Teatro Sociale di Voghera ( 1845 - )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente di cultura, ricreativo, sportivo, turistico

Sede: Via Emilia 75, Voghera

Collegamenti

Profilo storico / Biografia

Il Teatro Sociale di Voghera è stato attivo fino al 1986. Ad oggi, lunghi e senza esiti positivi sono stati i tentativi più volti messi in atto dalla Società del Teatro e dal Municipio di Voghera per un recupero strutturale dell’immobile.

Il 22 maggio 1826 alcuni aristocratici, professionisti di rango, borghesi di censo elevato, proprietari terrieri ed imprenditori, tutti cittadini di Voghera, ottengono le regie patenti per poter operare per la società di cui avevano sottoscritto le azioni con lo scopo di promuovere la costituzione di un nuovo teatro adeguato alle esigenze della città che stava crescendo economicamente di importanza. La commissione, dopo aver vagliato le molte proposte avanzate circa la scelta dell’area più conveniente dal punto di vista urbanistico ove far sorgere il nuovo teatro, del cui progetto si era occupato fin dal 1836 l’ingegnere lodigiano Felice Moraglia, il 31 gennaio 1842 riunisce in assemblea tutti gli azionisti nella sala del Consiglio del Palazzo di Città davanti al notaio Luigi Angelini per la stipula del definitivo atto societario. Si decide l’acquisto di un fabbricato civile su via Emilia occupato in parte dall’Osteria del Moro e dall’annesso caffè, con adiacente rustico di scuderia, fienile ed ampia corte. L’architetto che si occupa dei lavori è Gioachino Dell’Isola, torinese già incaricato dalla municipalità di Voghera nel 1841 della costruzione del nuovo Ospedale, che in parte modifica il progetto iniziale di Moraglia. In tale assemblea si decide inoltre di finanziare la costruzione con un congruo contributo della Municipalità con il ricavo delle azioni legate ai palchi.
Giuseppe Majat, macchinista del Teatro Regio di Torino, è incaricato dell’allestimento sia del palcoscenico (con intelaiature, quinte, sipario, scenari) sia del proscenio, del loggione e del tavolato della platea.
Il Teatro Sociale di Voghera è inaugurato il 19 aprile 1845 con il melodramma I Lombardi alla prima crociata di Giuseppe Verdi.
Alla stagione lirica inaugurale fece seguito in ottobre quella di prosa con una ventina di recite della Compagnia Drammatica Antonio Giardini ma la prosa rimane una proposta secondaria, pur vantando in cartellone la personalità di Gustavo Modena.
Sin dalla prima stagione il teatro è il luogo privilegiato per i veglioni che saranno sempre molto appetiti e frequentati fino al secondo dopoguerra.
La stagione del Teatro Sociale è testimoniata dai documenti conservati relativi alle opere liriche andate in scena in cui possono compaiono i titoli delle opere rappresentate, degli autori, dei direttori d’orchestra, degli impresari, dei cantanti. Tra gli autori meritano di essere menzionati i più illustri: Giuseppe Verdi, Gaetano Donizetti, Gioachino Rossini, Amilcare Ponchielli, Georges Bizet, Arrigo Boito, Pietro Mascagni, Ruggero Leoncavallo. Nell’ambito della prosa, assai meno frequentato e dal carattere nettamente sporadico, si possono segnalare le messe in scena di Come le foglie di Giuseppe Giacosa e di Alleluja di Marco Praga, entrambi messi in scena nella primavera del 1900 dalla Compagnia Drammatica di Alfredo De Sanctis. Si ricorda inoltre che nel 1889 il giovane Maestro Arturo Toscanini è impegnato nella direzione di Aida di Verdi e de La favorita di Donizetti.
L’attività del Teatro Sociale di Voghera subisce i primi attacchi alla propria attività già a partire dal 1898, anno in cui in una seduta consiliare si propone l’avviamento delle pratiche per l’acquisto da parte del Comune del Teatro Sociale allo scopo di ampliare gli uffici Municipali. La proposta viene lasciata cadere ma l’attenzione delle amministrazioni si rivela carente, al punto che nel 1903 la sala, dichiarata inagibile, viene chiusa al pubblico.
Nel 1909 la presidenza della Società del Teatro diviene elettiva tra i soci, così che il Municipio ne perde la presidenza. Dal 1915 si preferisce adibire il locale anche sala cinematografica, funzione che ricopre in maniera esclusiva, a partire dal 1947, con cadenza saltuaria anche a causa di lunghi periodi di chiusura. Nel 1986 è sancita la chiusura definitiva per ragioni di sicurezza.

Complessi archivistici

Fonti

  • Maragliano 1901 = Alessandro Maragliano, I Teatri di Voghera, Tipografia Cerri, 1901
  • Starone, Giudice 1995 = Gilberto Starone, Tino Giudice, C’era una volta un teatro. Il Teatro Sociale di Voghera dal 1901 alla chiusura, Edizioni Guardamagna, 1995

Compilatori

  • Inserimento dati: Anna Gasparello
  • Prima redazione: Silvia Tisano