Congregazione di carità di Casalmorano ( 1862 - 1937 )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente di assistenza e beneficenza

Sede: Casalmorano

Codici identificativi

  • MIDB0011A4 (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

A partire dal 1862 la legislazione nazionale, con la legge 3 agosto 1862 sulle Opere Pie, tendeva a limitare il monopolio della fabbriceria locale attribuendo alla Congregazione di Carità il ruolo di coordinamento delle opere pie. Tale organismo, il 17 settembre 1868, vedeva riconosciuto il proprio statuto. Rimaneva però aperta la conflittualità con i precedenti enti che avevano mantenuto intatti gli statuti originari lasciando ampio spazio alle contestazioni e alle sovrapposizioni di competenze, mentre le opere pie Cogrossi – Malossi erano state aggregate nella cosidetta “Opera Pia dei sussidi” con gestione diretta dalla Congregazione di Carità, i lasciti Luigi e Pietro Carcano, Giovanni Battista Martinelli erano gestiti dalla Fabbriceria Parrocchiale. A partire dal 1890 però, in applicazione della nuova normativa nazionale sugli istituti elemosinieri, partiva la difficile e contrastata procedura del concentramento di tutti gli enti di beneficenza nella Congregazione di Carità. A Casalmorano tale fase fu particolarmente conflittuale ed il contenzioso riguardava soprattutto l’Opera Pia Martinelli, la fabbriceria ricorreva al Consiglio di Stato, ma nel 1893 il ricorso veniva respinto, e la Congregazione diventava organismo ufficiale di gestione delle Opere Pie di Casalmorano.
La Congregazione di Carità di Casalmorano fu istituita in base alla legge del 3 agosto 1862. Essa oltre alle attribuzioni generali disposte dalla legge amministrava l’Opera Pia dei Sussidi. La Congregazione era disciplinata da uno statuto approvato con Decreto Reale del 17 settembre 1868. Era retta da 4 membri oltre il presidente, si riuniva alla fine di ogni mese, i verbali delle deliberazioni erano sottoscritti da tutti i membri intervenuti all’adunanza ed erano autenticati dal segretario. Il presidente convocava la Congregazione, presideva e dirigeva le adunanze, curava l’eseguimento delle deliberazioni prese, all’adempimento dei legati pii, al pagamento delle spese bilanciate coll’emissione dei mandati, sorvegliava l’andamento generale delle opere pie. Per il funzionamento della Congregazione di Carità erano fissi il segretario e il tesoriere.
Con legge del 3 giugno 1937 n. 847 fu istituito in ogni comune l’Ente Comunale di Assistenza (ECA), l’ente assunse le attività, le funzioni ed il patrimonio della Congregazione di Carità e delle opere pie da essa amministrate. L’ECA cessa di esistere nel 1978 per effetto della legge n. 616.

Complessi archivistici

Profili istituzionali

Compilatori

  • Anna Maria Benetollo (Archivista)