Congregazione di carità di Monza ( 1862 - 1937 )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente di assistenza e beneficenza

Sede: Monza

Codici identificativi

  • MIDB001822 (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

Con legge 3 agosto 1862 n. 753 sull’amministrazione delle opere pie, viene istituita presso ogni Comune del Regno una Congregazione di carità con lo scopo di curare l’amministrazione dei beni destinati all’erogazione di sussidi e altri benefici per i poveri (1).
Le congregazioni di carità sono anche incaricate dell’amministrazione delle opere pie preesistenti, la cui gestione sia loro attribuita dai rispettivi consigli comunali.

Per quanto riguarda specificatamente il Comune di Monza, dagli atti conservati nell’archivio della Congregazione di carità, emerge che ad essa venne affidata con decreto 5 ottobre 1864 la gestione di diverse opere pie (2):
- Ospedale e Luoghi pii uniti, che trae origine dall’Ospitale San Bernardo, istituito in Monza nell’anno 1225 dagli Umiliati, e nel quale per sovrano decreto 7 agosto 1769 vennero concentrati gli Ospedali di San Gerardo e di Santa Marta. Ha come scopo di raccogliere in apposito edificio e curare i poveri infermi di malattie acute d el Comune di Monza e sue frazioni (3).
- Istituto elemosiniero (o Luoghi pii elemosinieri); con lo scopo di concedere elemosine agli infermi, ai cronici, agli orfani e ai derelitti: doti alle nubende; sussidi di latte e baliatico e mantenimento e ricovero negli ospedali degli ammalati e dei cronici poveri (4).
- Pia Casa di ricovero, fondata con Dispaccio governativo 27 luglio 1928 n. 14854-2118, con lo scopo di ricoverare e mantenere poveri vecchi di ambo i sessi nati a Monza e ivi residenti da almeno dieci anni (5).
- Pia Casa d’industria, fondata con Dispaccio governativo 27 luglio 1928 n. 14854-2118, con lo scopo di fornire lavoro contro una modica retribuzione in denaro o in viveri ai poveri del Comune di Monza, già adulti, che non trovano altro lavoro o per imperfezione fisica o a causa di eventuali crisi commerciali (6).
- Monte di pietà, esistente fin dal 1561 ed istituito dal Comune di Monza, con lo scopo di prestare denaro ai poveri contro pegno di oggetti mobili (7).
- Opera pia Angelo Bellani, fondata da questi con testamento 6 agosto 1849 e successivi codicilli, con lo scopo dell’istituzione e del mantenimento di due orfanotrofi femminile e maschile (8).

Oltre a queste opere pie regolate da propri statuti alla Congregazione di carità venne affidata l’amministrazione delle seguenti istituzioni elemosiniere e legati: Oltolina Giuseppa vedova Sala, Oltolina Andrea, Merlini Giovanni, Lucatelli Antonio, Blasio Parravicini Isabella per il mantenimento di cronici all’ospedale; Longhi Giuseppe, Lucini Giuseppe, Rusconi Francesco Saverio, Bergomi Brigida per doti a povere nubende di Monza e Muggiò (9).

In realtà per Monza si trattò di un passaggio diretto dall’Amministrazione dell’Ospedale e Luoghi pii uniti all’Amministrazione della Congregazione di carità (10). Passaggio più formale che sostanziale se si pensa che il patrimonio rimase sempre indiviso, che fino al 1937 la sede della Congregazione di carità era presso l’Ospedale e che il personale amministrativo dell’Ospedale fungeva da personale amministrativo della congregazione come ebbe a segnalare nel 1937 il Presidente uscente della Congregazione (11).

La Congregazione di carità di Monza appronta un proprio statuto organico in ottemperanza alla legge istitutiva e secondo i successivi regolamenti (12). Organi della Congregazione sono il Presidente ed il Consiglio d’amministrazione composto da otto membri, tutti eletti dal Consiglio comunale. “Il Presidente sta in ufficio quattro anni, gli altri membri si rinnovano un quarto ogni anno” (art. 5).
L’articolo 3 sottolinea che “il patrimonio della Congregazione di carità è tuttora indiviso con quello dello Spedale propriamente detto, e consta di beni stabili, capitali e mutuo, rendite pubbliche, livelli ed altri enti”, mentre l’articolo 20 prevede in specifico i compiti da svolgere da parte del Presidente stesso.
Il personale viene definito all’articolo 23 “per il servizio della Congregazione e Opere pie da essa amministrate sono stabili i seguenti impiegati contemplati nel regolamento interno ossia: un Segretario generale – un Ragioniere – un Tesoriere – un Protocollista Archivista – un Ingegnere e un Inserviente Portinaio”. La loro attività descritta in specifico nel Regolamento (13).

