Quadra di Ardesio ( 1610 - sec. XVIII )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente pubblico territoriale

Condizione: pubblico

Sede: Ardesio

Codici identificativi

  • MIDB0001F1 (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

Dagli statuti della valle Seriana Superiore del XV sec. sappiamo che, tra i 27 “villaggi” che la costituivano, erano presenti “Ardexie, Valle Canali, Gromo, Boario, Gandellino e Vallegulio”. Tutti i villaggi che facevano parte della valle Seriana Superiore avevano uno o due rappresentanti eletti tra le famiglie più importanti che erano tenuti a recarsi alle riunioni del consiglio di valle. Essi inoltre dovevano contribuire alle spese della valle in base al loro “caratado”. E proprio per questo motivo, cioé “per la pratica del malgoverno (…) che la rendevano oppressa nelle spese e che capricciosamente inventavano…”, nel 17 agosto 1610 si formò la quadra di Ardesio chiamata inizialmente Unione. Essa fu il risultato dell’unificazione dei comuni di Ardesio, Gromo e Valgoglio, in seguito alla loro separazione dalla valle Seriana Superiore. In quel giorno, infatti, convocati in Ardesio nello studio del notaio Marcomaria Gaffuri i rappresentanti delle suddette comunità, in esecuzione di quanto deciso dai rispettivi comuni, venne stabilito di non partecipare più al consiglio di valle, di deliberare per le loro proprie esigenze e di fare direttamente riferimento a Bergamo per le questioni economiche.
Essi concordarono inoltre di contribuire, ognuno in base al proprio carato, alle spese necessarie per il comune interesse e in devozione a Venezia.
L’Unione rimaneva comunque sottoposta alla giurisdizione del podestà di Clusone ed inoltre doveva continuare a godere di alcuni dei privilegi concessi alla valle Seriana Superiore: partecipava al beneficio delle condanne e della cancelleria ritenendosi esclusa però dalla contribuzione del salario del tesoriere e del podestà.
Si stabilì che ogni 6 mesi (ai primi di gennaio e luglio) dai consoli dei tre comuni, in quanto consiglieri dell’Unione, fossero eletti un tesoriere, uno scrittore e un comandatore. Il tesoriere aveva il compito di provvedere a tutti i pagamenti, continuava a recarsi in rappresentanza dell’Unione al consiglio di valle per ciò che concerneva gli interessi in comune (cancelleria e podestaria) e aveva l’obbligo di non prendere decisioni individuali in tale ambito, ma di riferire al consiglio generale di quadra quanto aveva appreso. Egli doveva, il lunedì di ogni settimana, recarsi a Clusone a prendere il calmiere del pane e farlo avere il giorno seguente ai consoli dei tre comuni. Era infine tenuto a convocare i consiglieri ogni tre mesi e con essi fare la “ragione” ossia la chiusura dei conti.
Lo scrittore era eletto con incarico di descrivere ed annotare tutto ciò che gli era imposto dal tesoriere e dai consiglieri dell’Unione.
Il comandatore aveva il compito di servire la quadra, di portare le citazioni e gli avvisi di convocazione del consiglio. Tutti e tre questi uffici dovevano essere ricoperti nello stesso periodo di tempo da persone di un solo comune.
Il 1 marzo 1611, alla riunione del consiglio, si presentarono i rappresentanti del comune di Gandellino, i quali chiesero ed ottennero che il comune entrasse a far parte dell’Unione, che da questo momento in poi venne chiamata “Squadra de Ardese” o quadra di Ardesio. I consoli presenti in consiglio diventarono così 5 (2 per Ardesio e uno per ognuno degli altri comuni).
Le quote di partecipazione al bilancio vennero fissate subito dopo, ma i patti definitivi che regolarono in maniera risolutiva i diritti e le spese vennero sanciti solo nel 1621. Precedentemente, nel 1615 e nel 1619, furono anche emesse le nuove disposizioni sui dazi.
L’attività della quadra è attestata dalla documentazione in nostro possesso almeno fino al 1794; in tale periodo (1610 – 1794) essa mantenne sempre la sua autonomia dal consiglio di valle, pur dovendo affrontare contro di esso alcune controversie.
La prima di queste liti sorse proprio al momento della separazione della quadra dalla valle Seriana Superiore: il tesoriere di quest’ultima non accettando la scissione insisteva nel pretendere dai diversi comuni il pagamento delle tasse a cui erano tenuti precedentemente. La lite proseguì quindi davanti al capitano di Bergamo che nel 1611 sentenziò che la quadra fosse tenuta a pagare soltanto parte delle tasse che il tesoriere di valle pretendeva.
Nel 1646 un’inondazione del fiume Serio arrecò ingenti danni al ponte Nuovo posto sulla strada maestra della valle Seriana. Fino a quel momento le competenze per la sua manutenzione erano state ripartite secondo il “carattato” dei diversi comuni della valle; in tale circostanza il consiglio di valle rifiutò il suo contributo alla quadra e nacque quindi una lite, per la cui risoluzione furono eletti degli arbitri, in osservanza di un decreto del capitano di Bergamo.
Le ultime notizie riguardo alla quadra ci riferiscono di una lite avvenuta tra questa e il comune di Clusone (1793 – 1794) per l’elezione del podestà di valle. La comunità di Clusone, infatti, intendeva prolungare il mandato al podestà allora in carica, fino al momento in cui il successore già scelto avesse terminato l’incarico di Camerlengo di Bergamo. La quadra si oppose a questa decisione e la risoluzione della lite fu demandata al “consiglio di quarantia civile novissimo”. Non è stato possibile conoscere l’esito della vertenza in quanto mancano le carte relative.
Infine si può solo supporre, non essendo rimasta documentazione a tal proposito, che l’istituzione della quadra sia cessata con l’arrivo in Italia di Napoleone.

Complessi archivistici