Corte di assise straordinaria

Le Corti straordinarie di assise (CAS) furono istituite con decreto legislativo luogotenenziale 22 aprile 1945 n. 142 intitolato appunto “Istituzioni delle Corti straordinarie di assise per i reati di collaborazione con i tedeschi” (da qui il termine ¿collaborazionismo¿) nei capoluoghi di provincia mentre in località diverse dal capoluogo, con decreto del primo presidente della Corte di appello si attivarono Sezioni delle Corti stesse.
Ma la punizione delle attività di collaborazionismo con il tedesco invasore fu oggetto, ben prima della fine della guerra, di approfondito esame e di interventi di carattere normativo. Con il decreto legislativo luogotenenziale 27 luglio 1944 n. 159 il governo emanò una serie di disposizioni dal titolo “Sanzioni contro il fascismo” che prevedevano da un lato la punizione di coloro che per le cariche rivestite venivano considerati responsabili dell’instaurazione e continuità del regime fascista, dall’altro la punizione di coloro che avevano promosso o diretto il colpo di Stato del 3 gennaio 1925 (data alla quale si fa risalire la nascita del Regime fascista) o avevano in seguito contribuito con atti rilevanti a mantenerlo in vigore, nonché di chi dopo l’8 settembre 1943 aveva commesso delitti "contro la fedeltà e la difesa militare dello Stato con qualunque forma di intelligenza o corrispondenza o collaborazione col tedesco invasore o di aiuto ad esso prestato¿. Per quanto riguardava le sanzioni si faceva riferimento agli articoli 51, 54 e 58 del Codice penale militare che prevedevano rispettivamente la pena di morte, la reclusione non inferiore a 15 anni o da 10 a 20 anni. La competenza veniva affidata per la prima delle suddette categorie di reati a un’Alta Corte di giustizia e per la seconda categoria alla magistratura ordinaria per i non militari o a quella militare per i militari , secondo la suddivisione in base alle norme vigenti.
Nell’imminenza della totale liberazione del Paese, il citato decreto n. 142 istituì un organo giudiziario e cioè le Corti straordinarie di assise a esse affidando l’esclusiva competenza per tutti i reati di collaborazionismo come definiti dal precedente decreto 159 anche se commessi da militari e ne regolò il funzionamento e la composizione: un presidente nominato dal presidente della corte d¿appello e quattro giudici popolari scelti da un elenco compilato dal CLN del capoluogo di almeno cento cittadini maggiorenni di illibata condotta morale e politica .
Si applicavano le norme del codice di procedura penale. Le sentenze erano solo ricorribili per cassazione (una sezione veniva istituita a Milano), come per la corte d¿assise ordinaria, ed era prevista la sola istruttoria sommaria a cura del pubblico ministero.
Con il d.l.lgt. 5 ottobre 1945, n. 625 le Corti straordinarie furono soppresse e trasformate in sezioni speciali delle Corti di assise ordinarie ma composte come le precedenti.
Una formulazione più armonica di tutti questi testi legislativi si ebbe con il d.l.lgt. 12 aprile 1946, n. 201 “Testo delle disposizioni per la punizione dei delitti fascisti e per la repressione delle attività fasciste” che confermava sostanzialmente le precedenti disposizioni mentre la composizione delle corti veniva equiparata a quella delle corti ordinarie e cioè due giudici togati e cinque giudici popolari.
Con l’"Amnistia e indulto per i reati comuni, politici e militari" di cui al decreto 22 giugno 1946, n. 4 (nota come ¿amnistia Togliatti¿ dal nome del ministro di grazia e giustizia che l¿aveva proposta e sostenuta), che contemplava anche i reati di collaborazionismo, si ebbe una notevole riduzione dell’attività delle Corti speciali .
Il decreto legge del capo provvisorio dello Stato del 18 marzo 1947 n. 140, stabilì il termine del 30 giugno 1947 per la attività delle Corti poi prorogato inderogabilmente con decreto legge del capo provvisorio dello Stato del 26 giugno 1947, n. 529 al 31 dicembre 1947.
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Bibliografia
SILENGO, Giustizia rivoluzionaria a Novara, 1944-1947, in “Annali di ricerca contemporanea”, 4-5 (1996), pp. 114-136
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Fonti normative
- decreto legislativo luogotenenziale 22 aprile 1945, n. 142, “Istituzioni delle Corti straordinarie di assise per i reati di collaborazione con i tedeschi” (= d.lg.lgt. 142/1945)
- decreto legislativo luogotenenziale 27 luglio 1944, n. 159 (= d.lg.lgt. 159/1944) ¿Sanzioni contro il fascismo¿
– decreto legge luogotenenziale 5 ottobre 1945, n. 625 (= d.l.lgt. 625/1945)
- decreto legge luogotenenziale 12 aprile 1946, n. 201 (= d.l.lgt. 201/1946) “Testo delle disposizioni per la punizione dei delitti fascisti e per la repressione delle attività fasciste” – decreto legge 22 giugno 1946, n. 4, “Amnistia e indulto per i reati comuni, politici e militari” (= d.l. 4/1946)
- decreto legge del capo provvisorio dello Stato 18 marzo 1947, n. 140 (= d.l.c.p.s. 140/1947)
- decreto legge del capo provvisorio dello Stato 26 giugno 1947, n. 529 (= d.l.c.p.s. 529/1947)
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(Redazione di Lucia Ronchetti 1999; revisione di Antonella Cassetti 2005; integrazione di Giancarlo Battilà, 2009)

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