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Evento "da Londra a Milanino Sorseggiando un tè" - il ricordo di Maria Teresa Savi (2022 ottobre 5) |
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Evento "da Londra a Milanino Sorseggiando un tè" - volantino (2022 novembre 5) |
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Evento "da Londra a Milanino Sorseggiando un tè" - fotografie (2022 ottobre 5) RSRI_002, ..., RSRI_006 |
Evento "da Londra a Milanino Sorseggiando un tè" - il ricordo di Maria Teresa Savi (2022 ottobre 5)
Unità
Tipologia: unità documentaria
L’evento da Londra a Milanino Sorseggiando un tè fu organizzato dalla Associazione CittaGiardino CusanoMilanino in ricordo di Mario Rondoni e Maria Teresa Savi, sua nipote e figlia adottiva della moglie Ida Savi.
In quella sede Fiorenzo Faravelli condivise con i presenti il suo ricordo di Maria Teresa Savi.
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MARIA TERESA SAVI nel RICORDO DI FIORENZO
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In occasione dell’evento che si tiene oggi voglio ricordare una persona a me cara, Mariateresa Savi, che ha amato la Città Giardino per le peculiarità espresse dalle due identità che la compongono e che lasciandomi testimonianze fotografiche, oggettistiche e orali mi ha permesso di realizzare questo evento insieme con l’Associazione CittaGiardino CusanoMilanino.
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UN PO’ DI STORIA
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A volte ci si trova ad assumere compiti che non si avrebbe mai pensato di dover svolgere. Una volta Mariateresa mi disse: “Quando me ne andrò voglio che sia tu ad occuparti della mia ultima dimora e dell’esecuzione delle mie volontà. Cerca nel secretaire e là troverai tutto, capirai molte cose, anzi aprilo ora, guardaci dentro, subito, adesso e ricordati che voglio essere cremata e stai attento, come ti ho già detto, attento capito?!”.
Quel giorno non volli aprire l’anta del secretaire perché mi chiedevo con quale diritto sarei entrato a frugare nell’intimo della vita di una persona, ma il giorno della dipartita di Mariateresa aprire e guardarci dentro era diventato il mio dovere.
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IDA SAVI e MARIO RONDONI
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La famiglia Rondoni composta dall’Ingegnere Mario Rondoni e dalla moglie Ida Savi, appartenenti alla buona borghesia operante in Milano, entusiasti del progetto per la realizzazione di Milanino a cui Mario Rondoni prende parte attivamente, decide di trasferirsi in una villa realizzata per loro in viale dei Tigli a Milanino. Oltre ad essere benestanti, sono colti e molto sensibili ai fermenti culturali che nei primi decenni del 900 propongono nuove linee, concetti e filosofie, che essi accolgono con entusiasmo e convinzione. I coniugi Rondoni non hanno figli e riversano il loro affetto ed attenzione su Mariateresa, figlia di Luigi, fratello di Ida.
La nipote vive i suoi anni d’infanzia con gli zii Rondoni, ricevendo un’educazione rigida e indirizzata verso la cultura umanistica e filosofica; sono anni che segnano tutto il suo percorso di vita.
Intorno agli anni quaranta i Rondoni vendono la villa di viale dei Tigli per trasferirsi a Nervi, insieme a tutte le opere e gli arredi accumulati negli anni di residenza a Milanino.
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MARIATERESA SAVI
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Inizia il conflitto mondiale che separa le persone; Mariateresa e la madre Lina sfollano in provincia di Varese, mentre il padre Luigi, uomo colto e molto intelligente, si arruola nell’esercito e sarà fatto prigioniero dagli inglesi. La prigionia lo devasterà nel corpo e nello spirito come successe a tanti altri superstiti di guerra.
Gli anni della guerra sono duri per madre e figlia, perché manca tutto, dai generi alimentari agli affetti. La signora Lina si sacrifica con il suo lavoro di pellicciaia per far studiare la figlia per il diploma alle magistrali.
Il conflitto mondiale finisce, Mariateresa si diploma alle magistrali, Luigi e Lina con la figlia si riuniscono, vengono ad abitare a Cusano via Marconi per poi trasferirsi nel 1961 al n. 10 di vicolo San Martino.
Nello stabile di vicolo S. Martino la signora Lina, mamma di Mariateresa, fa ben presto amicizia con le due sorelle Faravelli che abitano in un appartamento che dà sulla stessa scala. Nel frattempo la figlia, che insegna a Baruccana, ottiene la cattedra alla Scuola Elementare di Piazza Trento e Trieste a Cusano, presso la quale rimane per tutta la sua permanenza a Cusano.
