Comune di Milzanello (cessato nel 1927) ( sec. XV - 1927 )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente pubblico territoriale

Condizione: pubblico

Sede: Milzanello

Profilo storico / Biografia

Oggi la frazione di Milzanello conta circa 300 abitanti (1), dista circa quattro chilometri dal capoluogo, confina oltre che con Leno a nord-est, anche con i Comuni di Pavone Mella, Cigole e Manerbio. Il nucleo centrale del paese è disposto lungo la strada proveniente da Leno (via XXIV Maggio) che s’inoltra poi nella campagna. Fino al 2003, si affacciava sulla via principale il piccolo edificio delle scuole elementari, costruite nel 1934 quando già Milzanello era frazione di Leno. Esiste ancora, invece, l’edificio dell’asilo infantile poco distante dal primo, e da questo separato da un prato, delle medesima epoca, rimasto in funzione fino a metà degli anni ‘80.
Sulla strada si affaccia anche il castelletto della famiglia Uggeri con il giardino antistante quasi del tutto abbandonato. Leggermente disgiunti dalla via principale sono la chiesa parrocchiale dedicata a S. Michele Arcangelo e il piccolo cimitero eretti sempre per volontà della famiglia Uggeri.
Con regio decreto n. 2114 del 27 ottobre 1927, il Comune di Milzanello viene soppresso e aggregato da quel momento a Leno (2). Nel 1948 e nel 1951, la frazione tentò di ricostituirsi in comune senza però riuscire nel tentativo (3).
Durante il dominio veneto Milzanello è una villetta vicina alla Mella, non soggetta ad alcuna Quadra in quanto proprietà della famiglia Uggeri e terra esente dal pagamento dei dazi (4). Gli abitanti, in tutto 150 anime e 24 famiglie, sono contadini che nulla possiedono e che coltivano una terra considerata assai fertile.
La storia di Milzanello in questi secoli coincide con la storia delle famiglie proprietarie della campagna tutt’intorno al piccolo nucleo abitato. Prima fra tutte e inizialmente unica, la famiglia Uggeri è proprietaria di vasti territori che coincidono praticamente con il territorio del piccolo comune. Nel tempo, una parte di questa campagna passerà per eredità ad altre famiglie come i Cigola, i Fenaroli, i Di Bagno e altri.
Nell’archivio antico del Comune di Leno si trovano numerose testimonianze che ci riconducono alle liti delle famiglie con la comunità di Leno per diritti e uso delle acque della seriola Milzanella detta anche Puzzola (5).
Milzanello condivide Porzano i passaggi istituzionali dalla fine del sec. XVIII fino alla soppressione. All’indomani della caduta del dominio della Serenissima, l’assetto amministrativo e giudiziario della Provincia di Brescia cambia. Alle quadre venete si sostituiscono i distretti che comprendono ciascuno più comuni. Già nell’ottobre del 1898, la provincia, ora Dipartimento del Mella, viene suddivisa in 16 distretti che, con la legge del maggio 1801, si riducono a soli 4 estesi comprensori. Milzanello fa parte del III distretto il cui capoluogo è Verola Alghisi (Verolanuova). Del medesimo distretto fa parte anche Porzano, ma non Leno con Castelletto, non Ghedi e Bagnolo, che sono compresi nel Distretto I di Brescia.
La legge napoleonica del giugno 1805 fissa in modo stabile la divisione del territorio del Regno d’Italia in dipartimenti, distretti e cantoni. Milzanello si trova unito a Leno, incluso nel Distretto III di Verolanuova. I cantoni del distretto sono due: I di Verolanuova e II di Leno.
Ancora un cambiamento si registra nel febbraio 1816 con la notificazione dell’imperiale regio Governo di Milano, andata in vigore nel successivo mese di maggio, che stabilisce il Compartimento territoriale della Lombardia. Il territorio della regione è suddiviso in nove province, articolate in distretti, poste sotto l’amministrazione del Governo di Milano. La Provincia di Brescia comprende 17 distretti di cui il XIII ha come capoluogo Leno. Qui, come precedentemente sulla legge del 1805, Milzanello e Porzano si trovano inizialmente indicati uniti a Leno, quasi ad anticipare di oltre un secolo la loro diretta dipendenza dal questo grosso centro. Tuttavia, nell’aprile dello stesso anno, Milzanello viene ricostituito in comune autonomo aggregato al distretto XIII di Leno (6).
Nel 1861 il comune conta 406 abitanti: amministrativamente è compreso nel Mandamento II di Leno, Circondario VI di Verolanuova e dal 1865, in base alla nuova legge sull’ordinamento comunale, è governato da un consiglio e da una giunta municipale.
Nel sec. XIX, gli esponenti di ricche famiglie proprietarie di vasti appezzamenti si avvicendano nel governo del comune. Le famiglie chiamate a governare il comune sono i discendenti degli Uggeri, dei Cigola, dei Luzzago, dei Sangervasio.
Nella seconda metà dell’Ottocento fino alla soppressione, Milzanello conosce un notevole incremento della popolazione. I censimenti della popolazione registrano un numero di abitanti oltre il migliaio: abitanti 1037 nel 1871, abitanti 1619 nel 1901, abitanti 1670 nel 1921. Si spopolerà negli anni successivi e, in particolare, alla fine della seconda Guerra per emigrazione verso Leno e verso i centri limitrofi in cui è più facile trovare lavoro e servizi.
Oggi, la frazione, come precedentemente detto, conta circa 300 abitanti: il nucleo del paese è rimasto immutato e rare sono le nuove case. Ma il vanto di Milzanello sono le cascine, quasi delle cattedrali immerse nella campagna in attesa di essere ripopolate.
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1. Alla fine del mese di novembre dell’anno 2005 gli abitanti sono 295.
2. Alla stessa data viene aggregato a Leno anche il Comune di Porzano.
3. Nell’archivio storico comunale d Leno si conserva documentazione riferibile a questo episodio.
4. Cfr. Il Catastico Bresciano di Giovanni da Lezze (1609-1610), Brescia, 1973, vol. III, p. 157.
5. Archivio antico del Comune di Leno, Mazzo XII, n. 10-17.
6. Nel 1853, la Provincia di Brescia viene di nuovo ripartita, questa volta in 14 distretti amministrativi e giudiziari, per complessivi 237 comuni. Leno è comune capoluogo del V Distretto che comprende anche i comuni di Manerbio, Fiesse, Gambara, Gottolengo, Isorella, Pavone, Pralboino con consiglio e i più piccoli comuni di Cigole, Milzanello, Porzano con un convocato.

Complessi archivistici

Fonti

  • BIB = Enciclopedia bresciana, vol. IX (Masn-Mo), La voce del popolo, 1992
  • BIB = Da Lezze Giovanni, Il catastico bresciano di Giovanni da Lezze (1609-1610), voll. I-III, 1969-1973 (ristampa anastatica)

Compilatori

  • Revisione: Giuseppina Caldera (Archivista) - Data intervento: 17 novembre 2017