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_Istituto Antirabico

_Istituto Antirabico (1886 - 1993)

35 unità archivistiche di primo livello collegate

Archivio

L'archivio conserva testimonianza dell'attività dell'Istituto Antirabico dalla sua fondazione − 1889 − fino alla metà degli anni '60 del Novecento, quando, di fatto, cessò l'attività medica e l'Ospedale Maggiore mantenne nominalmente la gestione delle limitate rendite dei titoli costituenti lo scarso patrimonio dell'Antirabico.
Inoltre sono conservate le pratiche del Comitato per l'assistenza dei morsicati da animali idrofobi della Provincia di Milano, promotore dell'Istituto Antirabico, dal 1886, anno di fondazione, al 1917, quando si sciolse dopo aver consegnato patrimonio e amministrazione dell'Antirabico all'Ospedale Maggiore.

Storia archivistica:

L’Istituto Antirabico fu fondato a Milano nel 1889, uno dei primi a sorgere in Italia dopo l’annuncio della scoperta di Pasteur nel 1885 e la messa a punto della cura contro la rabbia. Pur avendo sede presso l’Ospedale Maggiore, che ne controllava anche l’attività medica, dalla fondazione sino al 1917 l’Istituto fu amministrato e finanziato dal Comitato per l’assistenza dei morsicati da animali idrofobi della Provincia di Milano. Il 28 giugno 1917 l’istituto Antirabico ottenne il riconoscimento come Ente Morale e l’Ospedale Maggiore ne assunse anche l’amministrazione, come Opera Pia separata. Dal 1931 le funzioni di cura e prevenzione antirabica furono demandate all’Istituto di igiene dell’Università di Milano, che operava comunque all’interno della struttura ospedaliera; dal 27 febbraio 1965, per convenzione stipulata tra l’Ospedale Maggiore e l’Amministrazione provinciale di Milano, le mansioni affidate all’Istituto furono assunte dal Laboratorio di igiene e profilassi della Provincia.

L’archivio dell’Istituto Antirabico, fino ad ora considerato e conservato indistintamente è stato diviso in due sezioni, che corrispondono ai due enti produttori della documentazione: Comitato per l’assistenza dei morsicati e Atti del Consiglio degli Istituti Ospitalieri. Le due parti sono poi state articolate in classi e sottoclassi, ricalcando, ove rinvenuta, la classificazione apposta sulle pratiche.

Soggetti conservatori

Soggetti produttori