Istituti Milanesi Martinitt, Stelline e Pio Albergo Trivulzio ( sec. XIX - )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente di assistenza e beneficenza

Sede: Milano

Profilo storico / Biografia

L’Orfanotrofio maschile, l’Orfanotrofio femminile e il Pio albergo Trivulzio sono sorti in epoche e con finalità differenti e distinte sono state anche le loro vicende almeno fino al principio del XIX secolo.
Con l’istituzione della Congregazione di carità, tra il 1807 e il 1808, i tre luoghi pii iniziarono infatti a condividere una storia comune.
La Congregazione di carità di Milano – presieduta dal prefetto dell’Olona e amministrata da dieci probi cittadini, con il concorso del podestà e dell’arcivescovo, con sede presso l’Ospedale Maggiore – era suddivisa in tre Sezioni: I. Ospedali; II. Orfanotrofi e Ospizi; III. Luoghi pii elemosinieri e Monti di pietà.
L’amministrazione del Pio albergo Trivulzio e degli orfanotrofi dei Martinitt e delle Stelline venne attribuita alla Sezione II, che la mantenne fino alla soppressione della Congregazione di Carità, con sovrana risoluzione 6 gennaio 1825.
Per quanto riguarda gli archivi dei tre enti Martinitt, Stelline e Pio Albergo Trivulzio, è da pertanto da sottolineare che, nonostante l’unificazione amministrativa, non vennero mai fusi insieme: semplicemente, a partire dal 1825, si aggiunse l’archivio cosiddetto “Centrale”, con le pratiche degli uffici dell’amministrazione comune.
Da allora tutte le materie relative alla gestione economica dei tre luoghi pii (gestione delle eredità, delle proprietà terriere, dell’assetto finanziario) vennero affidate all’Amministrazione Patrimoniale del luogo pio Trivulzi ed uniti orfanotrofi, composta da un amministratore, coadiuvato da un aggiunto, e da funzionari e impiegati preposti al buon andamento del nuovo ufficio; mentre la gestione dei tre istituti fu attribuita ad altrettanti direttori di nomina governativa, secondo quanto già disposto nel 1819.
L’Amministrazione patrimoniale assegnava le rendite annuali del patrimonio ai direttori dei due orfanotrofi e del Pio Albergo Trivulzio, che provvedevano al loro impiego previo approvazione dell’autorità tutoria; spettava loro inoltre modificare piani e regolamenti, provvedere alle fabbriche e alle riparazioni ecc, senza che l’amministrazione patrimoniale avesse ingerenza sull’andamento degli istituti.
Dopo la fine del dominio austriaco e l’istituzione del Regno d’Italia l’amministrazione delle opere pie venne normata con il regio decreto 3 agosto 1862, n. 753, e il successivo regolamento del 27 novembre 1862, n. 1007. Con il decreto reale del 30 agosto 1863, si procedette poi al riordino delle più importanti opere pie milanesi. In base ad esso l’amministrazione del Pio Albergo Trivulzio e gli Orfanotrofi maschile e femminile venne attribuita al “Consiglio degli Orfanotrofi e Luoghi Pii annessi”, che andò a sostituire il soppresso amministratore unico.
L’organismo, che fu insediato il 30 novembre di quello stesso anno, dal principio del secolo seguente modificò la propria denominazione in “Consiglio degli Orfanotrofi e del Pio Albergo Trivulzio”.
È lo stesso Consiglio a spiegare tale scelta nel testo della deliberazione consiliare 19 maggio 1908. In seguito alla legge 17 luglio 1890, n. 6972, che concentrò nella Congregazione di carità tutti o quasi i “Luoghi Pii annessi”, il Consiglio reputò infatti opportuno togliere tale elemento dalla sua denominazione, perché “più non rispondeva alla realtà”, e di sostituirlo con “e del Pio Albergo Trivulzio”, “che dei tre istituti da esso amministrati è il più importante”.

Complessi archivistici