Siloteca Cormio (1907 - 1973)
843 unità archivistiche di primo livello collegateFondo
Metri lineari: 46.0
Consistenza archivistica: bb. 316
L'archivio della Civica Siloteca Cormio ha mantenuto nel corso degli anni per struttura e contenuto le caratteristiche conferite dal soggetto produttore. Pertanto le modalità di ordinamento delle carte e l'impianto generale sono originali, così come li ha ideati e sviluppati il direttore Raffaele Cormio.
Il fondo è sempre stato privo di indici di classificazioni codificati e di strumenti di corredo coevi, poiché la ricerca da parte dello stesso produttore era diretta sul fondo, sulle carte e sui fascicoli attraverso le indicazioni dei contenitori e la presenza di rinvii e rimandi interni.
L'archivio della Siloteca conserva la produzione documentale di carattere amministrativo e scientifico funzionale alla sua attività istituzionale, in particolare si individuano quattro filoni:
1− gestione e amministrazione dell'istituto e della collezione di legni;
2− promozione e pubblicistica;
3− consulenze e perizie;
4− sperimentazione.
Nel fondo ai quattro filoni non corrispondono serie documentarie distinte, dato che l'archivio è fondamentalmente organizzato per materia e corrispondenti; pertanto la documentazione relativa alle diverse attività istituzionali è conservata trasversalmente nelle diverse serie.
Un'altra caratteristica dell'archivio della Siloteca è la commistione tra "pubblico" e "privato" nella produzione delle carte. Dalla natura del soggetto produttore Siloteca Cormio, istituto del Comune di Milano, deriva la natura pubblica dell'archivio; questo però si caratterizza al contempo per alcuni aspetti propri degli archivi privati, essendo fortemente condizionato nella struttura e nella natura della documentazione conservata dalla presenza direttiva del Cormio stesso, creatore della Siloteca, suo direttore dal 1934 al 1952 e primo soggetto produttore delle carte. Tra gli elementi propri degli archivi privati emergono con evidenza la libertà di aggregazione delle carte, la soggettività dei criteri di aggregazione non codificati e sistematici, la mancanza di selezione e separazione tra atti ufficiali e scritti personali, la sostanziale disorganicità di sedimentazione delle carte che rende l'archivio più somigliante a un raccolta che a un complesso documentario.
La tipologia documentaria è estremamente variegata, accanto ad atti e corrispondenza amministrativa, prospetti e rendiconti, sono conservate minute, appunti, elenchi bibliografici e di nominativi, materiale grigio (depliant, opuscoli, inviti a stampa, materiale informativo), estratti, periodici e fotografie.
Nei fascicoli può essere conservata documentazione afferente all'argomento, ma con datazione di molto antecedente o susseguente rispetto alla formazione dell'affare. I fascicoli spiccatamente amministrativi sia per tipologia d'atti conservati che modalità di formazione, caratteristici degli archivi di enti pubblici moderni, sono residuali e presenti di massima nella sola serie Blu − Amministrazione e contabilità.
Gli estremi cronologici del complesso documentario sono compresi tra il 1934 e 1973, periodo in cui la Siloteca era uno degli istituti civici del Comune di Milano, prima dell'accorpamento al Museo di Storia naturale. Ma in realtà la documentazione conservata copre un arco cronologico ben più ampio che va dal 1907, anno di avvio della collezione privata di legni del Cormio. La carte precedenti al 1934 sono state considerate come antecedenti amministrativi, pertanto conservate nell'archivio e descritte in inventario.
Va inoltre ricordato che la maggior parte della documentazione è stata prodotta durante la direzione Cormio e risale quindi al periodo 1934−1952. I documenti pertinenti alla direzione di Mario Giannazza, dal 1952 al 1974, sono scarsi, residuali, frammentari e non riguardano tutte le serie.
Si segnalano inoltre susseguenti al 1973 relativi alle registrazioni di presenza del personale inserviente, a tutto il 1980.
L'archivio è organizzato in sette serie principali, nelle quali sono confluiti la documentazione afferente trovata in disordine o senza indicazioni, registri e volumi.
L'individuazione delle serie originali, anche se prive di indici di classificazione, è stata possibile grazie a diversi indicatori, ossia denominazioni, colori e numerazioni progressive di raccordo riscontrate sui dorsi delle buste (per informazioni più dettagliate si vedano le introduzioni alle serie in inventario).