Nel 1870, dopo una complessa vicenda, alla Congregazione di carità viene affidata l’amministrazione dell’Opera pia del Buon Pastore, opera pia nata nel 1861 con lo scopo di ricoverare giovani traviate, suscettibili di correzione (14).
Le funzioni e le attività da svolgere da parte delle Congregazioni di carità, nonché le modalità di gestione, sono ridefinite, tra il 1890 e il 1891, dalla Legge 17 luglio 1890 n. 6972 sulle istituzioni pubbliche di beneficenza, e dal successivo regolamento emanato con decreto reale del 5 febbraio 1891 n. 99 (15).
A norma dell’art. 54 con decreto 4 giugno 1893 vengono concentrate numerose istituzioni elemosiniere: Piccaluga Gerolamo, Morelli Carlo e Mainardi Giovanni Andrea, per doti a povere nubende di Monza; Milesio Giuseppe e Bonaita Beatrice, per l’assistenza ai poveri (16).
Seguono negli anni successivi altri concentramenti.

Il Ricovero di mendicità, avente lo scopo “di ricoverare individui dell’uno e dell’altro sesso appartenenti al Comune di Monza i quali siano inabili a qualsiasi lavoro, privi di mezzi di sussistenza e di congiunti tenuti per legge alla somministrazione degli alimenti”, con il decreto 25 febbraio 1906 venne eretto ad ente morale e affidato all’amministrazione della Congregazione di Carità (17).
L’Opera pia Carolina Fusetti, fondata nel 1884 “per l’annua distribuire di dodici doti di L. 100 cadauna […] in favore di dodici ragazze nubende, legittime, povere ed oneste della Città di Monza con preferenza alle figle orfane di madre”, fu concentrata nella Congregazione con R.D. 10 aprile 1910 (18).
Nel 1918 con una sottoscrizione cittadina promossa dalla Federazione industriali monzesi fu istituito il Fondo Monza Benefica con lo scopo di “concorrere con le sue rendite in perpetuo […] ai bisogni ordinari e straordinari” dell’Ospedale, della Pia Casa di ricovero e dell’Opera pia Bellani. L’amministrazione di questo fondo fu affidata alla Congregazione di carità (19).
La Fondazione Carlo Meda, istituita nel 1927 allo scopo “di conferire una borsa di studio dell’ammontare L. 2500 a favore di un giovane di Monza dell’uno o dell’altro sesso, in condizioni disagiate che intenda percorrere gli studi presso la regia scuola di ingegneria di Milano”, e amministrata dalla Congregazione di carità in forza del R. D. 8 agosto 1930 (20).

Con R.D. 19 luglio 1929 intanto era stata riconosciuta una propria rappresentanza amministrativa all’Ospedale di Monza. L’ospedale aveva infatti assunto, a seguito del R.D. 6 novembre 1924 n. 2086 sul decentramento dell’assistenza ospedaliera nel territorio dell’antico ducato di Milano ed in conformità al piano organico per tale decentramento (esecutivo con R.D. 9 novembre 1925 n. 2141), funzioni assistenziali per nove comuni che costituivano il Circolo ospedaliero. L’amministrazione del patrimonio preesistente alla costituzione del Circolo ospedaliero rimaneva comunque alla Congregazione di carità (21).

