Congregazione di carità di Laglio Brienno ( 1862 - 1937 1862 - 1937 )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente di assistenza e beneficenza

Altre denominazioni: Congregazione di carità di Laglio [Cronologia: 1862 - 1927]

Condizione: pubblico

Sede: Laglio

Codici identificativi

  • MIDB000F07 (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

Per le informazioni essenziali di carattere istituzionale sulla congregazione di carità si veda il profilo generale accessibile da questa scheda (link Collegamenti).
Negli atti conservati nell’archivio della Congregazione di carità è presente copia del decreto reale del 5 agosto 1877 che provvede alla “riforma” delle opere pie già esistenti, la cui amministrazione viene specificatamente affidata alla Congregazione di carità lagliese.
Queste pie opere, di cui alcune molto antiche, sono:
- Legato del Venerdì Santo, la cui origine è ignota ma che la tradizione popolare fa risalire alla volontà della Regina Teodolinda. Scopo dell’opera pia è la beneficenza pubblica attraverso “la distribuzione di un pane … a tutte le persone che passano nella pubblica via di Laglio la mattina del venerdì santo nello spazio di un’ora … a principiare dalla levata del sole”. Inoltre prevede la distribuzione di pane ai residenti di Laglio e Carate Lario dopo la distribuzione ai passanti. Dopo la riforma del 1877 le rendite vengono assegnate in parti uguali all’asilo infantile e alla Congregazione (1).
- Legato Vitta, reverendo Giovanni Battista, e dell’Immacolata, istituito con testamento del 2 dicembre 1712. Scopo dell’opera pia è, oltre alla celebrazione di messe in suffragio del testatore, la beneficenza a favore delle “famiglie delle frazioni di Laglio, Soldino, Germanello e Torrigia … consistente nella distribuzione di pane e sale fino alla concorrenza degli introiti a ciò destinati …”. Inoltre è prevista l’erogazione di beneficenza scolastica consistente “nel mantenimento d’un cappellano abile quale debba far la scuola ai figli di Laglio insegnando a leggere, scrivere e far conti per mesi otto, con obbligo al cappellano di far cantare ogni sabbato dagli scolari le litanie alla Beata Vergine”. Dopo la riforma del 1877 le rendite vengono assegnate in parti uguali all’asilo infantile e alla Congregazione (2).
- Legato di San Giorgio, la cui origine è ignota, ma che trae sicuramente il nome dalla chiesa parrocchiale del paese. Scopo è la distribuzione, nel “giorno di san Giorgio di un uguale porzione di pane per ogni famiglia nel comune di Laglio” e la beneficenza scolastica “consistente nell’assegno al cappellano di San Giorgio, la quale cappellania è fondata da altro distinto beneficio, di una porzione della rendita del legato per l’obbligo di fare la scuola ai fanciulli”. Dopo la riforma del 1877 le rendite vengono assegnate in parti uguali all’asilo infantile e alla Congregazione (3).
- Legato Pietro Taroni, detto anche legato della II Domenica di gennaio, istituito da Pietro Taroni con testamento del 20 gennaio 1719, “e riportato nell’istrumento 4 giugno 1764 a rogito del notaio Francesco Cetti”. Scopo dell’opera pia è, oltre alla celebrazione di una messa cantata nella seconda domenica di gennaio, la distribuzione di pane a favore di “tutti i confratelli che assistono in divisa alle santissime messe di quel giorno”. Inoltre è prevista la distribuzione di pane alle famiglie lagliesi in funzione della rendita annua del legato. Dopo la riforma del 1877 le rendite vengono assegnate in parti uguali all’asilo infantile e alla Congregazione (4).
- Legato Franck, istituito con testamento del 29 dicembre 1841. Scopo dell’opera pia è l’utilizzo della rendita garantita dal legato “… per un quarto … per la celebrazione di una messa” nell’anniversario della sua morte, “per un altro quarto per retribuzione del sagrestano incaricato della custodia del monumento eretto a memoria del testatore, e la restante metà in distribuzione di denaro alle famiglie povere”. Dopo la riforma del 1877 le rendite vengono assegnate in parti uguali all’asilo infantile e alla Congregazione (5).
- Legato Dotti, istituito con testamento del 3 luglio 1857 da Domenico Dotti. Scopo dell’opera pia è la distribuzione “ogni anno di due soldi di pane ad ogni casa della propria terra Germanello, nel giorno dei morti”. Dopo la riforma le rendite, vengono assegnate in parti uguali all’asilo infantile e alla Congregazione (6).
In data 1 giugno1879 la Congregazione di carità approva il proprio statuto organico composto da trentasei articoli. L’amministrazione viene affidata ad un presidente e a quattro membri, la cui nomina viene fatta dal Consiglio comunale. L’articolo 3 ribadisce che, in forza del regio decreto 5 agosto 1877, alla Congregazione l’amministrazione e la direzione degli antichi legati. Per la gestione ordinaria, la Congregazione si avvale di un segretario e di un tesoriere, “i quali presteranno servizio anche nell’interesse delle opere pie speciali”. Lo statuto viene approvato con decreto reale di Umberto I in data 20 novembre 1879.
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1. Cfr. Direzione generale della Statistica, “Statistica delle opere pie al 31 dicembre 1880 e dei lasciti di beneficenza fatti nel quinquennio 1881 – 85. Lombardia”, Roma, Tipografia nell’Ospizio di San Michele di Reggiani e soci, 1887, pagg. 192 – 193. Vedi anche le unità cart. 1, fascc. 1 e 13.
2. Cfr. nota 1. Vedi anche le unità cart. 1, fasc. 1 e cart. 2, fasc. 1.
3. Cfr. nota 1. Vedi anche le unità cart. 1, fasc. 1 e cart. 2, fasc. 2.
4. Cfr. nota 1. Vedi anche le unità cart. 1, fasc. 1 e cart. 2, fasc. 4.
5. Cfr. nota 1. Vedi anche le unità cart. 1, fasc. 1 e cart. 2, fasc. 3.
6. Cfr. nota 1. Vedi anche le unità cart. 1, fasc. 1 e cart. 2, fasc. 5.

Complessi archivistici

Profili istituzionali

Soggetti produttori

Fonti

  • Antoniella 1979 = A. Antoniella, L'archivio comunale postunitario. Contributo all'ordinamento degli archivi dei comuni, Firenze, Giunta regionale toscana e La Nuova Italia, 1979

Compilatori

  • Domenico Quartieri (Archivista)