Nei titoli delle serie sono state conservate le indicazioni date dal soggetto produttore, con integrazioni redazionali di completamento:
− Blu − Amministrazione e contabilità
− Personale della Siloteca
− Rossa − Attività e promozione
− Corrispondenti
− Perizie
− Botanica Arborea Blu − Studi, articoli e conferenze
− Fondo fotografico
La sequenza delle serie principali, in mancanza di codici di classificazioni attribuiti dal soggetto produttore, è redazionale.
Le prime tre serie sono articolate in sottoaggregazione originali, corrispondenti in inventario alle sottoserie. La sequenza delle sottoserie rispetta l'ordine dato dal soggetto produttore, chiaramente indicato dalla numerazione coeva delle buste, progressiva e chiusa per serie principali. Anche i titoli delle sottoserie rispettano le indicazioni del Cormio, con eventuali integrazioni e razionalizzazioni dove si è ritenuto necessario. Le sottoserie corrispondono a materie, funzioni, competenze e corrispondenti/soggetti interlocutori, con fascicoli internamente organizzati per ordine alfabetico, annuale e affare. Pertanto in inventario la descrizione delle unità archivistiche tiene conto di tale organizzazione originaria, differente serie per serie.
Data l'estrema varietà di organizzazione delle carte che caratterizza l'archivio, l'impegno è stato quello di adottare un livello di descrizione omogeneo e uniforme nella redazione dell'inventario; l'inventario prodotto è quindi lo strumento funzionale a un accesso alle carte che garantisca una visione complessiva al ricercatore e lo indirizzi nella consultazione, evitando letture fuorvianti.
L'obiettivo è stato quello di recuperare e normalizzare le chiavi di accesso così come furono concepite dal soggetto produttore, attraverso la stesura dell'inventario analitico, i relativi indici, e la compilazione di strumenti di corredo, in modo particolare l'indice dei nomi delle serie alfabetiche.
Per chiavi di accesso originarie si fa riferimento, oltre che alle diciture sulle buste, ai cartellini indicanti le intestazioni dei fascicoli, alle rubriche alfabetiche e ai registri di protocollo, anche ai cartellini di rinvio e rimando coevi conservati nel fondo.
Segnaliamo inoltre che all'interno dei fascicoli sono a volte presenti ulteriori cartellini, utilizzati dal Cormio per sottoripartire il fascicolo per nominativi, argomenti e date, dei quali si è dato notizia nelle note alle unità archivistiche. Per questo motivo le carte all'interno del fascicolo non sono state riordinate cronologicamente, ma si è deciso di conservare l'ordine derivato dalle sottopartizioni.
Raccomandiamo grande attenzione nell'utilizzo delle chiavi di accesso originarie non formalizzate in inventario e presenti tra le carte, poiché si sono rivelate spesso asistematiche, erronee e frequentemente prive di riscontro.
Storia archivistica:
Il fondo documentario è conservato presso il Museo civico di Storia naturale di Milano sin dagli anni ‘70, quando la Siloteca Cormio fu ad esso accorpata e anche l’archivio vi confluì insieme alla biblioteca e parte della raccolta. Precedentemente l’archivio aveva subito ripetuti trasferimenti, primo tra tutti lo sfollamento durante la Seconda guerra mondiale, poi i successivi traslochi alla ricerca di una adeguata sede, sino ad approdare alla fine degli anni ’50 al Museo della scienza e della tecnica di Milano.
L’archivio è giunto al Museo di Storia naturale sostanzialmente integro relativamente alla struttura originaria, grazie alla modalità di conservazione in raccoglitori ad anelli e alla precise indicazioni e numerazioni presenti sui dorsi delle buste.
Solo un minima parte della documentazione è stata reperita sciolta in scatoloni, senza alcun ordine e criterio; si tratta soprattutto di registri e volumi, rimescolati e non suddivisi per tipologie, e fotografie, stipate in contenitori di fortuna.
Per quanto riguarda la completezza del fondo si segnalano invece non poche lacune, chiaramente evidenti grazie alle numerazioni coeve. Per indicazioni puntuali in merito a consistenze e lacune, si confronti la tabella sullo stato iniziale del fondo, allegata in coda alla presente introduzione.
