Delegazione provinciale di Lodi e Crema ( 1816 - 1859 giugno )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Preunitario

Condizione: pubblico

Sede: Lodi

Profilo storico / Biografia

La Provincia di Lodi e Crema fu creata all’indomani dell’istituzione del Regno Lombardo Veneto, definito con sovrana patente 7 aprile 1815 (pubblicata il 20 aprile successivo) nei territori della Lombardia e del Veneto assegnati all’Austria.
Per agevolarne l’amministrazione il regno era diviso in due territori governativi separati dal fiume Mincio: il governo milanese e quello veneto. Ogni governo era suddiviso in province, le province in distretti, i distretti in comuni. L’amministrazione di ciascuna provincia faceva capo ad una Regia Delegazione dipendente dal governo.
In esecuzione della regia patente del 7 aprile 1815, la notificazione del 25 aprile successivo stabiliva la divisione del territorio del Governo di Milano nelle nove province di Milano, Mantova, Brescia, Cremona, Bergamo, Como, Pavia, Lodi e Crema, Valtellina con capitale Sondrio, affidate amministrativamente alle rispettive Regie delegazioni, costituite nei capoluoghi di provincia.
La stessa notificazione del 25 aprile definiva le competenze e le modalità di funzionamento delle Delegazioni provinciali, direttamente dipendenti dal governo, le quali – in quanto autorità superiori politico-amministrative nei territori loro affidati – costituivano l’articolazione a livello provinciale del potere esecutivo. Le Regie delegazioni entrarono in vigore il 1° febbraio 1816.
A capo di ogni Delegazione era un regio delegato, presidente al contempo della Congregazione provinciale, il quale – in quanto rappresentante diretto del governo – aveva ampi compiti di controllo e vigilanza sulle amministrazioni locali, in forma diretta nei capoluoghi o indiretta attraverso i cancellieri del censoi, da lui dipendenti, nei comuni.
La Delegazione provinciale era composta, oltre che dal regio delegato, da un vicedelegato e alcuni “aggiunti”, da un segretario e da altro personale. Operavano nell’ambito della stessa Delegazione un commissario di polizia, un censore e revisore delle stampe e dei libri, un medico provinciale per le questioni sanitarie e vari ingegneri per i lavori relativi ad acque e strade.
La Delegazione aveva competenza in materia di acque e strade, affari camerali e affari politici, compresa l’emigrazione e in particolare l’emigrazione clandestina e le assenze non autorizzate, beneficenza, ospedali e opere pie, censo, culto, istruzione pubblica (scuole), lavori pubblici, leva militare, ordine pubblico (polizia), sanità pubblica.
(cfr. profilo “Delegazione provinciale 1815 – 1859”
http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/100005/
risorsa web verificata dicembre 2016)

Complessi archivistici

Soggetti produttori

Compilatori

  • Prima redazione: Ermis Gamba (archivista) - Data intervento: 01 dicembre 2016