Andreani, Aldo ( Mantova (MN), 1887 - Milano (MI), 1971 )

Tipologia: Persona

Profilo storico / Biografia

Aldo Andreani (Mantova, 1887 – Milano, 1971) intraprende gli studi di architettura civile presso il Regio Istituto Tecnico Superiore (poi Politecnico) di Milano, e li conclude laureandosi nel 1917; il suo curriculum dattiloscritto annovera il conseguimento del diploma in architettura presso l’Accademia di San Luca a Roma e la successiva frequenza del corso speciale di scultura presso l’Accademia di Brera (1926-28). Ancora studente inizia la propria attività professionale con il progetto di villa Zanoletti a Volta Mantovana (1909), una rilettura personale del medievalismo boitiano; durante il successivo soggiorno romano collabora alla realizzazione del padiglione lombardo all’Esposizione romana del 1911, cui segue la costruzione della Camera di Commercio di Mantova (1911-14), poi inserita nell’elenco dei Monumenti Nazionali. Nel primo dopoguerra si stabilisce definitivamente a Milano ed avvia una brillante carriera all’insegna del ruolo “dell’architetto–artista”, esplicitato dalle costruzioni ideate per il piano di edificazione della vasta area a giardino Sola Busca: il palazzo di via Serbelloni 10 (1925-27), l’Esedra e la villa Rasini (1926-30), casa Zanoletti (1926), nonché palazzo Fidia (1929-32). Con gli anni trenta inizia il declino della sua fortuna professionale; dal secondo conflitto mondiale in poi è delegato della Soprintendenza ai Monumenti di Verona per Mantova e provincia e si occupa di restauro nella sua città natale, progettando il restauro del Palazzo del Podestà o Broletto (1939-44), restaurando il Palazzo della Ragione e Torre dell’Orologio (1940-42) e il convento di San Francesco (1943-44), distrutto poi da un bombardamento aereo nel 1945. Ad essi segue lo studio per la trasformazione della “porta Giulia” di Giulio Romano in Cittadella a Mantova nel 1947.

Complessi archivistici

Compilatori

  • Schedatura: Maria Teresa Feraboli (Autore scheda Censimento CASVA 2012)