Fondazione Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa ( 1947 - )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente di cultura, ricreativo, sportivo, turistico

Altre denominazioni: Piccolo Teatro

Sede: Largo Antonio Greppi 1, Milano

Collegamenti

Profilo storico / Biografia

La Fondazione Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa è riconosciuta quale Teatro stabile a iniziativa pubblica.
La Fondazione Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa è una fondazione di diritto privato costituita nel 1947 che, con decreto ministeriale, nel 1991 diviene Teatro d’Europa. Attualmente i membri della Fondazione sono: Comune di Milano, Regione Lombardia, Provincia di Milano e Camera di Commercio.

Il Piccolo Teatro di Milano articola la propria proposta su tre sale: il Teatro Paolo Grassi (ovvero la sede storica di Via Rovello) di 488 posti, il Teatro Giorgio Strehler (inaugurato nel 1998, oggi sede principale) di 968 posti e il Teatro Studio, ex Teatro Fossati, (sede della scuola dal 1986 e intitolato nel 2013 alla celebre attrice Mariangela Melato) di 368 posti.

Il Piccolo Teatro di Milano è stato fondato il 14 maggio 1947: in quella data, nella sala di via Rovello, va in scena L’albergo dei poveri di Gorkij, regia di Strehler. Giorgio Strehler, Paolo Grassi, Mario Apollonio e Virgilio Tosi, nel manifesto da loro redatto, proclamano il profondo impegno a favore di un teatro d’arte, o meglio di un teatro d’arte per tutti, ovvero – come si legge nella Lettera programmatica per il P.T. della Città di Milano – di un “luogo dove la comunità, adunandosi liberamente a contemplare e a rivivere, si rivela a se stessa”. Per tale motivo i fondatori sostengono la necessità di dare vita a una istituzione sostenuta dallo Stato e dagli Enti locali: un teatro quindi pubblico, il primo Teatro Stabile in Italia.
Dal 1947 la direzione è nelle mani di Giorgio Strehler e di Paolo Grassi, affiancati da Nina Vinchi che, imprescindibile punto di equilibrio tra i due, si occupa all’inizio della parte amministrativa e diviene poi Segretario Generale. Al Piccolo, Paolo Grassi definisce e amplia il proprio ruolo di organizzatore teatrale, mentre Giorgio Strehler mette in pratica un inedito approccio metodologico che sancisce l’affermazione del teatro di regia in Italia, con memorabili spettacoli quali La trilogia della villeggiatura, L’opera da tre soldi, El nost Milan, Coriolano, Vita di Galileo, Le baruffe chiozzotte, Il gioco dei potenti.
Tale binomio si scioglie nel 1968, quando Strehler abbandona il Piccolo per fondare il gruppo Teatro Azione. Dal 1968 al 1972 la direzione di Paolo Grassi promuove inediti impegni, dal decentramento teatrale all’apertura verso nuovi registi (come Patrice Chéreau). Strehler, tornato nel 1972 nello storico teatro, assume poi la carica di direttore unico fino al 1997 (nel 1972 Paolo Grassi è chiamato alla sovrintendenza del Teatro alla Scala), proponendo spettacoli che spaziano tra le drammaturgie, tra i generi e tra le nazioni: da I giganti della montagna di Pirandello (ripreso per tre volte nell’arco della carriera del regista) allo storico Arlecchino servitore di due padroni di Goldoni (che ancora oggi rappresenta il Piccolo Teatro in tutto il mondo); da La Tempesta di Shakespeare a Il giardino dei ciliegi di Cechov; da La Grande Magia di De Filippo a Elvira o la passione teatrale di Jouvet; da L’isola degli schiavi di Marivaux al Così fan tutte di Mozart.
Nel 1986 Strehler fonda la Scuola di Teatro del Piccolo, oggi diretta da Luca Ronconi, che coniuga l’attività di formazione con quella di produzione del teatro stesso, favorendo il contatto diretto dei giovani allievi con il palcoscenico.
Nel 1990 Giorgio Strehler e Jack Lang danno vita all’“Unione dei Teatri d’Europa”, un’associazione di teatri a livello europeo, nata con il fine di promuovere coproduzioni e scambi culturali tra le nazioni, della quale il Piccolo Teatro tutt’oggi è membro.
Giorgio Strehler muore a Lugano il 25 dicembre 1997.

Dal 1998 direttore del Piccolo è Sergio Escobar con Luca Ronconi in qualità di direttore artistico. Il loro percorso prosegue la dimensione internazionale e interdisciplinare dello Stabile, alternando spettacoli di prosa e di danza, rassegne e festival di cinema, incontri di approfondimento culturale. Al Piccolo Luca Ronconi ha proposto classici (Eschilo, Euripide, Aristofane, Calderón de la Barca, Shakespeare, Goldoni) alternati a testi teatrali meno frequentati (sia d’esempio Professor Bernhardi di Schnitzler), o contemporanei (recentemente di Rafael Spregelburd La modestia e Il panico ), accanto alle versioni per la scena di celebri romanzi (per tutti Lolita di Nabokov). Autentico esperimento teatrale è stato lo spettacolo Infinities tratto dai cinque scenari sull’infinito del matematico inglese John D. Barrow, allestito in un magazzino di scenografie alla periferia di Milano. Nella stagione 2013-2014 ha presentato al Piccolo Teatro Strehler Celestina laggiù vicino alle concerie in riva al fiume nella versione per la scena di Garneau e Pornografia di Gombrowicz al Piccolo Teatro Grassi.

Fin dagli esordi, il Piccolo ospita spettacoli di maestri di fama internazionale tra i quali Peter Brook, Patrice Chéreau, Eimuntas Nekrosius, Robert Lepage, Lev Dodin, Lluís Pasqual, Ingmar Bergman, Robert Wilson.
A partire dal 1994, con il 3° Festival dei Teatri d’Europa, lo Stabile milanese organizza numerose rassegne internazionali, tra le quali si ricordano il Festival dei Teatri d’Europa per Giorgio Strehler (1999), il Festival dei Bambini (2001), il Festival del Mediterraneo (2004).

Complessi archivistici

Fonti

  • Cavaglieri 2002 = Il Piccolo Teatro di Milano, Bulzoni Editore, 2002
  • Gregori 1997 = Maria Grazia Gregori, Il Piccolo Teatro di Milano. Cinquant’anni di cultura e spettacolo, Leonardo Arte, 1997
  • Mazzoleni 1995 = Strehler, Giorgio (in Enciclopedia Treccani), 1995

Compilatori

  • Inserimento dati: Anna Gasparello
  • Prima redazione: Silvia Tisano