Comune di Brienno ( sec. XIV - sec. XIV - )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente pubblico territoriale

Sede: Brienno

Codici identificativi

  • MIDB000EF3 (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

Il “comune burgensium de Briennio” figura nella “Determinatio stratarum et pontium …” annessa agli Statuti di Como del 1335, come il Comune cui spetta la manutenzione del tratto della via Regina “… usque ad pontem de Zognio” (1).
Il Comune apparteneva alla pieve di Nesso (2) che già la ripartizione territoriale del 1240 attribuiva al quartiere di Porta Sala della città di Como (3).
Brienno risulta sempre facente parte della pieve di Nesso anche dal “Liber consulum civitatis Novocomi” dove sono riportati i giuramenti prestati dai consoli del Comune dal 1510 sino all’anno 1521 (4).
Il Comune che nel 1497, con tutta la pieve di Nesso, era stato donato dal duca Lodovico Maria Sforza a Lucrezia Crivelli, con istrumento rogato il 1 giugno 1647 dal notaio Francesco Mercantolo, venne concesso in feudo a Francesco Gallio duca D’Alvito (5).
Dalle risposte ai 45 quesiti della Giunta del censimento del 1751 emerge che il Comune di Brienno, che contava 378 abitanti, era infeudato al duca D’Alvito a cui venivano corrisposte due “stara” di olio di oliva all’anno. L’organo deliberativo del Comune era un consiglio generale, detto “pubblica vicinanza”, composto dai capi di famiglia, che si riunivano, convocati del console, su ordine dei due sindaci.
Le sedute venivano tenute in pubblico alla presenza del console e del cancelliere che redigeva il verbale ed annotava le decisioni prese. Gli ufficiali comunali, a cui era demandata la cura del patrimonio e la vigilanza sui riparti delle imposte, venivano eletti pubblicamente ogni due anni tra le persone ritenute più abili. Il Comune disponeva di un proprio cancelliere al quale era affidata la custodia della chiave del “vestaro”, o archivio, situato nell’"oratorio dei confratelli", dove erano conservate le pubbliche scritture. Per i suoi compiti veniva regolarmente retribuito.
Per la riscossione dei tributi ed il pagamento delle spese il Comune si avvaleva di un esattore anch’egli annualmente retribuito. Brienno era sottoposto alla giurisdizione del “jusdicente feudale”, residente in Laglio, per i servizi del quale pagava un salario annuo ed al quale il console era tenuto a prestare giuramento sia per le cause civili che per quelle “criminali” (6).
Sia nel “Compartimento territoriale specificante le cassine” del 1751 (7) che nell’"Indice delle pievi e comunità dello Stato di Milano" del 1753 (8) Brienno era sempre inserito nella pieve di Nesso.
Nel nuovo compartimento territoriale dello Stato di Milano del 1757 (9), pubblicato dopo la “Riforma al governo della città e contado di Como” del 1756 (10), il Comune di Brienno venne inserito, come comunità appartenente alla pieve di Nesso, nel Contado di Como. Nel 1771 contava 360 abitanti (11).
Con la successiva suddivisione della Lombardia austriaca in province del 1786 (12) il Comune di Brienno venne confermato facente parte della pieve di Nesso ed inserito nella Provincia di Como.
In forza del nuovo compartimento territoriale per l’anno 1791, la pieve di Nesso, di cui faceva parte Brienno, venne inclusa nel III Distretto censuario della provincia di Como (13).
A seguito della suddivisione del territorio in dipartimenti, prevista dalla costituzione della Repubblica Cisalpina dell’8 luglio 1797 (14), con legge del 27 marzo 1798 il Comune di Brienno venne inserito nel Dipartimento del Lario, Distretto di Laglio (15).
Con successiva legge del 26 settembre 1798 il Comune venne trasportato nel Dipartimento dell’Olona, Distretto XXIII di Argegno (16). Nel gennaio del 1799 contava 387 abitanti (17).
Secondo quanto disposto dalla legge 13 maggio 1801, il Comune, inserito nel Distretto primo di Como, tornò a far parte del ricostituito Dipartimento del Lario (18).
Con la riorganizzazione del dipartimento, avviata a seguito della legge di riordino delle autorità amministrative del 1802 (19) e resa definitivamente esecutiva durante il Regno d’Italia, Brienno venne in un primo tempo inserito nel Distretto III ex comasco di Bellagio (20), classificato comune di III classe (21), e successivamente collocato nel Distretto III di Menaggio, Cantone II di Bellagio. Brienno nel 1805 contava 358 abitanti (22).
