Comunità della Valle Brembana superiore ( sec. XV - sec. XVIII )

Tipologia: Ente

Sede: Serina

Codici identificativi

  • MIDB0001F7 (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

La comunità della valle Brembana superiore risulta formata a partire dal secolo XV, come si desume dai pochi documenti conservati, da dieci antichi comuni: Serina, Costa di Serina, Dossena, Oltre il Colle, Bracca, Pagliaro, Frerola, Sambusita, Rigosa, Cornalba.
La sua estensione corrisponde all’incirca alle attuali circoscrizioni dei comuni di Serina, Oltre il Colle, Dossena, Algua, Costa di Serina, Cornalba e Bracca. I suoi confini e la sua composizione risultano tuttavia variabili nel tempo: talune contrade si separano dal comune di cui fanno parte costituendosi autonomamente, altri comuni esterni si aggregano saltuariamente come ad esempio Selvino e Aviatico i quali “tutto che siano sotto il Vicariato di Val Seriana inferiore fanno le factioni con detta Valle”.
Gli statuti riformati del 1468 configurano la comunità di valle come un organismo sovraccomunale dalle funzioni eminentemente fiscali ed amministrative: compete alla valle ripartire i carichi ordinari e straordinari, decidere su questioni comuni al territorio (strade, confini, sanità, dazi, ecc.), affiancare il vicario in talune sue funzioni, pagarne il salario e sostenere le spese per i militari.
L’organo rappresentativo è il consiglio di valle o consiglio degli anziani che, secondo gli statuti, è composto da 32 “homines de melioribus et magis sufficentibus” i quali a loro volta provvedevano ad eleggere un più ristretto consiglio di 16 uomini, otto dei quali in carica per il primo semestre dell’anno, gli altri per il secondo.
Di questa organizzazione a due livelli tuttavia non si trova più traccia nella documentazione conservata che ci presenta più semplicemente un unico organo presieduto dal vicario, composto da un numero variabile di consoli o rapprentanti delle singole comunità.
Si tratta di una struttura non rigida, come è anche attestato dalla mancanza di periodicità delle sedute e dal fatto che non sempre tutte le comunità presenziano (anche se era previsto per quelle assenti il pagamento di un’ammenda): il numero dei consiglieri oscilla di norma tra i venti e trenta.
Le deliberazioni assunte vengono riportate in successione cronologica nei registri, ad eccezione del primo registro, dove sono redatte in forma sintetica le sole decisioni prese, mentre nei due rimanenti vengono indicati anche il luogo di convocazione, la composizione del consiglio, il verbale delle sedute e talora le successive votazioni. Per l’elezione del cancelliere e del tesoriere o difensore, la valle si divide in tre squadre: la prima formata da Serina e Cornello, la seconda da Oltre il Colle, Dossena e Cornalba, la terza da Costa di Serina, Bracca, Rigosa, Sambusita, Frerola e Pagliaro. Ognuna di queste squadre elegge otto uomini, in tutto quindi ventiquattro, che eleggono il cancelliere e il tesoriere.
I compiti del cancelliere, la cui istituzione è probabilmente posteriore agli statuti, sono quelli di comunicare ai consiglieri, otto giorni prima della data fissata per il consiglio di valle, gli argomenti di discussione, in modo che i consiglieri abbiano il tempo di ottenere dal loro comune il permesso di deliberare, di rogare gli atti di pertinenza della valle e di registrare le disposizioni delle autorità (qui conservate nei registri cosidetti delle “ducali”). Per il resto i compiti del cancelliere di valle non differiscono molto da quelli dei cancellieri comunali. Come questi ultimi, infatti, essi devono leggere e riportare nel “Notarolo dei consigli” le deliberazioni prese, registrare le votazioni e tenere i registri delle affittanze, dei contratti e delle scritture. Il tesoriere deve essere sempre di Serina e, qualora ciò non sia possibile, egli stesso deve provvedere a nominare un luogotenente originario del detto luogo.
Gli statuti attribuiscono al tesoriere la tenuta delle carte della valle, unitamente alle scritture del vicario, come attestato anche dai capitoli dedicati al tesoriere nel primo registro delle deliberazioni. La documentazione in nostro possesso dimostra che a lui compete anche la riscossione dei tributi straordinari e l’esecuzione dei pagamenti. A testimonianza dell’attività del tesoriere rimangono i conti dal 1536 al 1595, all’interno del “Libro de diverse robbe vecie de valle et de comune”, e un registro del 1609 – 1645. In questi conti, divisi in crediti e debiti, le entrate sono costituite dalle taglie imposte ai comuni della valle, mentre le uscite riguardano le spese per alloggiamenti militari, per acquisto di armi, per atti di causa e per taglie della montagna da corrispondere al governo centrale. Si trovano anche due registri dei campatici, una serie di confessi relativi al pagamento alla camera fiscale di Bergamo del dazio della macina, al salario ai militari e corrispondenza su questioni legate alla comunità di valle.

Complessi archivistici