Dallo statuto del 1933 risulta che la Congregazione di carità di Monza “ha la direzione e l’amministrazione delle seguenti Istituzioni di beneficenza”: Civico ospedale Umberto I (gestione patrimoniale), Casa di ricovero, Pia Casa d’industria, Opera pia Angelo Bellani, Monte di pietà, Opera pia del Buon Pastore, Ricovero di mendicità, Fondazione Carlo Meda, Operai pia Carolina Fusetti, Opera pia Gerolamo Piccaluga, Opera pia Giovanni Andrea Mainardi, Opera pia Carlo Morelli, Opera pia Giuseppe Milesio, Opera pia Beatrice Bonaita.
“La Congregazione esplica inoltre la sua azione con le rendite dei seguenti lasciti e largizioni con applicazione determinata di scopo”: Giuseppa Oltolina, Giuseppe Lucini, Giuseppe Longhi, Francesco Saverio Rusconi, Brigida Bergomi, Gerolamo Osculati, Cesare Scotti, Monza benefica, Giuseppa Oltolina, Antonietta Riboldi, Angelo Mario Sala, Antonio Lucatelli, Angela Bianconi, Giovanni Battista Ferrario, Carlo Fossati, Gerardo Casati, Francesco Sacconaghi, Michele Maggi, Aleduse Fontana, Giovanni Albertazzi, Alessandro Cereda, Giacomo Cereda, Giuseppe Fossati, Antonio Galimberti, Stefano Magni, Francesco Mazza, Giovanni Mazza, Gerolamo Osculati, Angela Tosi, Lodovico Varese, Cesare Varese, Hortensio Antonio Borri, Barbata Lucini, Gerolamo Cavenago, Diomede Castano, Stucchi Giuseppe, Giuseppina Gallotti, Gaetano Colombo, Ercole Lavizzari, Rosa Ponti, Eugenio Galli, Angela Libera Meneghini, Lucia Volentieri, Ada Scotti, Ernesto Forti (22).

Nel 1936 viene distaccata l’amministrazione del Monte di pietà dalla Congregazione di carità di Monza e affidata al Monte di pietà di Milano (23)

Con la Legge 3 giugno 1937 n. 847, che entra in vigore il 1 luglio dello stesso anno, le Congregazioni di carità vengono abrogate e compiti e patrimonio sono trasferiti al rispettivo istituendo Ente Comunale di Assistenza (E.C.A.).
In data 1 luglio 1937 il Presidente della Congregazione Vincenzo Brigatti consegnava a Ulisse Cattaneo podestà di Monza e presidente dell’Ente Comunale di Assistenza tutti i beni della Congregazione e degli enti amministrati insieme alla cassa, compresi l’archivio e il protocollo (24).