Il successivo intervento di concentrazione disposto per i comuni di II e III classe nel 1807 (23), determinò l’aggregazione di Brienno al Comune di Laglio, nel Distretto I di Como, Cantone II di Como. Prima della aggregazione contava 336 abitanti (24). Tale aggregazione venne confermata con la successiva compartimentazione del 1812 (25).
Con l’attivazione dei comuni della provincia di Como, in base alla compartimentazione territoriale del Regno lombardo – veneto del 1816 (26), il ricostituito Comune di Brienno venne inserito nel Distretto III di Bellagio.
Dotato di consiglio comunale fu confermato nel Distretto III di Bellagio in forza del successivo compartimento delle province lombarde del 1844 (27).
Col compartimento territoriale della Lombardia del 1853 (28), il Comune di Brienno venne inserito nel Distretto III di Bellagio. La popolazione era costituita da 455 abitanti.
In seguito all’unione temporanea delle province lombarde al Regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale previsto con la legge 23 ottobre 1859, il Comune di Brienno, con 450 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel Mandamento II di Como, Circondario I di Como, Provincia di Como. Alla costituzione nel 1861 del Regno d’Italia, Brienno aveva una popolazione residente di 495 abitanti (Censimento 1861).
In base alla legge sull’ordinamento comunale del 1865 il Comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio.
La popolazione residente nel comune risulta essere stata di: abitanti 518 (Censimento 1871); abitanti 506 (Censimento 1881); abitanti 542 (Censimento 1901); abitanti 510 (Censimento 1911); abitanti 498 (Censimento 1921).
Nel 1924 Brienno risultava incluso nel Circondario di Como della provincia di Como. In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1926, il Comune veniva amministrato da un podestà.
Nel 1927 il Comune di Brienno venne unito al Comune di Laglio ed andò a costituire il Comune di Laglio Brienno.
Con decreto legge 11 marzo 1948 n. 271 i Comuni di Brienno e Laglio vennero ricostituiti come entità amministrative autonome. In base alla legge sull’ordinamento comunale vigente il Comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio.
Popolazione residente nel comune: abitanti 462 (Censimento 1951); abitanti 491 (Censimento 1961); abitanti 453 (Censimento 1971).
Nel 1971 il comune di Brienno aveva una superficie di ettari 906.
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Note
1. “Determinatio stratarum et pontium que et qui debent aptari per infrascrita comunia”, ASCo, ASCCo, Volumi, vol. 50, Volumen Magnum, cc. 470 – 481.
2. “Determinatio mensurarum et staterarum que habere et teneri debent per infrascrita comunia”, ASCo, ASCCo, Volumi, vol. 50, Volumen Magnum, cc. 481 – 510.
3. Disposizione del marchese Bertoldo de Hohemburg, podestà di Como, di distribuzione del complesso plebano comasco in quattro parti, confermata nel 1279, ASCo, ASCCo, Volumi, Vetera monumenta, vol. 45, pag. 83.
4. “Liber consulum civitatis Novocomi de anno 1510 usque ad annum 1535” ASCo, ASCCo, Volumi, vol. 111.
5. Enrico Casanova, “Dizionario feudale delle provincie componenti l’antico Stato di Milano all’epoca della cessazione del sistema feudale”, Firenze, Stabilimento Giuseppe Civelli, 1904.
6. Risposte ai 45 quesiti della Real Giunta del Censimento, ASMi, Catasto, cart. 3028.
7. “Notificazioni del personale fatte e firmate nell’anno 1751 dai Cancellieri, Deputati, Regenti, Consoli di tutti li Comuni delle respettive Pievi, colla Nota delle loro Cassine Unite a Comune per Comune, a Territorio per Territorio, e Pieve per Pieve, e ciò per tutto il Ducato”, ASMi, Censo p.a., cart. 279.
8. “Indice delle pievi e comunità dello Stato di Milano”, 1753, ASCo, ASCCo, Carte sciolte, cart. 469.
9. Editto 10 giugno 1757 per il compartimento territoriale dello stato di Milano (1757), ASCo, ASCCo, Carte sciolte, cart. 469.
10. Editto 19 giugno 1756 per la riforma al governo della Città, e Contado di Como (1756), ASCo, Fondo ex Biblioteca, cart. 19.
11. Statistica delle anime del Ducato di Milano, della provincia di Pavia, contado di Cremona, di Como e Lodi, 1771, ASMi, Catasto, cart. 1655.
12. Editto 26 settembre 1786 per il compartimento territoriale della Lombardia austriaca (1786), ASCo, ASCCo, Carte sciolte, cart. 469.
13. Nuovo compartimento territoriale per l’anno 1791 correlativo a quello che vigeva dal 1760 al 1785, a norma del reale dispaccio 20 gennaio 1791, ASMi, Censo p.a., cart. 280.
