Comune di Sala Comacina ( sec. XIV - sec. XIV - )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente pubblico territoriale

Condizione: pubblico

Sede: Sala Comacina

Codici identificativi

  • MIDB000F16 (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

I “comunia et vicinantie de Salla et de Collono” figurano nella “Determinatio stratarum et pontium …” annessa agli Statuti di Como del 1335, come i comuni cui spetta la manutenzione del tratto della via Regina “… a predicto ponte de Collono usque ad vallem de Premonte” (1).
Appartenevano nel 1335 alla pieve d’Isola (2) che già la ripartizione territoriale del 1240 attribuiva al quartiere di Porta Sala della città di Como (3). Il Comune di Colonno con Sala risulta sempre facente parte della pieve d’Isola anche dal “Liber consulum civitatis Novocomi” dove sono riportati i giuramenti prestati dai consoli del Comune dal 1510 sino all’anno 1537 (4).
Inserito nel feudo d’Isola, che aveva già fatto parte a sua volta del feudo di Colico, concesso nel 1555 ad Antonio Maria Quadrio e successivamente ai conti Alberti, Sala venne concesso in feudo con diploma del 26 maggio 1640 del re Filippo IV, con tutta la pieve, all’abate Marco Gallio di Como (5). Sempre nella medesima pieve, nel Contado di Como, lo si ritrova ancora nel 1644 (6). A seguito della morte del marchese Giacomo Gallio, senza discendenza, nel 1686 il feudo tornò nelle disponibilità del Demanio (7).
Dalle risposte ai 45 quesiti della Giunta del censimento del 1751 emerge che il Comune, che contava 430 abitanti, pagava per la “redenzione” la somma di lire 93.10.3 ogni quindici anni.
L’organo deliberativo della comunità era il consiglio, detto “vicinanza”, costituito da tutta la comunità, che si riuniva pubblicamente convocato dal console. Ufficiali del Comune erano appunto il console, il sindaco, che svolgeva anche le funzioni di cancelliere, e quattro deputati, tutti eletti pubblicamente. Al sindaco, che per le due cariche che ricopriva veniva retribuito con un salario annuo, era affidata l’amministrazione e la conservazione del patrimonio pubblico nonché la cura delle pubbliche scritture. Ogni anno il sindaco era tenuto a presentare opportuno “discarico” della sua attività in pubblica vicinanza. Per l’esazione dei tributi ed il pagamento delle spese il Comune si avvaleva di un esattore, che veniva eletto per incanto ogni tre anni. Sala era sottoposto alla giurisdizione del podestà di Como, per i servizi del quale pagava un compenso annuale. Il console era tenuto a presentare le denunce al suo ufficio (8).
Sia nel “Compartimento territoriale specificante le cassine” del 1751 (9) che nell’"Indice delle pievi e comunità dello Stato di Milano" del 1753 (10) Sala risulta sempre inserito nella pieve d’Isola.
Nel nuovo compartimento territoriale dello Stato di Milano del 1757 (11), pubblicato dopo la “Riforma al governo della città e contado di Como” del 1756 (12), il Comune di Sala venne inserito, come comunità appartenente alla pieve d’Isola, nel Contado di Como.
Nel 1771 i Comuni di Colonno, di Ossuccio e di Sala, che costituivano una sola parrocchia, contavano 1.030 abitanti (13).
Con la successiva suddivisione della Lombardia austriaca in province del 1786 (14), il Comune di Sala venne confermato facente parte della pieve d’Isola ed inserito nella Provincia di Como.
In forza del nuovo compartimento territoriale per l’anno 1791, Sala, sempre nella pieve d’Isola, venne incluso nel IV Distretto censuario della provincia di Como (15).
A seguito della suddivisione del territorio in dipartimenti, prevista dalla costituzione della Repubblica Cisalpina dell’8 luglio 1797 (16), con legge del 27 marzo 1798 il Comune di Sala venne inserito nel Dipartimento del Lario, Distretto di Tremezzo (17).
