Distretto militare
I Distretti militari sono articolazioni periferiche dell’organizzazione territoriale dell’esercito.
Dopo l’unificazione nazionale i Distretti furono istituiti con regio decreto del 13 novembre 1870 in numero di 45. Con la legge 9 maggio 1940, n. 368 arrivarono ad essere 116 e diminuirono in seguito fino ad arrivare al numero attuale (1999) di 62.
I Distretti sono incaricati dello svolgimento di due importanti attività fra quelle assegnate all’autorità militare: il reclutamento e parte delle operazioni di mobilitazione.
Il Distretto è quindi l’organo cui compete l’incarico di curare e mantenere le relazioni e il collegamento tra Forze armate e Paese. Fanno parte delle sue competenze le attività preparatorie della leva, la chiamata alle armi, l’assegnazione delle reclute e dei militari in congedo ai rispettivi corpi, la tenuta della documentazione matricolare dei militari in congedo, la mobilitazione.
Per quanto riguarda la leva le competenze del Distretto sono regolate dal regio decreto 6 giugno 1940, n. 1481.
Altro compito importante dei Distretti è il servizio matricolare, rivolto alla documentazione ufficiale di tutti i servizi resi da ciascun militare allo Stato. I documenti base della “matricola” sono: il ruolo matricolare e il foglio matricolare, documento di ufficio il primo, individuale il secondo.
Inoltre conservano l’anagrafe militare, svolgono attività certificativa e curano le relazioni con il pubblico per ciò che riguarda il reclutamento e la matricola.
I Distretti compiono funzioni di reclutamento anche nei riguardi del personale dell’aeronautica, mentre la marina vi provvede direttamente con le dipendenti Capitanerie di Porto.
Ciascun Distretto ha un proprio territorio di giurisdizione comprendente un determinato numero di comuni.
I Distretti sono ripartiti in tre categorie secondo l’importanza del territorio di competenza e della sede e la quantità di popolazione (42 principali, 13 ausiliari A e 7 ausiliari B senza compiti di reclutamento).
Ciascun Distretto è identificato da un codice di riferimento.
Ogni Distretto è comandato da un colonnello e conta un numero vario di ufficiali, sottoufficiali e impiegati civili addetti, in relazione alla categoria di appartenenza.
L’ordinamento di un Distretto di prima categoria comprende i seguenti uffici: comando, ufficio reclutamento, ufficio matricola, ufficio forza in congedo, ufficio amministrazione, ufficio sanitario, reparto servizi.
I Distretti dipendono dal Comando militare territoriale della regione nel cui territorio di giurisdizione si trovano dislocati, tramite i Comandi militari.
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Bibliografia
- Novissimo Digesto Italiano, vol. V, pp. 1140 – 1141
- Guidazzurra all’Amministrazione pubblica 1991, pp. 306 – 307
- Digesto delle discipline pubblicistiche, Torino, UTET, 1990, vol V, pp. 292 – 294
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Fonti normative
- regio decreto 13 novembre 1870 (= r.d. 13 nov 1870)
- regio decreto 6 giugno 1940, n. 1481, “Regolamento per l’esecuzione del Testo Unico delle Leggi sul Reclutamento dell’Esercito” (= r.d. 1481/1940)
- legge 9 maggio 1940, n. 368, “Ordinamento dell’esercito” (= l. 368/1940)
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(Prima redazione 1999 e revisione 2005 a cura di Antonella Cassetti)
Soggetti produttori
- Distretto militare di Milano metà sec. XIX -
- Distretto militare di Bergamo sec. XIX - sec. XX
- Distretto militare di Lodi metà sec. XIX - sec. XX
- Distretto militare di Monza metà sec. XIX -
- Distretto militare di Treviglio sec. XIX - sec. XX
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/institutions/21