Poiché il fondo documentario è risultato nel suo complesso estremamente strutturato sin dalle origini dallo stesso Cormio, l’intervento di riordino e inventariazione oggi realizzato è stato di tipo conservativo e finalizzato all’attuazione del cosiddetto “metodo storico”. Si tratta di un modalità di lavoro archivistica rispettoso dell’ordinamento originario delle carte, ossia dell’organizzazione documentale data dal soggetto produttore durante l’esercizio della sua attività e delle sue funzioni istituzionali.
Nel caso specifico dell’archivio della Siloteca Cormio, il rispetto estremo per l’ordinamento originario delle carte è stata una scelta obbligata per i riordinatori, necessaria a preservare serie e aggregazioni originarie, denominazioni coeve, rinvii e rimandi interni, ovvero per non compromettere le chiavi di accesso originali al complesso archivistico.
Il nostro lavoro è pertanto consistito nel descrivere e fare emergere l’organizzazione intrinseca delle carte e le relazioni esistenti tra loro sin dalla nascita, e non nel creare nuovi accessi secondo criteri estranei all’impostazione originale del fondo.
I criteri utilizzati dal produttore nell’ordinamento delle carte si sono però rivelati disomogenei, non sistematici e varianti nel corso degli anni, in quanto impiegati per la gestione quotidiana e corrente delle carte e non codificati in un indice di classificazione condiviso. Si è trattato pertanto di realizzare una corretta attività di riordino e inventariazione logica e razionale di struttura, serie e unità archivistiche originarie.
La documentazione trovata in disordine e priva di attribuzione originale è stata, dove possibile, ricondotta o aggiunta in coda alle serie. Durante le attività di riordino sono stati individuati e definiti i fascicoli per la descrizione in inventario delle unità archivistiche, intervento delicato in quanto le carte si trovavano spesso aggregate in modo difforme e senza soluzione di continuità. Si è adottato un livello unico di descrizione ma declinato serie per serie secondo le relative specifiche, consentendo al ricercatore di avere al contempo una chiara visione d’insieme, indicazioni originali e una puntuale definizione del fascicolo stesso.
Criteri di descrizione delle serie e sottoserie
I titoli di serie e sottoserie sono sostanzialmente originali, adeguatamente integrati e meglio esplicitati, se necessario, con aggiunte redazionali. Si sottolinea che le denominazione relative al soggetto produttore (Civica Siloteca Cormio) e al Comune di Milano, non sono state volontariamente normalizzate nei titoli delle serie nel rispetto delle diciture originali; ovviamente la normalizzazione è stata effettuata nella compilazione degli indici all’inventario.
Per ogni serie e sottoserie è stata compilata una scheda illustrativa, con informazioni circa i contenuti, tipologia documentale, criteri di ordinamento delle unità archivistiche, consistenze, l’indicazione delle diciture delle buste originali, la segnalazione di eventuale documentazione ricondotta e ogni altra spiegazione utile alla comprensione e fruizione delle carte. Si è inoltre evidenziata la correlazione con altre serie e sottoserie e la redazione di elenchi e indici di supporto alla consultazione.
Criteri di descrizione delle unità archivistiche
Per ogni unità archivistica (fascicoli, registri, volumi, schedari) sono stati compilati i seguenti descrittori:
- numero di unità
numerazione progressiva da 1 e unica per l’intero fondo.
- titolo
originale, ossia tratto dai cartellini interni alla documentazione o dai dorsi delle buste nel caso in cui unità archivistica e di ricondizionatura coincidano. Il titolo originale è dato tra virgolette e, se necessario, adeguatamente integrato;
redazionale, se l’unità archivistica è risultata priva di indicazioni originali, oppure queste sono risultate non più corrispondenti al contenuto delle carte.
Si sottolinea che le denominazione relative al soggetto produttore (Civica Siloteca Cormio) e al Comune di Milano, non sono state volontariamente normalizzate nei titoli dei fascicoli nel rispetto delle diciture originali; ovviamente la normalizzazione è stata effettuata nella compilazione degli indici all’inventario.
- estremi cronologici
date della documentazione conservata nel fascicolo.
Nell’indicazione degli estremi cronologici rientrano anche le date di eventuale materiale a stampa presente nel fascicolo. Se è risultato impossibile individuare o attribuire date, tali fascicoli riportano la sigla s.d., senza data.
Se la data di formazione del fascicolo è risultata molto chiara, è stata esclusa dagli estremi cronologici documentazione antecedente, susseguente e allegata, descritta a parte.