14. Costituzione della Repubblica Cisalpina emanata in data 20 messidoro anno V (8.7.1797), Raccolta delle leggi, proclami, ordini ed avvisi pubblicati in Milano nell’anno VI repubblicano, IV, Milano, 1797.
15. Legge 7 germinale anno VI per la ripartizione in distretti e comuni del dipartimento del Lario (27/3/1798), Raccolta delle leggi, proclami, ordini e avvisi pubblicati in Milano nell’anno VI Repubblicano, IV, Milano, 1798; ASMi, Censo p.a. cart. 289.
16. Legge 5 vendemmiale anno VII per la ripartizione in distretti, comuni e circondari dei dipartimenti d’Olona, Alto Po, Serio e Mincio (26/9/1798), Raccolta delle leggi, proclami, ordini e avvisi pubblicati in Milano nell’anno VII Repubblicano, VI, Milano, 1798; ASMi, Censo p.a., cart. 281.
17. Legge 20 nevoso anno VII per la determinazione dei contingenti militari per il Dipartimento dell’Olona (9/1/1799), Raccolta delle leggi, proclami, ordini e avvisi ecc. pubblicati in Milano nell’anno VII Repubblicano, VI, Milano, 1799.
18. Legge sulla divisione in dipartimenti, distretti e comuni del territorio della Repubblica Cisalpina 23 fiorile anno IX (13 maggio 1801), Raccolta delle leggi, proclami, ordini e avvisi pubblicati in Milano, II, Milano, s.d. (1801), pp. 148 – 173.
19. Legge sull’organizzazione delle Autorità amministrative 24 luglio 1802 (s.d. (1802)), Bollettino delle leggi della Repubblica Italiana, Milano, pp. 184 – 208.
20. “Quadro ossia lista dei distretti provvisori situati nel Dipartimento del Lario compilata in esecuzione del prescritto decreto del V.G. 14 novembre 1802, anno I, al paragrafo 8, e successive istruzioni, trasmesso alla Prefettura con lettera 30 detto novembre”, ASMi, Censo p.m., cart. 754.
21. “Elenco delle Comuni del Dipartimento del Lario distinte nelle classi di prima, seconda e terza colla rispettiva popolazione, giusta il circolare dispaccio 24 dicembre 1803 del ministro degli affari interni, desunto dai parziali elenchi pervenuti al viceprefetto dietro sua circolare 29 detto dicembre n. 24136 del segretario generale”, ASMi, Censo p.m., cart. 754.
22. Decreto sull’Amministrazione pubblica e sul Comparto territoriale del Regno 8 giugno 1805 (1805), Bollettino delle leggi del Regno d’Italia, I, Milano, pp. 141 – 304.
23. Decreto per l’aggregazione e concentrazione dei Comuni di II e III classe 14 luglio 1807 (1807), Bollettino delle leggi del Regno d’Italia, II, Milano.
24. Decreto per l’aggregazione dei comuni del dipartimento del Lario 4 novembre 1809 (1809), ASCo, Fondo Prefettura, cart. 1310.
25. Decreto di aggregazione dei comuni del Dipartimento del Lario 30 luglio 1812 (1812), ASMi, Censo p. m., cart. 754.
26. Notificazione governativa 12 febbraio 1816 sulla compartimentazione territoriale delle provincie lombarde del regno lombardo – veneto, Raccolta degli atti dei governi di Milano e di Venezia e delle disposizioni generali emanate dalle diverse autorità in oggetti sì amministrativi che giudiziari, Milano, 1816, I.
27. Notificazione governativa 1 luglio 1844 sulla compartimentazione territoriale delle provincie lombarde del regno lombardo – veneto, Raccolta degli atti dei governi di Milano e di Venezia e delle disposizioni generali emanate dalle diverse autorità in oggetti" amministrativi che giudiziari, Milano, 1844, II.
28. Notificazione della luogotenenza lombarda 23 giugno 1853 sul compartimento territoriale della Lombardia, Bollettino provinciale degli atti del governo per la Lombardia, Milano, 1853, II.
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Il profilo del soggetto produttore Comune di Brienno riprende i testi delle schede omologhe contenute nei repertori Civita, Como = Le istituzioni storiche del territorio lombardo. XIV-XIX secolo. Como, Progetto CIVITA, Regione Lombardia – Amministrazione provinciale di Como, Milano 2000, repertoriazione a cura di Domenico Quartieri con la collaborazione di Loredana Menichetti e Civita, istituzioni postunitarie = Le istituzioni storiche del territorio lombardo. 1859-1971, 2 voll., Progetto CIVITA, Regione Lombardia, Milano 2001, repertoriazione a cura di Fulvio Calia, Caterina Antonioni, Simona Tarozzi; ora consultabili nel sito Internet Le istituzioni storiche del territorio lombardo – Civita <http://civita.lombardiastorica.it>

Complessi archivistici

Compilatori

  • Domenico Quartieri (Archivista)