CGIL Comitato regionale lombardo ( s.d. )
Tipologia: Ente
Tipologia ente: Partito politico, organizzazione sindacale
Sede: Lombardia
Profilo storico / Biografia
Nel 1965, durante lo svolgimento del VI Congresso (1) nazionale della CGIL (Bologna, 31 marzo-5 aprile), viene approvato lo Statuto, il cui art. 48 stabilisce che: “In tutte le regioni sono eletti i Comitati regionali con compiti di eleborazione, di direzione politica sindacale e di coordinamento delle attività delle Camere confederali del lavoro…Spetta al Comitato regionale eleggere la Segreteria regionale. Le norme per l’elezione dei Comitati regionali sono stabilite dal Comitato direttivo della CGIL e potranno essere differenziate per adeguarle alle particolari esigenze delle singole regioni”, mentre l’art. 10 dispone che: “Le Federazioni (o Sindacati) nazionali e le Camere confederali del lavoro, costituiscono, in via di associazione, la CGIL, secondo la seguente struttura organizzativa: la Camera del lavoro zonale…, la Camera confederale del lavoro…, il Comitato regionale”.
Anche in Lombardia si costituisce il Comitato regionale (2), come risulta dalle carte conservate non solo nel fondo della CGIL regionale Lombardia, ma anche nel fondo Archivio della Camera confederale del lavoro di Milano 1945-1981 (3).
Inizialmente (1970-1974) il Comitato aveva sede in c.so di Porta Vittoria 43, per poi trasferirsi nel 1975 in via Torino 68. Si trattava di una struttura che per i primi anni non era dotata di funzionari e dipendenti propri, presenti solo a partire dal 1975. E’ proprio in quell’anno infatti che viene modificata la struttura interna dell’organizzazione: se infatti gli anni dal 1965 al 1974 vedono la presenza del Comitato regionale, il passaggio alla CGIL regionale si attua attraverso una fase di transizione (1975-1976), in cui si fa riferimento a una Segreteria regionale quale organo di direzione confederale della struttura sindacale. Viene così sancito il trapasso del Comitato da organo di coordinamento regionale a struttura confederale, alla cui azione partecipano gli organismi dirigenti delle organizzazioni sindacali confederali (Camere del lavoro) e di categoria lombarde.
Il Comitato regionale lombardo tiene il suo I Congresso il 3-4 aprile 1968 (classe 1.1, f. 1). Tra gli altri documenti, è conservata una relazione riguardante i compiti e le funzioni del Comitato regionale. All’interno si fa presente che: “Una prima funzione della istanza e degli organismi regionali della CGIL è quella del collegamento tra Confederazione e Camere confederali del lavoro……Una seconda e più importante funzione dell’istanza regionale deriva dagli obiettivi specifici che, in tema di rinnovamento economico e sociale, si devono indicare a livello regionale……Una terza funzione dell’istanza regionale della CGIL è relativa al coordinamento delle politiche rivendicative e articolate”. Inoltre: “Per assolvere ai molteplici compiti prima indicati, il Comitato regionale della CGIL dovrà articolare le sue iniziative attraverso la creazione di apposite commissioni di studio e di lavoro. Ad un primo esame, le commissioni regionali possono essere le seguenti: Commissione economica, Commissione politica rivendicativa, Commissione sicurezza sociale, Commissione scuola e istruzione professionale, Commissione assetto territoriale, Commissione agricoltura”.
I primi bilanci preventivi e conti consuntivi della struttura risalgono al 1972 (classe 1.1, f. 5), mentre elenchi dei componenti il Comitato direttivo (4) e la Segreteria (5) riguardano il 1974 (classe 1.1, f. 9). In questo fascicolo si indica nel Comitato direttivo regionale CGIL lo strumento di sintesi della politica regionale, articolato in Commissioni permanenti di lavoro. Esse: “…hanno pieni poteri di rappresentanza, di contrattazione e di decisione in merito ai loro specifici problemi…..Ogni commissione fa capo…a uno o più membri della Segreteria regionale CGIL”. Inoltre: "…viene nominata una Segreteria di 13 compagni…. Nell’ambito della Segreteria il Comitato direttivo elegge una Segreteria operativa di 5 compagni a tempo pieno che ha il compito di assicurare la direzione politica operativa e di rappresentanza quotidiana del movimento sindacale. Per corrispondere a questi criteri di partecipazione e di lavoro collettivo vengono pertanto costituite le seguenti 5 Commissioni: Politica economica e delle riforme; Politica rivendicativa; Sicurezza sociale; Problemi organizzativi; Stampa e formazione.
Complessi archivistici
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/creators/6774