Note:
(1) Cfr. Augusto Antoniella, “L’archivio comunale postunitario”, Firenze, Giunta Regionale Toscana e La Nuova Italia, 1979, pagg. 85 – 86.
(2) Cfr. i fascicoli: “Concentramento dell’Amministrazione e delle Diverse direzioni nella Congregazione di Carità”, in ASHSG (39/2); “Stato patrimoniale della Congregazione di carità”, in ECA1Mz (60/15B); “Concentrazione dell’amministrazione delle Opere pie nella Congregazione di carità”, in ASCMz1 (22/2). Confronta inoltre lo Statuto organico della Congregazione di Carità in Monza 1868 in ASCMzSR (1/2).
(3) Cfr. "Notizie storiche preliminari sull’origine, incremento ed attuale consistenza dell’Ospitale e L.L. P.P. uniti di Monza, in ASHSG (9-1) e “Statuto organico del Luogo pio Convenio od Ospitale San Bernardo in Monza”, in ASCMzSR (1/1).
(4) Cfr. il fascicolo “Concentrazione dell’amministrazione delle Opere pie nella Congregazione di carità” in ASCMz1 (22/2) e il “Regolamento della beneficenza dei Luoghi pii elemosinieri amministrata dalla Congregazione di carità in Monza” (1866), in ASCMzSR (1-23). Per un breve cenno storico in merito all’Istituto elemosiniero cfr. “La beneficenza e l’assistenza sociale nella provincia di Milano”, a cura della Deputazione provinciale, Milano 1919, p. 927.
(5) Cfr. art. 3 dello “Statuto organico delle Pie case di ricovero e di industria in Monza”, in ASCRIMz (23/1).
(6) Ibidem.
(7) Cfr. “Notizie storiche preliminari dell’origine, incremento ed attuale consistenza del Monte di pietà in Monza” in Statuto organico del Monte di pietà in Monza, in ASCMzSR (1/5).
(8) Cfr. art. 3 dello Statuto organico della Causa Pia Bellani canonico Don Angelo in Monza 1871 in ASBMz (5/1).
(9) Cfr. Verbale di deliberazione del Consiglio comunale di Monza del 12 agosto 1864 e D. R di concentrazione del 5 ottobre 1864 in “Concentrazione dell’amministrazione delle Opere pie nella Congregazione di carità”, in ASCMz1 (22/2).
(10) Cfr. il fascicolo “Elenchi di cause pie”, in Archivio ECA1Mz (104/2D).
(11) Cfr. Relazione del Presidente della cessata Congregazione di carità nel fascicolo “Statuto e istituzione ECA” in ECA3Mz (14/4).
(12) Statuto organico della Congregazione di Carità in Monza 1868 in ASCMzSR (1/2).
(13) Cfr. Regolamento della Congregazione di carità in Monza, in ASCMzSR (1/26).
(14) Cfr. Statuto organico del Pio istituto intitolato Casa del Buon Pastore, in ASCMz2 (1184A/1).
(15) Cfr. il fascicolo “Nuova legge sulle istituzioni di pubblica beneficenza”, in ASCMz2 (139/6).
(16) Cfr. D. R di concentrazione 4 giugno 1893 e “Elenco I – delle Opere Pie limosiniere notificate alla Congregazione di Carità di Monza II – e di quelle amministrate dalla Congregazione stessa” nel fascicolo “Concentramento di Opere Pie nella Congregazione di Carità di Monza”, in ECA2Mz (3.5.2 b. 16).
(17) Cfr. art. 4 dello Statuto organico del Ricovero di mendicità in Monza, in ASRMeMz (6/1) e il verbale della consegna dei titoli alla Congregazione (10 dicembre 1906) nel fascicolo “Ricovero di mendicità e Casa d’industria” in ASCMz1 (24/1).
(18) Cfr. Decreto 10 aprile 1910 nel fascicolo “Concentramento dell’Opera dotale Fusetti Carolina nella Congregazione di carità”, in ECA2Mz (3.5.1 b. 16).
(19) Cfr. il fascicolo “Monza benefica”, in ECA2Mz (2.5.17 b. 10).
(20) Cfr. il fascicoli “Fondazione ing. Carlo Meda”, in ECA3Mz (12/7); "Assegnazione di borse di studio della Fondazione “Ing. Carlo Meda”, in ECA2 (2.5.40 b. 11) e “Fondazione ing. Carlo Meda”, in ASCMz2 (1426/4).
(21) Cfr. i fascicoli: “Decentramento ospedale (cart. A e B)”, in ASHSG (31/2-3); “Questione ospedaliera dei comuni appartenenti all’ex Ducato di Milano”, in ASCMz2 (180/1), "Decentramento dell’assistenza ospedaliera – Ospedale di circolo Umberto I ", ivi (181/1); “Statuto Ospedale di circolo”, in ECA3Mz (19/7).
(22) Cfr. “Statuto organico della Congregazione di carità di Monza” (1933, a stampa).
(23) Cfr. “Relazione sulle cause che rendono utile il provvedimento di distacco dell’amministrazione del Monte di pietà dalla Congregazione di carità di Monza” e “Distacco del Monte dei pegni di Monza dalla Congregazione di carità e approvazione dello Statuto organico che dovrà disciplinare l’amministrazione autonoma della istituzione”, nel fascicolo “Passaggio amministrazione del Monte di pietà al Monte di pietà di Milano”, in Archivio ECA3Mz (20/2).
(24) Cfr. il Verbale di consegna della Congregazione di carità e delle opere pie da essa amministrate, nel fascicolo “Statuto e istituzione ECA” in ECA3 (14/4).

Congregazione di carità di Monza, Breve cenno sulle origini, sullo scopo, la consistenza e sviluppo patrimoniale delle Opere pie amministrate dalla Congregazione di carità di Monza, Monza, Stab. Tipo-Litografico G. Ghezzi, 1913.
C. Cenedella, L’Archivio ECA presso la Biblioteca civica di Monza, in "Storia in Lombardia, n. 1, 1990.
La beneficenza e l’assistenza sociale nella provincia di Milano, a cura della Deputazione provinciale, Milano 1919, pp. 924-950.
Giuseppe Colombo, Istituzioni religiose benefiche nella storia di Monza, parte prima, in La Città di Monza, n. 10 luglio-agosto 1960, pp. 46-53 e parte seconda, in La Città di Monza, n. 11 settembre-ottobre 1960, pp. 24-32.

Complessi archivistici

Compilatori

  • Paolo Pozzi (Archivista)