Comitato per l'assistenza dei morsicati da animali idrofobi della Provincia di Milano ( 1886 - 1918 )
Tipologia: Ente
Tipologia ente: Ente di assistenza e beneficenza
Profilo storico / Biografia
Il Comitato per l’assistenza dei morsicati da animali idrofobi sorse a Milano il 28 giugno 1886, con sede presso il Consiglio degli Istituti Ospitalieri, con lo scopo di fornire alle persone morsicate da animali affetti da idrofobia le cure idonee secondo il metodo applicato all’Istituto Pasteur di Parigi. L’opera del Comitato era comunque finalizzata alla raccolta contributi per la fondazione di un centro per la cura preventiva della rabbia a Milano; l’istituzione era formata da nove membri, scelti tra i sottoscrittori dei sussidi, uno con funzioni di presidente, due vicepresidenti, quattro consiglieri e due segretari. Presidente, vicepresidente e segretari avevano carica triennale, i consiglieri potevano essere rinnovati ogni due anni. Una commissione medico-scientifica affiancava il Comitato nell’analisi degli studi, delle ricerche e delle tecniche sanitarie a cui ricorrere per la migliore cura degli ammalati.
Le somme raccolte dal Comitato erano versate nella cassa degli Istituti Ospedalieri, che ne curava la gestione separata. Inizialmente furono stanziati fondi, tra cui la generosa offerta di 3.000 lire da parte del cavalier Andrea Ponti, per l’invio a Parigi degli ammalati, accompagnati da un medico, poi il Comitato fornì sussidi perché i morsicati fossero curati con inoculazione del vaccino antirabico praticata dai dottori Antonio Barattieri e Carlo Bareggi presso la Regia Scuola di medicina veterinaria di Milano, il cui direttore, Nicola Lanzillotti Buonsanti, fu uno dei fondatori del Comitato. Gli stessi medici aprirono privatamente nell’ottobre 1886 un Istituto per la cura antirabica in via San Zeno 12, che fu riconosciuto con decreto prefettizio il 20 gennaio 1887. Nel settembre dello stesso anno i due medici si separarono e aprirono due istituti diversi: Baratieri l’Istituto per la cura antirabica Pasteur, in via S. Damiano 20 e Bareggi l’Ambulatorio per la cura antirabica Pasteur applicata razionalmente, in via San Giovanni in Conca 5. Nell’impossibilità di fornire sostegno economico ad entrambe le iniziative e di controllare quale delle due garantisse l’effettiva applicazione del metodo Pasteur, l’assemblea degli oblatori del Comitato, riunitasi il 26 febbraio 1888, deliberò la nomina di una commissione – di fatto un nuovo Comitato – di cinque membri, cui venne conferito ampio mandato per l’utilizzo dei fondi raccolti. La commissione propose la fondazione di un Istituto antirabico presso gli Istituti Ospitalieri; a tale scopo furono chiesti sussidi alla Provincia, al Comune e alla Commissione Centrale di Beneficenza amministratrice della Cassa di Risparmio.
La Commissione Centrale stanziò 5000 lire per le spese d’impianto del nuovo Istituto e un contributo annuale di 3000 lire per cinque anni, a condizione che fossero assistiti gratuitamente i morsicati poveri di tutte le antiche Province Lombarde, inclusi quelli della provincia di Novara; anche il Comune di Milano si impegnò a versare per cinque anni la somma di 3.000 lire, mentre il Consiglio Provinciale destinò alla fondazione dell’Istituto 6.000 lire pagabili in tre anni.
Il 28 maggio 1889 il Comitato antirabico presentò al Ministero degli Interni la domanda di costituzione in Ente Morale per il nuovo Istituto. La richiesta non fu però accolta, perché il Ministero non ritenne sufficientemente provata la continuità dei mezzi di sussistenza dell’iniziativa.
L’Istituto Antirabico fu comunque aperto il primo luglio 1889, con sede presso l’Ospedale Maggiore; la direzione e la vigilanza furono affidate al medico direttore dell’Ospedale Maggiore. L’amministrazione era invece di competenza del Comitato per la cura antirabica, composto nel 1889 dal dottor Giuseppe Leris, medico primario dell’Ospedale, con carica di presidente, dal senatore Carlo D’Adda, da Carlo Servolini, presidente del Consiglio degli Istituti Ospedalieri, dal dottor Edoardo Grandi, medico direttore dell’Ospedale e dal conte Carlo Resta.
Il dottor Remo Segré, che fin da studente collaborava con il Comitato accompagnando i malati a Parigi, fu incaricato del servizio medico dell’Istituto, ospitato gratuitamente presso i locali della sala S. Luigi dell’Ospedale; erano a disposizione per la cura antirabica una sala d’aspetto, un salottino per le visite, uno stanzone ad uso laboratorio con annesso locale per la custodia dei conigli a cui era stato inoculato il virus per la preparazione del vaccino. I corpi degli animali morsicatori erano invece inviati alla Regia Scuola di medicina veterinaria di Milano per le opportune analisi.
Le cure erano prestate senza alcuna spesa agli indigenti risiedenti nei comuni dell’ex Ducato di Milano e delle province lombarde e di Novara; i malati facoltosi o non risiedenti nel territorio indicati erano tenuti a versare una oblazione di almeno trenta lire. Il trattamento durava circa venti giorni ed era svolto ambulatorialmente; i malati risiedenti fuori Milano erano ospitati presso una casa pensione, istituita dal 1 ottobre 1898 in prossimità dell’Ospedale, prima in via Lamarmora 35, poi in un edificio di proprietà dell’Ospedale in via San Barnaba, con tariffe concordate.
Nei primi due anni di attività l’Istituto Antirabico prestò cure a circa trecento morsicati.
Dal 1911 ripresero le procedure per ottenere il riconoscimento ufficiale dell’Istituto da parte dello Stato e finalmente, raggiunto il capitale patrimoniale di 50.000 lire, il 28 giugno 1917 con Decreto Luogotenenziale l’Istituto Antirabico fu eretto in Ente Morale e raggruppato agli Istituti Ospitalieri di Milano. Nella stessa data fu approvato lo statuto e da quel momento l’amministrazione fu affidata all’Ospedale Maggiore. Ottenuto lo scopo per cui era stato fondato, il Comitato si sciolse nel 1918, dopo avere ufficialmente consegnato il patrimonio dell’Istituto all’Ospedale il 2 aprile di quell’anno.
Complessi archivistici
- Amministrazione
(1888 - 1918)
Classe, livello 3 - Atti fondativi
(1886 - 1917)
Classe, livello 3 - Comitato per l'assistenza ai morsicati
(1886 - 1918)
Sezione, livello 2 - _Istituto Antirabico (1886 - 1993)
Compilatori
- Prima redazione: Daniela Bellettati (archivista) - Data intervento: 03 novembre 2008
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