Asilo infantile 'Nido d'infanzia' di Castelletto di Leno ( 1905 - 1976 )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente di assistenza e beneficenza

Condizione: pubblico

Sede: Leno, frazione Castelletto

Profilo storico / Biografia

La fondazione dell’asilo della frazione Castelletto (1) deriva da un fondo di lire 3.000 stanziato, fin dal 1905, dalla Cassa di risparmio delle Provincie lombarde e destinato a promuovere l’impianto di asili nei comuni e frazioni rurali. Il termine ultimo per conseguire l’assegno è il 20 febbraio del 1915 e ciò è subordinato all’apertura vera e propria di un asilo in grado di funzionare per almeno tre anni. L’amministrazione comunale, quindi, decide di destinare lire 200 annue per l’istituzione di una sala di custodia nella frazione per bambini dai tre ai sei anni. Un comitato locale provvisorio, inoltre, apre una sottoscrizione triennale pro asilo contando sulla generosità dei privati. L’appello lanciato raccoglie in breve la somma di lire 306,95.
L’asilo può così essere aperto il 1° gennaio del 1907 in una sala affittata a titolo gratuito da Enrico Locatelli, possidente locale.
I bambini frequentanti fin dall’inizio sono 55 dai 3 ai 6 anni. Inizialmente, due donne scelte hanno l’incarico di custodire i bambini. Già dal 1908 viene distribuita una modesta refezione; i bambini – non tutti – indossano l’uniforme e ciò rende possibile la loro partecipazione a cerimonie e funerali.
L’amministrazione dell’asilo è affidata, inizialmente, alla giunta municipale coadiuvata da una commissione composta da tre membri, tra i quali figura una donna. Compito della commissione è di formare lo statuto e il regolamento interno per l’erezione in ente morale della nuova istituzione.
E’ del 1911 il regolamento dell’asilo in cui si definiscono le attribuzioni della commissione amministratrice e del presidente entrambi nominati dal consiglio comunale, i criteri d’ammissione dei bambini e i compiti dei genitori. La commissione dura in carica cinque anni. Nello stesso regolamento, si evince che l’asilo è aperto tutto l’anno ad eccezione di un breve periodo di vacanza.
Nel 1914 il comune mette a disposizione dell’asilo un’aula scolastica con annesso un piccolo cortile posta al piano terra del vecchio edificio scolastico in via Fenili. Il personale incaricato di assistere e insegnare ai bambini è costituito da una maestra e da un’assistente.
Nel 1919, ad accrescere il patrimonio giunge il Legato di Fulvio Bellini di lire 1.000, nel 1923 il Legato di Angelo Smussi di lire 3.300 e nel 1930 la donazione dell’immobile da parte di Enrico Baroschi valutato lire 15.000. Nel 1921 il sussidio comunale annuo viene elevato a lire 400 e nel 1928 a lire 1.000.
L’asilo infantile “Nido d’infanzia” di Castelletto è eretto in ente morale sotto amministrazione autonoma con regio decreto del 14 novembre 1935 n. 2399 (2). Ne viene approvato lo statuto composto di 23 articoli. In base allo statuto, l’asilo è retto da un consiglio di amministrazione, che dura in carica quattro anni, composto di 5 membri compreso il presidente. Le riunioni del consiglio cadono ordinariamente, secondo la legge, nei mesi di maggio e settembre. Le sedute straordinarie sono convocate in caso di bisogno urgente o dal presidente o su domanda di due membri del consiglio. Il servizio d’esazione e di cassa è svolto dall’esattore comunale.
Al momento della domanda per l’erezione in ente morale, l’asilo accoglie più di 60 bambini, si regge con il costante sussidio del comune, con sussidi dell’ONMI, con le rette e con alcune oblazioni private.