Con successiva legge del 26 settembre 1798 il Comune venne trasportato nel Dipartimento dell’Olona, Distretto XXIII di Argegno (18). Nel gennaio del 1799 contava 467 abitanti (19).
Secondo quanto disposto dalla legge 13 maggio 1801, il Comune, inserito nel Distretto primo di Como, tornò a far parte del ricostituito Dipartimento del Lario (20).
Con la riorganizzazione del dipartimento, avviata nel 1802 a seguito della legge di riordino delle autorità amministrative (21) e resa definitivamente esecutiva durante il Regno d’Italia, Sala venne in un primo tempo inserito nel Distretto IV ex comasco di Tremezzo (22), classificato comune di III classe (23), e successivamente collocato nel Distretto III di Menaggio, Cantone I di Menaggio. Il Comune di Sala nel 1805 contava 478 abitanti (24).
Il successivo intervento di concentrazione disposto nel 1807 per i comuni di II e III classe (25), vide Sala allargare i propri confini territoriali con l’aggregazione dei comuni di Colonno ed Ossuccio e uniti. Inserito nel Distretto III di Menaggio, Cantone I di Menaggio, dopo l’unione il comune contava 1.160 abitanti (26). L’aggregazione venne confermata con la nuova compartimentazione approvata nel 1812 (27).
Con l’attivazione dei comuni della provincia di Como, in base alla compartimentazione territoriale del Regno lombardo – veneto del 1816 (28), il Comune di Sala venne inserito nel Distretto IV di Menaggio. Il Comune, dotato di convocato, fu confermato nel Distretto IV di Menaggio in forza del successivo compartimento delle province lombarde del 1844 (29).
Col successivo compartimento territoriale della Lombardia del 1853 (30), il Comune di Sala venne inserito nel Distretto VII di Menaggio. La popolazione era costituita da 575 abitanti.
In seguito all’unione temporanea delle province lombarde al Regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale previsto dalla legge 23 ottobre 1859, il Comune di Sala con 585 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel Mandamento V di Menaggio, Circondario I di Como, Provincia di Como.
Alla costituzione nel 1861 del Regno d’Italia, il Comune aveva una popolazione residente di 593 abitanti (censimento 1861). Sino al 1863 il Comune mantenne la denominazione di Sala e, successivamente a tale data, assunse la denominazione di Sala Comacina (31). In base alla legge sull’ordinamento comunale del 1865 il Comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. La popolazione residente nel comune era costituita da: abitanti 593 (censimento 1871); abitanti 655 (censimento 1881); abitanti 783 (censimento 1901); abitanti 883 (censimento 1911); abitanti 974 (censimento 1921).
Nel 1924 il Comune risultava incluso nel Circondario di Como della Provincia di Como.
Nel 1925 dal territorio di Sala Comacina venne staccata la frazione di San Bartolomeo, aggregata al Comune di Colonno (32).
In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1926, il Comune veniva amministrato da un podestà.
Nel 1928 il Comune di Sala Comacina venne soppresso ed il suo territorio inserito nel nuovo Comune di Isola Comacina (33).
Nel 1950 ne venne decisa la ricostituzione, disaggregandone il territorio dal cessato Comune di Isola Comacina (34). In base alla legge sull’ordinamento comunale vigente il Comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. La popolazione residente nel comune era costituita da: abitanti 689 (censimento 1951); abitanti 661 (censimento 1961); abitanti 619 (censimento 1971). Nel 1971 il Comune di Sala Comacina aveva una superficie di ettari 530.