I rapporti tra le due famiglie sono quotidiani, improntati sul grande rispetto, che man mano si trasforma in amicizia, confidente ma discreta. Si parlano, si raccontano cose, si confidano sapendo di poterlo fare e nei momenti di bisogno si aiutano e si confortano reciprocamente.
Anche le sorelle Faravelli hanno un nipote che allevano come fosse figlio loro; la madre, a causa del lavoro, l’aveva affidato durante la giornata alle cognate.
Il nipote delle signorine Ida e Irene Faravelli comincia a frequentare la famiglia Savi e gli piace attingere dal sapere della figlia della signora Lina, con la quale la conversazione può spaziare in molti campi e discipline.
L’appartamento in cui viveva Mariateresa con i genitori non era arredato con il concetto degli anni ‘60 come la maggior parte degli altri appartamenti del condominio; si sviluppava in ambienti in cui era evidente la cura del particolare e un criterio estetico armonioso e non improvvisato. La collocazione del tavolo rotondo da pranzo era defilata rispetto all’ingresso per creare intimità e discrezione. Le due zone conversazione erano ben articolate, vicino alla porta-finestra spiccava il salottino in marocchino con tavolo da tè, una etagère, alle pareti stampe d’epoca e dipinti. Ne ricordo uno in particolare, che rappresentava la fuga in Egitto della Sacra Famiglia, appeso alla parete a cui erano appoggiate due poltrone rosse Arflex di Zanuso. Era un ambiente austero ma armonioso, che mi ispirava soggezione, ma al tempo stesso aveva un’aria accogliente e confortevole. Sulle rosse poltrone di Zanuso mi ci sono seduto molto spesso, sia da bambino che in seguito da ragazzo più adulto; ascoltavo Mariateresa e mi confrontavo sugli argomenti più diversi.
Le due famiglie in quegli anni incontrano diversi ostacoli, soprattutto problemi di salute; ciò nonostante ognuna era sempre pronta a dare per quel che poteva.
Nel 1970 muore Ida Savi, anziana e già vedova di Mario Rondoni; lascia Mariateresa sua erede universale, avendola adottata. Con grande dispiacere della madre Lina, la famiglia lascia Cusano per trasferirsi a Genova Nervi e ricominciare una nuova vita. Durante la ristrutturazione dell’appartamento ereditato a Nervi, Mariateresa si trasferisce a San Salvatore dei Fieschi e dopo il matrimonio, per un breve periodo, a Chiavari. Ritornata a Nervi nell’appartamento ristrutturato, lascia definitivamente la scuola.
Il distacco fa cessare gli incontri quotidiani tra le due famiglie, ma non i contatti telefonici che rimangono sempre stretti. Dopo la dipartita delle persone anziane di entrambe le famiglie, verso gli anni 2000 rimangono ormai solo Maria Teresa e Fiorenzo.
Maria Teresa e Fiorenzo sono la memoria storica l’una dell’altro, dei momenti belli e brutti, depositari di segreti gelosamente custoditi, delle loro vittorie e delle loro sconfitte. Inizia un periodo di quotidiane telefonate che spaziano su vari argomenti sempre in maniera costruttiva, anche nella diversità di opinioni e sempre nel rispetto delle stesse. Sono telefonate ricche di spunti, riflessioni appaganti, perché Mariateresa è di vasta cultura. Ogni telefonata ha il suo angolo dedicato ai ricordi di Milanino e di Cusano che Mariateresa, ormai lontana da anni, ricorda con grande rimpianto. Sola, a Nervi sentendo che le sue forze ormai di giorno in giorno vengono a mancare, si appoggia sempre di più a Fiorenzo per quanto riguarda i rapporti con l’esterno e la badante. Le colte conversazioni lasciano il posto ai problemi di salute, quelli di relazione con l’esterno sono aggravati dall’infermità, ahimè sappiamo come l’infermità ci renda vulnerabili e facile preda e come l’esterno provi piacere ad infierire. Ogni giorno il campo si restringe sempre di più fino a quando dopo lunghe sofferenze l’11 maggio 2021 Mariateresa conclude il suo percorso terreno.
Nel secretaire, che finalmente ho aperto, ho trovato, tra le altre cose, documenti e fotografie della vita dei coniugi Rondoni, grazie ai quali è stato possibile creare l’evento di oggi intitolato “ da Londra a Milanino sorseggiando un tè ”.
PS. Le ceneri di Mariateresa SAVI sono state tumulate nel cimitero monumentale di Staglieno a Genova.
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Cusano Milanino
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Tipologia fisica: foglio
Supporto: trascrizione
Lingua della documentazione:
- ita
Condizione di accesso: liberamente accessibile
Condizione di riproduzione: consentita per uso studio
Compilatori
- Inserimento dati: Gabriele Marazzini - Data intervento: 10 marzo 2024
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/groups/cusanostoria/fonds/154512/units/2077543