Pia fondazione Alessandro Giuseppe Zucchi ( 1884 - 1992 1884 - 1992 )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente di assistenza e beneficenza

Sede: Monza

Codici identificativi

  • MIDB000D85 (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

La Fondazione trae origine dal legato disposto a favore della Città di Monza da Alessandro Giuseppe Zucchi, con testamento olografo 29 giugno 1883.
Il legato era finalizzato all’istituzione e al mantenimento di una scuola pratica di agricoltura; scopo per il quale il benefattore destinò la somma di 150.000 lire e tutti i dipinti, le sculture, gli oggetti d’arte, i mobili e le suppellettili presenti nelle sue case di città e campagna, che vincolò ad usufrutto in favore della moglie, Carolina Carones.
L’accettazione del legato venne autorizzata con R. decreto 4 maggio 1884 e con R. decreto 15 gennaio 1888 il pio lascito Zucchi fu eretto in Corpo morale e ne venne approvato lo statuto organico, deliberato dal Consiglio comunale il 1 ottobre 1886.
Secondo quanto previsto dall’art. 5 dello statuto, l’amministrazione della Pia Fondazione Alessandro Giuseppe Zucchi spettava al Comune di Monza. Il Consiglio comunale, a questo fine, nominava una Commissione di tre membri scelti fra gli elettori della città. I commissari – il cui ufficio era gratuito – duravano in carica per tre anni, ed ogni anno, al loro interno, eleggevano il presidente.
La Scuola pratica di agricoltura fu costituita il 1° luglio 1904, in seguito alla deliberazione 7 aprile 1904 del Consiglio comunale di Monza.
Intitolata al fondatore, la scuola doveva fornire ai giovani cognizioni scientifiche di agricoltura, allevamento e bachicoltura. I corsi erano biennali e avevano luogo da ottobre ad aprile, con lezioni mattutine e pomeridiane, integrate da attività pratiche nei campi della scuola.
Nel primo corso veniva completato l’insegnamento elementare, con rudimenti di agraria; mentre nel secondo l’insegnamento verteva sui diversi ambiti dell’agricoltura e delle industrie agrarie. In entrambi i corsi si provvedeva inoltre ad impartire le nozioni basilari di fisica, meccanica e chimica.
La scuola funzionò regolarmente fino all’anno scolastico 1915-1916, quando il preside e alcuni insegnanti vennero richiamati alle armi e i corsi furono forzatamente sospesi. L’attività scolastica non riprese neppure dopo la fine della guerra, a causa del perdita di valore della rendita che ne garantiva il funzionamento.
La Fondazione continuò a svolgere l’opera di incoraggiamento in favore dell’agricoltura attraverso l’organizzazione di conferenze, di concorsi a premi e di corsi di lezioni per i coltivatori, tenuti da laureati in agraria e in zootecnia appartenenti alla Cattedra ambulante di agricoltura. Si provvedeva inoltre alla distribuzione di sementi selezionate e di concimi e, per venire incontro alle esigenze dei piccoli coltivatori, fu attivata una stufa per l’incubazione del seme bachi e un servizio di assistenza gratuita. Vennero poi organizzati corsi integrativi di agricoltura per gli alunni delle scuole elementari e per gli insegnanti.
Fino al 1911, la Fondazione aveva sede presso l’edificio comunale di via Cavallotti 13. Fu poi trasferita nell’area dell’ex tiro a volo, in via Guglielmo Marconi 274, dove rimase fino al principio degli anni venti, quando venne spostata in due locali della Congregazione di carità in piazza Garibaldi 10.
Quando, il 18 marzo 1985, il consiglio comunale di Monza ne deliberò l’estinzione, da tempo la Fondazione Alessandro Giuseppe Zucchi non era più in grado di perseguire la sua attività statutaria di carattere assistenziale. Essa disponeva infatti di un patrimonio mobiliare costituito da un solo titolo del debito pubblico, con rendita annua di lire 16.000. Non aveva inoltre né patrimonio immobiliare né dipendenti.
Con deliberazione 14 luglio 1992 la giunta della Regione Lombardia dispose pertanto di estinguere l’opera pia e di attribuire il suo patrimonio residuo a favore del Comune di Monza, con vincolo di destinazione a beneficio dei servizi sociali.

Complessi archivistici

Compilatori

  • Giorgio Sassi (Archivista)
  • Paolo Pozzi (Archivista)