Subito dopo l’erezione in ente morale, il comune dà avvio alla costruzione del nuovo edificio che ospiterà l’asilo (1928-1943). Il progetto del 1936 è dell’ing. Ferruccio Bernori. Ma la vicenda della costruzione inizia fin dal 1928 con la donazione di Enrico Baroschi di un immobile destinato al nuovo asilo ma che si rivela non idoneo. Successivamente, sarebbe stata individuata l’area dove costruire pervenuta all’ente per donazione degli eredi Sartori. Per la costruzione sarà necessario il finanziamento tramite un mutuo di lire 190.000 erogato dalla Cassa depositi e prestiti e un mutuo suppletivo di altre lire 192.000.
Le spese dell’asilo fin dai primi anni di funzionamento sono rappresentate soprattutto dallo stipendio della maestra e dell’assistente, dalle spese di generi alimentari per la refezione e in minore misura dall’acquisto di arredi e materiali didattici.
Dopo il 1945, le rendite dell’asilo che fino a quel momento erano state sufficienti, diventano via via insignificanti con conseguenza che il comune deve provvedere con sussidi progressivamente sempre più consistenti per garantire il funzionamento della scuola.
Tra il 1960 e il 1965, allo scopo di assicurare un funzionamento uniforme in tutti gli asili del comune, il sindaco Angelo Regosa dà disposizioni per la tenuta della contabilità, per il servizio di tesoreria e cassa, per il personale – insegnanti e inservienti – che, dal 1963, sarà retribuito direttamente dal comune.
Dal 1962 con deliberazione n. 181 del consiglio comunale, a causa delle irrisorie rendite che non ne permettono la gestione, il comune assume la gestione della scuola materna di Castelletto, pur nella sua qualità di ente morale – alla pari dell’asilo di Leno.
Viene stabilito che il consiglio di amministrazione debba concedere in uso gratuito al comune il mobilio e la dotazione dell’ente per la gestione dell’asilo medesimo. Inoltre, dal gennaio 1963 il consiglio di amministrazione s’impegnerà ad erogare le modeste rendite ancora esistenti a favore delle quote dovute dalle famiglie più bisognose per la frequenza dei bambini agli asili gestiti dal comune. Il personale dell’asilo sarà pagato dal comune.
Nel 1965, con le deliberazioni n. 44 e n. 59 del consiglio comunale è approvato il regolamento, composto di 17 articoli, predisposto dalla giunta municipale, per la gestione di tutti gli asili comunali (3). Una commissione di 10 membri – due per ogni centro dove esiste l’asilo – nominata dal consiglio comunale e presieduta dal sindaco è preposta alla vigilanza sugli asili in materia di orari, refezione, sussidi didattici, versamento rette, manutenzione dei locali e degli arredi.
Nel regolamento è stabilito uguale trattamento dei bambini in tutti gli asili in materia di accoglienza e rette e, inoltre, uguali per tutti gli asili sono la tabella dietetica (4) e il calendario scolastico.
Le entrate dell’asilo provengono dalle rette, dai contributi del comune, del Ministero della pubblica istruzione e da offerte di enti e di privati. Le spese più consistenti sono relative all’acquisto di viveri e di sussidi didattici, alla gestione dell’edificio e al compenso al segretario per lavoro amministrativo.
Nel 1969 i bambini frequentanti l’asilo sono 90; il personale è costituito da 2 suore e da 2 inservienti.
Nello stesso anno, il sindaco pro tempore Silvio Giovanardi presenta istanza per la trasformazione in scuola materna statale dell’ente morale “Nido d’infanzia” di Castelletto ai sensi della Legge 18.3.1968 n. 444.
Alla stessa data, medesima istanza è presentata per la trasformazione in scuola statale dell’ente morale giardino d’infanzia “Regina Margherita” di Leno.
Dalla legge n. 616 del 24 luglio 1977 e con le successive leggi statali e regionali, il personale e la gestione dell’asilo di Leno e degli altri asili comunali – Leno, Milzanello e Porzano – passano progressivamente e definitivamente sotto la direzione dello Stato nel 1978. Le suore sono sostituite da insegnanti laiche.
Tuttavia, negli anni successivi, nel corso dell’istruttoria di estinzione dell’IPAB Scuola materna “Regina Margherita” (già ente morale), insorgono confusioni di denominazione e di sostanza nelle istituzioni preposte alla soppressione: la Scuola materna “Regina Margherita” di Leno viene talvolta denominata “Nido d’infanzia” di Castelletto di Leno, nella convinzione di essere in presenza di un solo asilo e non di due come sono in realtà.
Solo nel 2006 con la deliberazione della Giunta regionale del 27 giugno n. 8/2820 (5) è soppresso il solo ente morale (IPAB) Asilo d’infanzia “Regina Margherita” di Leno mentre l’ente morale dell’asilo di Castelletto continua oggi ad esistere.
Oggi l’asilo è ospitato in un nuovo edificio costruito alla fine degli anni ‘80. I bambini iscritti nell’anno 2010-2011 sono 76.
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1. La frazione Castelletto dista dal centro del capoluogo Leno Km. 5.
2. In quegli anni Castelletto conta circa 1.600 abitanti.
3. Si ricordano tutti gli asili comunali in funzione nei primi anni ‘60: Leno, Castelletto, Milzanello, Porzano, Mirabella, Pluda, Scovola (soppresso nel 1962).
4. La tabella dietetica adottata è quella in vigore nell’asilo del capoluogo.
5. Ai sensi dell’art. 6 della l.r.1/2003.

Complessi archivistici

Fonti

  • BIB = Favagrossa Battista, I sette asili lenesi. Cenni storici., Comune di Leno, 2002

Compilatori

  • Revisione: Giuseppina Caldera (Archivista) - Data intervento: 28 novembre 2017