- contenuto
nei casi in cui il titolo non sia risultato sufficientemente esaustivo a illustrare il fascicolo si è provveduto a fornire ulteriori indicazioni. Nelle serie omogenee per contenuto e tipologia d’atti si è preferito dare descrizione di contenuto a livello di serie/sottoserie, al fine di alleggerire la lettura dell’inventario.
- classificazione
indice di classificazione, redazionale ovvero il risultato della strutturazione del fondo in serie e sottoserie.
- segnatura
indicazione sintetica della serie di appartenenza e numero dell’unità archivistica; la numerazione è progressiva da 1 per serie.
- segnature precedenti
indicazioni di colori, diciture e numerazioni originali, rinvenuti sui dorsi delle buste; si tratta di indicazioni sintetiche, per una lettura completa e d’insieme si rimanda alla tabella in coda alla presente introduzione. Si sottolinea che eventuali diciture non coeve non sono state prese in considerazione, se non nella serie Corrispondenti.
- note
ulteriori informazioni circa estremi cronologici, cartellini, documenti particolari, segnalazioni bibliografiche, trascrizione delle diciture originali di buste (esclusivamente per la serie Botanica arborea Blu – Studi, articoli e conferenze), presenza di fotografie e relative segnature.
Notizie di intervento
Il fondo archivistico è giunto al Museo di Storia naturale sostanzialmente integro dal punto di vista dell’ordinamento originale, sia dei fascicoli che delle serie, e non ha subito interventi di riordino e inventariazione diversi da quelli operati dal soggetto produttore.
Presso il Museo sono state però svolte azioni con fini conservativi, riguardanti la ricondizionatura di faldoni e fascicoli. Il fondo è stato perciò riposto in nuove buste, con l’applicazione sui dorsi delle fotocopie dei cartigli dei contenitori originali. Solamente una quarantina di buste sono rimaste prive di diciture originali e l’intera serie dei Corrispondenti.
Poiché il Cormio conservava la documentazione in raccoglitori ad anelli in ferro, al Museo si è infine provveduto ad estrarre le carte al fine di garantire una migliore conservazione, per evitare strappi e danni da ruggine. Ne consegue che la gran parte della documentazione conservata è forata.
Strumenti di corredo
Sono stati elaborati strumenti di corredo a supporto dell’inventario, per fornire un ulteriore modalità di accesso alle carte. Tali strumenti sono stati compilati secondo standard riconosciuti e condivisi, con la finalità di fornire al ricercatore informazioni puntuali redatte secondo criteri moderni e indicazioni circa le collocazioni, mantenendo al contempo inalterati impianto e disposizione originari delle carte, propri del soggetto produttore.
Gli strumenti forniti in allegato all’inventario sono:
- Indice dei nomi, per le serie di alfabetiche
- Elenco dei fascicoli, per le serie alfabetiche
- Bibliografia, per la serie Botanica arborea Blu – Studi, articoli e conferenze
- Parole e frasi chiave dei titoli dei fascicoli, per la serie Botanica arborea Blu – Studi, articoli e conferenze
- Elenco delle fotografie presenti nel fondo documentario e nel fondo fotografico
Le caratteristiche e le modalità di utilizzo dei singoli corredi sono illustrate nelle introduzioni agli stessi.
Data l’evidente complessità di organizzazione del fondo e la molteplicità degli accessi allo stesso, per una ricerca proficua si consiglia vivamente una attenta lettura delle introduzioni al complesso archivistico, alle serie e sottoserie.
Per quanto riguarda gli strumenti di corredo, essi sono a supporto dell’inventario e non hanno valenza autonoma ai fini della ricerca.
Documentazione collegata:
Comune di Milano, Archivio amministrativo, Museo civico di Storia naturale di Milano, Archivio
Codici identificativi:
- MIBA00BED0 (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013
Note alla condizione di accesso:
La biblioteca è aperta per la consultazione in sede dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 12.20, e dalle 13.30 alle 16.50; nel periodo estivo osserva l’orario 8.30 – 12.20, 13.30 – 16.20.
Soggetti conservatori
Soggetti produttori
- Comune di Milano. Civica siloteca Cormio 1934 - 1973
- Cormio, Raffaele 1883 febbraio 8 - 1952 agosto 1
Progetti
Compilatori
- Mariasilvia Cortelazzi (Archivista)
- Chiara Grapelli (Archivista)
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/fonds/943