Comune di Mornico al Serio ( sec. XII - )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente pubblico territoriale

Sede: Mornico al Serio

Codici identificativi

  • MIDB00116D (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

La nascita del comune autonomo di Mornico è documentata dal 1196 (1); nel 1210 esisteva già un palazzo comunale. Negli Statuti di Bergamo del 1331 (2) è inserito nella “facta” di porta Santo Stefano “de foris”. L’attuale estensione territoriale era allora divisa con l’altro insediamento del comune di Casteniatello (3). Negli Statuti di Bergamo del 1391 (4) viene determinata la sua unione con il comune di Casteniatello. I confini del territorio, riportati nella confinazione con Calcinate Palosco, Martinengo e Ghisalba del 1392 indicano un territorio di pari estensione a quello attuale (5). Gli Statuti del 1453 (6) sanciscono l’unione fiscale con il comune di Palosco.
In epoca di dominio veneto è documentata l’attività del consiglio generale (7). Il comune fece parte della Quadra di Calcinate ed ospitò le assemblee del consiglio (8). Nel 1596 secondo la Descrizione, il comune era retto da quattro sindaci e due consoli, la carica di tesoriere era messa all’incanto e cumulata a quella di console (9).
Con l’avvento della Repubblica Cisalpina fu inserito nel cantone di Martinengo nell’aprile 1797 (Legge 17 aprile 1797), poi nel distretto V di Calcinate nel marzo 1798 (Legge 6 marzo 1798), mentre nel settembre 1798 fu collocato nel distretto XVI delle Ghiaie del Serio (Legge 26 settembre 1798). Dopo essere stato posto nel distretto del Cherio con capoluogo Martinengo nel febbraio 1799 (Distrettuazione 1799), nel maggio 1801 fu posto nel distretto III di Treviglio (Legge 13 maggio 1801) per essere poi collocato nel distretto IV del Cherio nel giugno 1804 (Decreto 27 giugno 1804) e in seguito nel cantone IV di Martinengo del distretto II di Treviglio (Distrettuazione 1805). Fu infine aggregato a Palosco nel gennaio 1810 (Decreto 31 marzo 1809). (10)
Risale all’epoca napoleonica la documentazione comunale più antica prodotta dal comune attualmente presente in archivio (11)
Durante il periodo Lombardo -Veneto (1816 – 1859) Mornico fu prima collocato nel distretto XI di Martinengo (Legge 12 febbraio 1816) e poi nel distretto X di Romano (Legge 1853). In riferimento a questo periodo non è rimasta molta documentazione nell’archivio come anche in relazione a quello successivo dalla proclamazione del Regno Sardo Lombardo (1859) fino al 1900 (12). Con R.D. 1424 del 28 giugno 1863, “Mornico al Serio” assume l’attuale denominazione in luogo di quella di “Mornico” (13).

Note
(1) Bergamo, Curia Vescovile, Archivio Capitolare, Fondo Pergamene, n. 474
(2) Lo Statuto di Bergamo 1331, Milano, Giuffrè, 1986 a cura di Claudia Storti Storchi
(3) Anch’esso citato negli statuti cittadini del 1331 come facente parte della “facta” di Porta Santo Stefano. Nel XV secolo viene unito fiscalmente a Mornico e Palosco, successivamente non si hanno più notizie probabilmente per l’unione con Mornico. La localizzazione più probabile del comune è stata identificata tra il paese e la chiesa di Santa Valeria ad Ovest della Roggia Zerra. R. Caproni, “Dal Castello al comune rurale”, in “Mornico al Serio. Storia di popolo e della sua identità”, Bergamo, Banca di Credito Cooperativo di Calcio e di Covo, 1999.
(4) Statuto di Bergamo, 1391: Hec est statuta et ordinamenta civitatis Pergami facta et ordinata tempore sub felici regimine illustris principis magnifici et excelso domini domini Galeaz Vicecomitis domini Mediolani anno currenti 1391, Bergamo, Biblioteca A. Mai, segnatura Sala I D 9 6)
(5) In atti del notaio Tonino Aginelli di Cividate, 1392 agosto 13, in “Confini dei comuni del territorio di Bergamo (1392-1395)”. Trascrizione del Codice Patetta n. 1387 della Biblioteca Apostolica Vaticana, a cura di V. Marchetti, Bergamo, Provincia di Bergamo, 1996.
(6) Statuto di Bergamo, 1453: Statuta Bergomi (1453), Bergamo, Biblioteca A. Mai, segnatura Sala I D 7 32.
(7) Nella serie “Sindacati” nell’archivio comunale di Bergamo, sezione di Antico Regime presso la Biblioteca Civica A. Mai. Si tratta degli atti con cui il comune doveva eleggere i propri rappresentanti.
(8) Giovanni da Lezze, “Descrizione di Bergamo e suo territorio 1596”, a cura di Vincenzo Marchetti e Lelio Pagani, Bergamo, Provincia di Bergamo, 1988. p. 410
(9) Ibidem p. 417
(10) Civita, Bergamo = Le istituzioni storiche del territorio lombardo. XIV-XIX secolo. Bergamo, Progetto CIVITA, Regione Lombardia, Milano 1999, repertoriazione a cura di Fabio Luini
(11) Titolo Beneficenza, unità 1.1.1-57, fald. 2
(12) Da tale anno la documentazione è stata classificata secondo il quadro previsto dalla circolare del Ministero dell’Interno 1° marzo 1897, n. 17/100/2
(13) Per i quadri normativi relativi alle diverse partizioni d’archivio si rimanda alle successive introduzioni.

Complessi archivistici

Compilatori

  • Antonino Piscitello (Archivista)