Ente comunale di assistenza di Ghedi - ECA ( 1937 - 1977 )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente di assistenza e beneficenza

Sede: Ghedi

Codici identificativi

  • MIDB0010AD (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

Istituito con la legge 3 giugno 1937 n. 847, l’Ente comunale di assistenza di Ghedi subentrò alla soppressa Congregazione di carità locale (vedi), assorbendone il patrimonio e sostituendosi a quest’ultima negli obblighi derivanti dalla legislazione allora vigente e in tutte le convenzioni in corso (1). Suo scopo era quello di assistere gli individui e le famiglie che versavano in condizioni di particolare necessità curando gli interessi dei poveri e assumendone rappresentanza legale, promuovendo i provvedimenti amministrativi e giudiziari di assistenza e di tutela degli orfani e minorenni abbandonati, dei ciechi e dei sordomuti poveri. L’ente inoltre amministrava, mantenendo separati patrimonio e amministrazione, le istituzioni di assistenza e beneficenza ad esso affidate, i lasciti e le donazioni che era stato autorizzato ad accettare; curava le erogazioni delle rendite provenienti dalle istituzioni ed opere in esso fuse; esercitava infine tutte le altre funzioni già assegnate alla Congregazione di carità. La legge trasferiva infatti di diritto agli enti comunali di assistenza, oltre alle attività, anche il patrimonio delle Congregazioni, insieme all’amministrazione delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza ad esse affidate. In particolare, a Ghedi l’Ente Comunale di assistenza amministrava l’Ospedale civico-infermeria cronici fondato con delibera 22 settembre 1873 ed eretto in ente morale, che aveva come finalità l’assistenza sanitaria. Autonoma rimaneva dunque l’amministrazione dell’Ospedale, così come separato era il patrimonio dei due enti, avendo l’Ospedale fine diverso dall’assistenza generica, immediata e temporanea.
L’ente era amministrato da un Comitato del quale facevano parte, col podestà che lo presiedeva, un rappresentante del Fascio di combattimento designato dal segretario del Fascio, la segreteria del Fascio femminile, rappresentanti delle associazioni sindacali nominati dal prefetto in numero di quattro essendo il comune di Ghedi tra quelli con popolazione non superiore ai 20 mila abitanti, il fiduciario dell’Unione fascista famiglie numerose. Con la riforma conseguente la caduta del fascismo, i membri del comitato amministrativo verranno nominati dal consiglio comunale. Il personale in servizio era costituito dal segretario e dall’applicato del comune, distaccati per esercitare rispettivamente il ruolo di segretario e di impiegato.
L’Ente comunale di assistenza di Ghedi provvedeva al conseguimento dei suoi fini con le rendite del suo patrimonio (che nel 1937 ammontava a L. 2.081.429), con le somme assegnate da enti pubblici e con le rendite dei beni donati e lasciati genericamente ai poveri quando non ne fosse specificato l’uso e l’istituto destinatario, infine con le somme destinategli annualmente dallo Stato.
Ai sensi dell’art. 25 del d.p.r. 24 luglio 1977, n. 616, “Trasferimento e deleghe di funzioni amministrative ai comuni”, e della l.r. 9 marzo 1978, n. 23 gli enti comunali di assistenza venivano soppressi e le loro funzioni, le competenze, il personale e i beni trasferiti al comune in cui l’ente stesso aveva sede. Cessava così anche l’Ente comunale di assistenza di Ghedi.

Note
(1) Le informazioni sono tratte dallo Statuto organico dell’Ente comunale di assistenza di Ghedi del 27 giugno 1942. In Archivio dell’Ente Comunale di Assistenza di Ghedi, “Statuto organico”, b. 504.

Complessi archivistici

Profili istituzionali

Soggetti produttori

Compilatori

  • Roberta Gallotti (Archivista)
  • Debora Piroli (Archivista)
  • Sara Cazzoli (Archivista)