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Note
1. “Determinatio stratarum et pontium que et qui debent aptari per infrascrita comunia”, ASCo, ASCCo, Volumi, vol. 50, Volumen Magnum, cc. 470 – 481.
2. “Determinatio mensurarum et staterarum que habere et teneri debent per infrascripta comunia”, ASCo, ASCCo, Volumi, vol. 50, Volumen Magnum, cc. 481 – 510.
3. Disposizione del marchese Bertoldo de Hohemburg, podestà di Como, di distribuzione del complesso plebano comasco in quattro parti, confermata nel 1279, ASCo, ASCCo, Volumi, Vetera monumenta, vol. 45, pag. 83.
4. “Liber consulum civitatis Novocomi de anno 1510 usque ad annum 1535”, ASCo, ASCCo, Volumi, vol. 111.
5. Enrico Casanova, “Dizionario feudale delle provincie componenti l’antico Stato di Milano all’epoca della cessazione del sistema feudale”, Firenze, Stabilimento Giuseppe Civelli, 1904.
6. “Relatione di tutte le terre dello Stato di Milano che sono censite distinte a provincia per provincia”, Milano, 1644, ASCo, ASCCo, Carte sciolte, cart. 303 (Relazione Opizzone).
7. Cfr. nota 5.
8. Risposte ai 45 quesiti della Real Giunta del Censimento, ASMi, Catasto, cart. 3028.
9. “Notificazioni del personale fatte e firmate nell’anno 1751 dai Cancellieri, Deputati, Regenti, Consoli di tutti li Comuni delle respettive Pievi, colla Nota delle loro Cassine Unite a Comune per Comune, a Territorio per Territorio, e Pieve per Pieve, e ciò per tutto il Ducato”, ASMi, Censo p.a., cart. 279.
10. “Indice delle pievi e comunità dello Stato di Milano”, 1753, ASCo, ASCCo, Carte sciolte, cart. 469.
11. Editto 10 giugno 1757 per il compartimento territoriale dello stato di Milano (1757), ASCo, ASCCo, Carte sciolte, cart. 469.
12. Editto 19 giugno 1756 per la riforma al governo della Città, e Contado di Como (1756), ASCo, Fondo ex Biblioteca, cart. 19.
13. Statistica delle anime del Ducato di Milano, della provincia di Pavia, contado di Cremona, di Como e Lodi, 1771, ASMi, Catasto, cart. 1655.
14. Editto 26 settembre 1786 per il compartimento territoriale della Lombardia austriaca (1786), ASCo, ASCCo, Carte sciolte, cart. 469.
15. Nuovo compartimento territoriale per l’anno 1791 correlativo a quello che vigeva dal 1760 al 1785, a norma del reale dispaccio 20 gennaio 1791, ASMi, Censo p.a., cart. 280.
16. Costituzione della Repubblica Cisalpina emanata in data 20 messidoro anno V (8/7/1797), Raccolta delle leggi, proclami, ordini ed avvisi pubblicati in Milano nell’anno VI repubblicano, IV, Milano, 1797.
17. Legge 7 germinale anno VI per la ripartizione in distretti e comuni del dipartimento del Lario (27/3/1798), Raccolta delle leggi, proclami, ordini e avvisi pubblicati in Milano nell’anno VI Repubblicano, IV, Milano, 1798; ASMi, Censo p.a. cart. 289.
18. Legge 5 vendemmiale anno VII per la ripartizione in distretti, comuni e circondari dei dipartimenti d’Olona, Alto Po, Serio e Mincio (26/9/1798), Raccolta delle leggi, proclami, ordini e avvisi pubblicati in Milano nell’anno VII Repubblicano, VI, Milano, 1798; ASMi, Censo p.a., cart. 281.
19. Legge 20 nevoso anno VII per la determinazione dei contingenti militari per il Dipartimento dell’Olona (9/1/1799), Raccolta delle leggi, proclami, ordini e avvisi ecc. pubblicati in Milano nell’anno VII Repubblicano, VI, Milano, 1799.
20. Legge sulla divisione in dipartimenti, distretti e comuni del territorio della Repubblica Cisalpina 23 fiorile anno IX (13 maggio 1801), Raccolta delle leggi, proclami, ordini e avvisi pubblicati in Milano, II, Milano, s.d. (1801), pp. 148 – 173.
21. Legge sull’organizzazione delle Autorità amministrative 24 luglio 1802 (s.d. (1802)), Bollettino delle leggi della Repubblica Italiana, Milano, pp. 184 – 208.
