Casa di San Desiderio, canonici lateranensi ( inizio sec. XII - 1468 )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente e associazione della chiesa cattolica

Altre denominazioni: Casa di San Desiderio, canonici regolari di Sant'Agostino [Cronologia:]

Sede: Brescia

Codici identificativi

  • MIDB000D38 (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

Una piccola comunità canonicale maschile venne istituita forse già all’inizio del XII secolo presso la chiesa di San Desiderio, alle pendici meridionali del colle Cidneo. La fondazione dell’ente si dovrebbe attribuire al vescovo Arimanno (1087-1112 ca.) sotto il cui governo la Chiesa bresciana conobbe un intenso movimento di crescita spirituale. Nella seconda metà del XII secolo le notizie e i documenti riguardanti San Desiderio si fanno numerosi: gli atti suggeriscono migliorie e restauri del piccolo complesso ecclesiastico, forse legate all’organizzazione della comunità canonicale. I possedimenti di San Desiderio nel XII secolo erano costituiti in prevalenza da case, prati e vigne e si distribuivano presso la città e nel suburbio e in provincia, a Mompiano, Concesio e Gussago. L’attività della canonica nel corso del XIII secolo è scarsamente nota. La comunità che emerge dai documenti appare composta da pochi membri, tra cui l’arciprete della pieve di Gavardo Venturino de Pasturellis (1215-1243), Zuchinus di Cothagnado (1273) e Giovanni di Gambara (1273-1278). Nel secolo successivo sono attestati rapporti tra i canonici e gli Umiliati della domus cittadina di Santa Maria di Palazzolo, ai quali i frati affittarono una terra nelle Chiusure di Brescia, in località Gusetti.
La scarsità di documenti e informazioni relative al XIV secolo non permette di aggiungere altri particolari rilevanti sulla vita della canonica. Dopo esere passata a diversi rettori appartenenti al clero regolare, la canonica di San Desiderio, ormai priva di una comunità e ridotta in stato di abbandono e la chiesa di Santo Stefano, anch’essa in condizione di rovina, richiamarono in quegli anni l’attenzione degli Agostiniani del vicino convento di Sant’Alessandro, che chiesero nel 1421 al papa di acquisire i relativi benefici. Martino V, decise di unire le chiese a Sant’Alessandro. Nel 1432 il convento di Sant’Alessandro fu affidato ai Serviti, insieme a San Desiderio e Santo Stefano. In seguito a una permuta con il vescovo Bartolomeo Malipier i Celestini ottennero negli anni ‘60 del secolo la canonica di San Desiderio. La data 1468 fa verosimilmente riferimento al riconoscimento di questo passaggio da parte dall’autorità papale.

Complessi archivistici

Soggetti produttori

Fonti

  • VECCHIO, La chiesa di San Desiderio = VECCHIO D., La chiesa di San Desiderio e i documenti del Codice Diplomatico Bresciano, "Brixia Sacra" VII/3-4 (2003), pp. 7 - 56
  • Le carte della canonica di San Desiderio = Le carte della canonica di San Desiderio di Brescia (1133-1222), Codice Diplomatico della Lombardia Medievale, risorsa internet verificata il 05/05/2006

Compilatori

  • Prima redazione: Diana Vecchio (archivista) - Data intervento: 05 maggio 2006