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Quadra di Ardesio

Quadra di Ardesio (1610 - 1800)

Fondo

Storia archivistica:

Dell’archivio della Quadra di Ardesio (1) sono rimaste soltanto un centinaio di unità, che coprono in maniera discontinua il periodo dal 1610 al 1800. Una delle ragioni che non hanno consentito la conservazione di questo archivio va forse ricercata nel fatto che la Quadra non aveva una sede propria fissa. Questa era scelta, di volta in volta, in uno dei quattro comuni cui toccava, a turno, eleggere, tra i suoi abitanti, gli ufficiali della Quadra stessa per un periodo di sei mesi.
L’archivio della Quadra almeno fino alla meta del secolo XVIII è stato in parte cusodito presso alcuni notai delle rispettive comunità. Si ha nota, infatti, che il consiglio di Vicinia di Gromo del 19 giugno 1718 ratifica l’elezione fatta nel consiglio della Quadra di Ardesio del 16 aprile 1716 dei due archivisti della Quadra stessa, cioè i notai Giacomo Stefano Martinelli per Ardesio e Giorgio Scacchi per Gromo, Gandellino e Valgoglio. Si presume che fino al 1744 presso lo studio notarile Martinelli fosse ancora depositato l’archivio della Quadra poiché il 3 gennaio di quell’anno il consiglio di Vicinia di Gromo elegge suo archivista il notaio Lorenzo Olivari con l’incarico di elencare e copiare gli atti depositati presso lo stesso studio Martinelli.
Il primo inventario dell’archivio della Quadra di Ardesio fu redatto nel 1986 (2), limitandosi alla descrizione di sole 6 unità, rinvenute tra il carteggio di Antico Regime del Comune di Gromo; le stesse furono successivamente descritte, in un’unica serie, in un nuovo inventario, redatto nel 1991 nell’ambito del Progetto Archidata (3).
Durante i lavori di riordino e di inventariazione dell’archivio ottocentesco del Comune di Gromo sono stati rinvenuti numerosi altri documenti appartenenti alla Quadra di Ardesio. Questo nuovo materiale ha consentito di formare delle serie ben definite, anche se molto lacunose. Essendo la nuova documentazione molto più consistente, come numero, rispetto alle poche unità descritte nei precedenti inventari, si è creduto opportuno formarne uno nuovo, senza tener conto della numerazione degli atti già fatta negli stessi, che pertanto s’intendono non più valevoli per la consultazione.
L’archivio superstite della Quadra di Ardesio trova ora la sua sede definitiva nell’Archivio storico del Comune di Gromo. Il supporto delle singole unità documentarie si intende cartaceo, in caso contrario viene specificata se è di natura diversa.

Note
1. Per una nota informativa sull’archivio (formazione, traslochi, scarti, riordini) si veda quanto detto nel nuovo inventario dell’archivio comuale.
2. Cfr. “Carte della Quadra di Ardesio” in “Inventario dell’Archivio storico del Comune di Gromo”, a cura di A. Previtali, 1986.
3. Cfr. “Archivio Storico del Comune di Gromo. Inventario”, Progetto Archidata, Milano 1990.

Codici identificativi:

  • MIBA003209 (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013

Soggetti conservatori

Soggetti produttori

Progetti

Fonti

  • RIZZI, Il progetto Archidata = Rizzi Loris, Il progetto Archidata: fonti per la storia delle comunità lombarde, in "Il computer in archi-vio", atti del seminario su "L'automazione degli archivi storici degli enti locali. San Miniato, 8-9 giugno 1989", Comune di San Miniato - Regione Toscana, 1990, p. 53-61.
  • ANDREOLETTI, Analisi di una fonte = Andreoletti A., Analisi di una fonte: l'estimo dei Tre Nobili del comune di Gromo in Alta Val Seriana, in 'Bergomum', XCIII, 1998, n. 1-2, pp. 99-120.
  • REGIONE LOMBARDIA, Guida operativa = Guida operativa per l'ordinamento e l'inventariazione degli archivi storici di enti locali, Regione Lombardia, Settore Cultura e Informazione, Servizio Biblioteche e Beni Librari e Documentari, Milano, 1992.
  • REGIONE LOMBARDIA, Standard = Standard, vocabolari controllati, liste d'autorità, atti del seminario svoltosi a Milano il 25/5/1994, Re-gione Lombardia, Settore Cultura e Informazione, Milano, 1995.
  • REGIONE LOMBARDIA, L'archivio in formazione = L'archivio in formazione, atti del seminario svoltosi a Milano il 21/6/1994, Regione Lombardia, Settore Cultura e Informazione, Milano, 1996.

Compilatori

  • Antonio Previtali