Capitolo di Santa Maria della Scala ( 1374 - 1798 )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente ecclesiastico

Altre denominazioni:

  • Santa Maria Nuova [Cronologia:]
  • Santa Maria di Caruptis [Cronologia:]
  • Santa Maria alle Case rotte [Cronologia:]
  • Santa Maria della Scala in San Fedele [Cronologia:]

Sede: Milano porta Nuova

Codici identificativi

  • MIDB000304 (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

Negli ultimi decenni del Trecento Regina della Scala, moglie di Bernabò Visconti, fondò una chiesa con l’intento di riedificare la chiesetta di Santa Veronica, eretta nel luogo ove ancora si trovava il guasto provocato dalla demolizione delle case dei Della Torre, alcuni decenni prima.
Dedicata all’Assunzione di Maria e consacrata nel 1381, la nuova fondazione fu conosciuta come Santa Maria Nuova o in Porta Nuova, con riferimento alla nuova costruzione e all’ubicazione cittadina, oppure Santa Maria ‘de Caruptis’ o alle Case Rotte, con riferimento invece alle rovine delle case torriane; la denominazione più conosciuta però, e che infine prese il sopravvento, fu quella che si riferì al nome della fondatrice.
Alla morte di Regina, nel 1384, Bernabò eresse Santa Maria della Scala in collegiata di patronato signorile, dotata di una ventina di canonicati per il capitolo maggiore, tutti i membri del quale dovevano essere sacerdoti.
A questi spettava, si può dire, il titolo di ‘clero di corte’, espressamente incaricato della preghiera e della celebrazione per le anime dei signori viventi e defunti, e scelto con attenzione tra persone fedeli alla dinastia regnante.
Il prestigio della Scala durò ancora per tutta l’epoca sforzesca, fino al ducato di Francesco II nel corso del quale godette di particolare prosperità; morto lui senza discendenti, e pur mantenendo con Carlo V il titolo di “imperiale sacellum”, la collegiata non ebbe più il particolare significato politico ed economico di cui godette nei secoli precedenti.
Il re Filippo IV nel 1654 la dichiarò sua cappella reale.
Quando il titolo fu soppresso, nel 1763, il capitolo fu trasferito presso la chiesa gesuita di San Fedele; nel 1776 poi, decretata la demolizione della chiesa per far posto al nuovo teatro cittadino, progettato in sostituzione di quello distrutto da un incendio (e per questo chiamato Teatro alla Scala), si decise di trasferire le opere salvate ancora in San Fedele che per l’occasione, vista anche la recente soppressione della Compagnia di Gesù, ebbe l’intitolazione di Santa Maria della Scala in San Fedele.
Il capitolo maggiore fu soppresso il 31 luglio 1798 e ripristinato nel 1800.

Complessi archivistici

Fonti

  • FIORIO, Chiese = Chiese di Milano, (Le), a cura di M.T. FIORIO, Milano 1985
  • POGLIANI, Contributo = POGLIANI, M., Contributo per una bibliografia delle fondazioni religiose di Milano, in «Ricerche storiche sulla Chiesa ambrosiana», 1985, XIV, pp. 157-281
  • MERONI, Santa Maria della Scala = MERONI, Santa Maria della Scala
  • LATUADA, Descrizione di Milano, 5 = LATUADA, S., Descrizione di Milano (...), delle Fabbriche più cospicue che si trovano in questa Metropoli (...), 5 tomi, Milano, Giuseppe Cairoli, 1737-1738, (tomo V, porta Nuova/Comasina, 1738); riprodotto integralmente a cura di G. MASTRULLO per i tipi delle Edizioni La Vita Felice: tomo V
  • Amministrazione F.R., b. 446, Soppressione 1798 - 1800 = AS MI, Amministrazione del Fondo di religione, b. 446, fasc. Soppressione e ripristino del capitolo di Santa Maria della Scala, 1798 - 1800

Compilatori

  • Prima redazione: Eleonora Saita (archivista) - Data intervento: 01 gennaio 1998
  • Integrazione success: Carmela Santoro (archivista di Stato) - Data intervento: 01 gennaio 2004