Congregazione provinciale (1815 - 1859)

Le Congregazioni provinciali, istituite presso ciascun capoluogo di provincia, ebbero compiuta sistemazione, accanto alle due congregazioni centrali, con la sovrana patente del 24 aprile 1815. Avevano sede presso le Delegazioni provinciali, di cui condividevano l’ufficio di protocollo, la registratura e la spedizione del carteggio. Il presidente della Congregazione era sempre il regio delegato che – in qualità di rappresentante del governo – vigilava sulla corretta applicazione delle norme. Il numero dei membri (deputati) delle congregazioni era proporzionale all’estensione delle province. I deputati erano scelti per metà fra gli estimati nobili e per l’altra metà fra i non nobili residenti nella provincia, in base al censo.
Spettava alle Congregazioni soprintendere al riparto dei tributi e degli oneri militari ed esaminare e approvare i bilanci preventivi e consuntivi dei comuni; avevano inoltre competenze in merito ad acque e strade (arginature, lavori di manutenzione) e beneficenza (istituti assistenziali, ospedali etc.).
Dopo il 1848 le congregazioni cessarono di fatto la propria attività, riprendendola solo dal 1856.
(cfr. profilo generale “Congregazione provinciale 1815 – 1859”
http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/100004/
risorsa web verificata dicembre 2016)

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