Congregazione di carità di Brienno ( 1862 gennaio 1 - 1928 dicembre 31 1862 - 1928 )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente di assistenza e beneficenza

Sede: Brienno

Codici identificativi

  • MIDB000EF4 (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

Con legge del 3 agosto 1862 n. 753 sull’amministrazione della opere pie, viene istituita presso ogni Comune del Regno una Congregazione di carità con lo scopo di curare l’amministrazione dei beni destinati all’erogazione di sussidi e altri benefici per i poveri (1).

Le Congregazioni di carità sono anche incaricate dell’amministrazione delle opere pie preesistenti, la cui gestione sia stata loro attribuita dai rispettivi consigli comunali.

Da una relazione del 4 ottobre 1854, conservata nell’archivio della Congregazione di Brienno (2), si rileva che in quella data le “pie cause e legati” esistenti sono:

- Legato dell’Elemosina di San Martino “di immemorabile provenienza, costituito dal reddito di vari fondi e caseggiati posti in Cirimido e Fenegrò, Cadorago e Bulgorello” concessi in affitto a diversi privati. Con il canone di affitto riscosso “dedotte le spese d’amministrazione in ragione di lire due austriache per ciascun fuoco” viene erogato un contributo economico “proporzionalmente per ogni membro di ciascuna famiglia”. La distribuzione avviene tutti gli anni nel giorno di San Martino.

- Legato del sale, definito anche in alcuni atti come Legato Feta (3) “anch’esso pure di antichissima data”. Il legato trova origine da un capitale di 3.528.3 lire “originariamente lasciato al Comune con il peso di erogarne l’interesse in tanto sale da corrispondersi in parti uguali a ciascun fuoco, indipendentemente dal numero degli individui onde è costituita ciascuna famiglia”. La distribuzione avviene, di consuetudine, alla fine di ogni anno.

- Legato Maria Bianchi Caminada, anch’esso relativo alla distribuzione di sale, voluto con atto testamentario dalla benefattrice a partire dal 1849 (4). Il sale viene distribuito in parti uguali per “ciascun fuoco, senza riguardo al numero di membri che costituiscono ciascuna famiglia”. La distribuzione avviene il 10 aprile di ogni anno, anniversario di morte della benefattrice.

A seguito della riorganizzazione dei legati e con la costituzione di un’unica opera pia denominata “Luoghi pii elemosinieri di Brienno”, le attività di erogazione della beneficenza vengono affidate alla Congregazione di carità. Nel regolamento organico dell’opera pia del 28 ottobre 1864 (5) si rileva che l’amministrazione è “divisa tra più persone, cioè di un Presidente e quattro membri, che formano tutti insieme la così detta Congregazione di carità, quale viene eletta dal Consiglio Comunale”.

Collaborano all’attività amministrativa anche un segretario e un tesoriere, regolarmente retribuiti.

Le funzioni e le attività da svolgere da parte delle Congregazioni di carità, nonché le modalità di gestione, sono ridefinite, tra il 1890 e 1891, dalla Legge 17 luglio 1890 n. 6972 sulle istituzioni pubbliche di beneficenza, e dal successivo regolamento emanato con decreto reale del 5 febbraio 1891 n. 99.

Con l’unificazione dei Comuni di Laglio e Brienno, la Congregazione di Brienno confluisce nella nuova Congregazione di Laglio Brienno (6). Con Legge 3 giugno 1937 n. 847 le Congregazioni di carità vengono soppresse e le loro competenze passano ai nuovi Enti comunali di assistenza.

1. Cfr. Augusto Antoniella, “L’archivio comunale postunitario”, Firenze, Giunta Regionale Toscana e La Nuova Italia, 1979, pagg. 85 – 86.

2. Cart.1, fasc. 1.

3. Cfr. Direzione generale della Statistica, “Statistica delle opere pie al 31 dicembre 1880 e dei lasciti di beneficenza fatti nel quinquennio 1881 – 85. Lombardia”, Roma, Tipografia nell’Ospizio di San Michele di Reggiani e soci, 1887, pag. 187.

4. Cfr. nota 3.

5. Cfr. nota 2.

6. Cart.1, fasc. 9.

Complessi archivistici

Profili istituzionali

Soggetti produttori

Fonti

  • Antoniella 1979 = A. Antoniella, L'archivio comunale postunitario. Contributo all'ordinamento degli archivi dei comuni, Firenze, Giunta regionale toscana e La Nuova Italia, 1979

Compilatori

  • Domenico Quartieri (Archivista)