Comune di Milano. Civica siloteca Cormio ( 1934 - 1973 )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente di istruzione e ricerca

Sede: Milano

Codici identificativi

  • MIDB0011FD (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

Nata come collezione privata di Raffaele Cormio (si veda la scheda soggetto produttore Raffaele Cormio), la Siloteca viene acquistata nel 1934 da Marco De Marchi, mecenate milanese, per essere donata al Comune di Milano, con la clausola che il suo creatore ne diventi il primo direttore.

Come istituto pubblico la Siloteca è nelle migliori condizioni per sviluppare il progetto del Cormio di diventare una raccolta di legni con finalità didattiche, di ricerca e di sperimentazione tecnica.

Al settore espositivo vengono affiancati infatti una biblioteca specializzata, un archivio fotografico, un laboratorio sperimentale e una falegnameria, sinergia di iniziative per lo studio organico del legno e la conseguente diffusione delle conoscenze acquisite.

La Siloteca viene inaugurata il 28 ottobre 1935, come esposizione museale di essenze arboree e al contempo istituto per la cura degli alberi e per lo studio e le applicazioni del legno. La prima sede è presso i padiglioni dell’ex Politecnico all’interno dei giardini della Villa reale, con ingresso da piazza Cavour e successivamente da via Marina.

L’istituto comprende una direzione e una segreteria con ufficio tecnico e amministrazione; il suo funzionamento rispecchia un’originale organizzazione pensata dal suo direttore, articolata in cinque sezioni, come illustrato in cartelli espositivi nelle sale del museo:

I – silologica, per la gestione e l’incremento della raccolta dei campioni di essenze arboree;

II – tecnologica, per lo studio dei caratteri fisici;

III – patologica degli alberi e difetti dei legnami, per la propaganda degli alberi e la cura degli stessi;

IV – conservazione dei legnami, ovvero lo studio e gli esperimenti di essiccazione naturale e artificiale del legno;

V – applicazioni dei legnami, per lo studio delle applicazioni nelle quali possono essere impiegati i legnami.

La Civica Siloteca Cormio si arricchisce e si sviluppa durante il regime fascista e la sua attività si iscrive perfettamente all’interno di uno degli obiettivi del regime stesso, ovvero l’incoraggiamento delle ricerche applicate a fini autarchici.

Grazie alla grande energia propagandistica del direttore, la Siloteca raggiunge la notorietà tra anatomisti e istituti del legno di tutto il mondo, come testimoniato dal numero di visitatori, dalla partecipazioni a congressi e fiere, da articoli apparsi in diversi periodici e dalla corrispondenza conservata nell’archivio.

La raccolta, alla quale è dedicato un ampio spazio espositivo con allestimenti studiati appositamente, viene incrementata grazie a donazioni e acquisizioni, effetto degli innumerevoli contatti con corrispondenti nazionali e internazionali del Cormio: legni derivati da scarti industriali, collezioni scientifico-sistematiche di campioni legnosi, esemplari naturali o lavorati di legni commerciali, campioni illustranti fenomeni fisici del legno, legni fossili e storici, esemplari di carattere didattico, legni artistici e pezzi lignei spettacolari. Il periodo precedente alla Seconda guerra mondiale è quello di maggior incremento e fortuna.

Nel corso della seconda guerra mondiale, per timore dei bombardamenti, il Cormio riesce ad ottenere, grazie al Genio militare di Pavia, il trasferimento di gran parte del materiale espositivo e degli strumenti scientifici in un rifugio a Stradella. Finita la guerra recupera solo in parte il materiale sfollato nel pavese e lo colloca nei locali scampati alle devastazioni in via Marina.

Nel Dopoguerra le priorità dell’Amministrazione comunale sono ormai cambiate e alla Siloteca, nonostante i successivi tentativi del suo direttore, non sarà più destinata un sede adeguata e indipendente, requisito indispensabile per la sopravvivenza dell’istituzione. Inoltre la Siloteca inizia a risentire della carenza di personale e fondi.

Nell’agosto 1950 il Cormio ottiene comunque dal Comune di Milano un contributo per riparazioni alla sede ancora parzialmente danneggiata dai bombardamenti e inizia a predisporre, nonostante gli spazi esigui, parte della raccolta per l’esposizione; la Siloteca non verrà comunque aperta al pubblico per problemi di sicurezza.

A partire dal 1952, anno della morte del Cormio, l’attività dell’istituto, privata dell’entusiasmo del suo direttore, si esaurisce lentamente. Le iniziative didattiche e di ricerca applicata, che avevano caratterizzato la Siloteca come istituto sperimentale, vengono meno, mentre sopravvive il settore museale-espositivo.

Nel 1955, con la demolizione della vecchia sede di via Marina, la raccolta viene trasferita e ospitata in due capannoni del Museo della Scienza e della tecnica di Milano, dove però non ritroverà la fortuna di un tempo.

Nel 1973 il Comune di Milano delibera di accorpare la Civica Siloteca Cormio al Museo di Storia naturale, nella prospettiva di preservare e recuperare il valore storico e scientifico della collezione.

Presso il Museo di Storia naturale è confluita la dotazione originaria della Siloteca Cormio, conservata in quattro fondi distinti, che si completano e integrano a vicenda:

- fondo documentario, ossia l’archivio amministrativo e fondo fotografico. Esso conserva documentazione e strumenti coevi, redatti a fini amministrativi e organizzativi, per l’accesso e la fruizione delle altre sezioni della Siloteca;

- fondo librario, confluito nella biblioteca del Museo;

- raccolta di legni, essenze, strumentazione e manufatti, ossia il materiale che fu esposto al pubblico e utilizzato nelle prove di laboratorio (oggi riposto anche presso depositi del Comune di Milano);

- fondo miscellaneo di materiale a stampa, estremamente eterogeneo per natura e contenuti, costituito da periodici, estratti, ritagli di articoli, spogli di riviste e relativi strumenti di corredo coevi.

Bibliografia

Raffale Cormio, La Siloteca Cormio nel suo venticinquesimo anno. Origini, scopi, didattica, organizzazione, Firenze, Tipografia Ricci, 1933.

Gina Luzzatto, La Siloteca Cormio. Un museo naturalistico dedicato alle essenze arboree, Milano 1933.

Raffaele Cormio, La civica Siloteca Cormio alla VII Fiera del Levante di Bari, Milano, Tipografia del Popolo d’Italia, 1937, estratto da Milano, nov. 1936.

L’autarchia nel campo del legno e la Civica Siloteca Cormio di Milano, in “Il bosco”, n. 19, 1938, p. 2.

La civica Siloteca Cormio del Comune di Milano, Torino, Rivista del legno, 1939.

Luigi Cormio, La civica Siloteca Cormio. Istituto sperimentale del legno. Studio e cura degli alberi, Milano, Tipografia del Popolo d’Italia,1942.

Un patrimonio in pericolo. Non c’è posto per l’Archivio di Stato, in “Il popolo”, n. 124, 1947, p. 2.

Zoltano Kosma, Un riconoscimento della capitale dell’Ungheria al direttore della Civica Siloteca Cormio, in “Città di Milano”, n. 12, 1947, p. 126.

Enrico Banfi, La Siloteca Cormio, Milano, Museo civico di Storia naturale di Milano, 1987.

Fonti

Civica Siloteca Cormio.

Comune di Milano, Archivio amministrativo

Museo civico di Storia naturale di Milano, Archivio

Complessi archivistici

Soggetti produttori

Compilatori

  • Mariasilvia Cortelazzi (Archivista)
  • Chiara Grapelli (Archivista)