Cotonificio Furter S.p.A. [Società per azioni] ( 1901 gennaio 8 - 1967 maggio )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente economico / impresa

Condizione: privato

Sede: Milano

Profilo storico / Biografia

N. Rea: 60490
Capitale sociale iniziale: £. 10.000.000
Codice istat e attività iniziale: DB 17 – Industrie tessili; G 52.4 Commercio al dettaglio di altri prodotti (esclusi quelli di seconda mano) in esercizi specializzati

La società per azioni Cotonificio Furter S.p.A., inizia l’attività di “filatura, tessitura, tintoria, apprettatura, candeggio e lavorazione in genere del cotone e di altre materie tessili” il giorno 8 gennaio 1901, con stabilimenti a Gravellona Toce (Vb), a Casale Corte Cerro (Vb) e a Carbonate (Co), ma si iscrive al Registro ditte della CCIAA di Bergamo solamente il 5 gennaio 1950 quando intraprende un’attività nella provincia di Bergamo.
La sede legale è a Milano, in via Serbelloni n. 5, mentre lo stabilimento è a Treviglio nella frazione Geromina (1): si tratta dello stabilimento di proprietà della Manifattura Trevigliese (2), già affittato in precedenza alle Manifatture Toscane Riunite (Cfr).
Le cariche sociali nel 1950 sono ricoperte dall’avvocato Roberto Ghislandi fu Edoardo presidente, il dottore Pasquale Pozzi fu Ercole vice-presidente, il commendatore Guido Mosca fu Giovanni direttore generale.
Procuratori sono Ermanno Wipf fu Abrano, Samuele Lippoli fu Biagio e Werner Schellenbaum di Jakob.
Nel dicembre 1950 vengono nominati consigliere delegato Giulio Riva e procuratore l’ing. Giovanni Fosca fu Guido.
Nel maggio 1955 viene dichiarata l’apertura di un esercizio commerciale al minuto di tessuti e confezioni in via Geromina a Treviglio, esercizio che di fatto non ha mai funzionato, secondo quanto dichiarato nel marzo 1956.
L’attività cessa nel maggio 1967 per insolvenza, con sentenza di fallimento del Tribunale civile e penale di Milano.

NOTE:
Non è stato possibile integrare le informazioni contenute in Imberg.db perché il fascicolo della CCIAA è attualmente irreperibile.
(1) La frazione Geromina ospita un villaggio operaio realizzato per volere della famiglia Marzio, titolare fin dagli inizi dell’Ottocento di un lanificio in zona. Nel 1898 ai Marzio subentrò Gerolamo Antonio Fabris, imprenditore milanese, nel cui opificio si lavoravano cascami di cotone e filati cardati. Nel 1929 la ditta passò nelle mani di Ercole Brusadelli, prendendo il nome di Società Anonima Manifattura Trevigliese (Cfr L’Eco di Bergamo).
(2) Imberd.db n. 20209: la Manifattura Trevigliese non rientra nel campione selezionato.

Soggetti produttori

Fonti

  • L'Eco do Bergamo = Roberto Conti, "Geromina, sotto la manifattura un labirinto di cunicoli e misteri", Sesaab, 18/8/2013

Compilatori

  • Prima redazione: Giulia Todeschini (archivista) - Data intervento: 12 febbraio 2018