, con una data secolare, anche questa suscettibile di correzione.
Molte cartelle conservano i dattiloscritti di articoli pubblicati poi su “la Repubblica”, spesso con titolo diverso rispetto a quello con cui compaiono sul giornale. Quando il testo è facilmente reperibile tramite l’archivio online del quotidiano, si è indicato nel campo del contenuto il titolo definitivo e la data di pubblicazione. Negli altri casi, specie quando la datazione sembra più alta o i testi sono più frammentari, si è preferita una descrizione generale della consistenza delle carte.
Documentazione collegata:
Alcuni testi critici estremamente frammentari sono conservati nella sezione “Appunti”.
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/groups/UniPV_CentroManoscritti/fonds/45902