22. “Quadro ossia lista dei distretti provvisori situati nel Dipartimento del Lario compilata in esecuzione del prescritto decreto del V.G. 14 novembre 1802, anno I, al paragrafo 8, e successive istruzioni, trasmesso alla Prefettura con lettera 30 detto novembre”, ASMi, Censo p.m., cart. 754.
23. “Elenco delle Comuni del Dipartimento del Lario distinte nelle classi di prima, seconda e terza colla rispettiva popolazione, giusta il circolare dispaccio 24 dicembre 1803 del ministro degli affari interni, desunto dai parziali elenchi pervenuti al viceprefetto dietro sua circolare 29 detto dicembre n. 24136 del segretario generale”, ASMi, Censo p.m., cart. 754.
24. Decreto sull’Amministrazione pubblica e sul Comparto territoriale del Regno 8 giugno 1805 (1805), Bollettino delle leggi del Regno d’Italia, I, Milano, pp. 141 – 304.
25. Decreto per l’aggregazione e concentrazione dei Comuni di II e III classe 14 luglio 1807 (1807), Bollettino delle leggi del Regno d’Italia, II, Milano.
26. Decreto per l’aggregazione dei comuni del dipartimento del Lario 4 novembre 1809 (1809), ASCo, Fondo Prefettura, cart. 1310.
27. Decreto di aggregazione dei comuni del Dipartimento del Lario 30 luglio 1812 (1812), ASMi, Censo p. m., cart. 754.
28. Notificazione governativa 12 febbraio 1816 sulla compartimentazione territoriale delle provincie lombarde del regno lombardo – veneto, Raccolta degli atti dei governi di Milano e di Venezia e delle disposizioni generali emanate dalle diverse autorità in oggetti sì amministrativi che giudiziari, Milano, 1816, I.
29. Notificazione governativa 1 luglio 1844 sulla compartimentazione territoriale delle provincie lombarde del regno lombardo – veneto, Raccolta degli atti dei governi di Milano e di Venezia e delle disposizioni generali emanate dalle diverse autorità in oggetti" amministrativi che giudiziari, Milano, 1844, II.
30. Notificazione della luogotenenza lombarda 23 giugno 1853 sul compartimento territoriale della Lombardia, Bollettino provinciale degli atti del governo per la Lombardia, Milano, 1853, II.
31. R.D. 8 febbraio 1863, n. 1192.
32. R.D. 13 dicembre 1925, n. 2472.
33. R.D. 20 settembre 1928, n. 2231.
34. Legge 13 marzo 1950, n. 113.
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Il profilo del soggetto produttore Comune di Sala Comacina riprende i testi delle schede omologhe contenute nei repertori Civita, Como = Le istituzioni storiche del territorio lombardo. XIV-XIX secolo. Como, Progetto CIVITA, Regione Lombardia – Amministrazione provinciale di Como, Milano 2000, repertoriazione a cura di Domenico Quartieri con la collaborazione di Loredana Menichetti e Civita, istituzioni postunitarie = Le istituzioni storiche del territorio lombardo. 1859-1971, 2 voll., Progetto CIVITA, Regione Lombardia, Milano 2001, repertoriazione a cura di Fulvio Calia, Caterina Antonioni, Simona Tarozzi; ora consultabili nel sito Internet Le istituzioni storiche del territorio lombardo – Civita <http://civita.lombardiastorica.it>

Complessi archivistici

Soggetti produttori

Fonti

  • Civita, Como = Le istituzioni storiche del territorio lombardo. XIV - XIX secolo. Como, Progetto CIVITA, Regione Lombardia - Amministrazione provinciale di Como, Milano, 2000, repertoriazione a cura di Domenico Quartieri con la collaborazione di Loredana Menichetti
  • Civita, istituzioni postunitarie = Le istituzioni storiche del territorio lombardo. 1859 - 1971, 2 voll., Progetto CIVITA, Regione Lombardia, Milano, 2001, repertoriazione a cura di Fulvio Calia, Caterina Antonioni, Simona Tarozzi

Compilatori

  • Domenico Quartieri (Archivista)