Associazione Cattolica Internazionale al Servizio della Giovane (ACISJF) - Sottocomitato poi Comitato di Ponte Chiasso ( 1957 - 1993 )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente di assistenza e beneficenza

Sede: Como. loc. Ponte Chiasso

Profilo storico / Biografia

Associazione Cattolica Internazionale al Servizio della Giovane (ACISJF)
L’Associazione Cattolica Internazionale al Servizio della Giovane (Acisjf), nasce a Friburgo, in Svizzera nel 1897 con lo scopo di rispondere ai bisogni delle ragazze che si trovavano a vivere lontane dal proprio ambiente familiare.
In breve tempo sorgono in Europa parecchi Comitati collegati tra loro e con le stesse finalità. In Italia il Comitato nazionale italiano nasce a Torino il 22 gennaio 1902 e, oltre ad esso nuovi Comitati si diffondono rapidamente su tutto il territorio nazionale.
Nella seduta del 13 giugno 1959 il Comitato nazionale italiano, “ravvisata l’opportunità di dare vita a un organismo giuridico che abbia capacità, a termine della vigente legislazione, di usufruire dei mezzi e delle provvidenze stabilite ai fini sociali e di assistenza …”, delibera “di promuovere la costituzione di un Ente giuridicamente riconosciuto ai sensi dell’art. 12 del codice civile denominato Associazione Cattolica Internazionale delle Opere per la Protezione della Giovane” con sede in Roma, via Urbana 159.
In forza di tale deliberazione, con atto n. 38153 rep., n. 15528 racc. del 17.5.1960 nei rogiti del dott. Giuseppe Intersimone, notaio in Roma, viene costituita l’“Associazione Cattolica Internazionale delle Opere per la Protezione della Giovane” e approvato il relativo statuto. Lo scopo associativo è “la tutela e l’assistenza morale e materiale, in relazione ai propri mezzi, di tutte le giovani, senza distinzione di nazionalità, di religione, di classe sociale”. Organi dell’Associazione sono l’Assemblea dei soci, il Consiglio di amministrazione e il Collegio dei revisori. In particolare il Consiglio di amministrazione è composto da un numero variabile da 5 sino a 11 membri, di cui uno è designato dall’Autorità ecclesiastica, mentre gli altri membri vengono designati per metà dal Comitato nazionale italiano e i restanti direttamente dall’Assemblea.
Con decreto del 18.12.1961 n. 1517 del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, l’Associazione viene eretta in ente morale (1).
Successivamente, l’Assemblea straordinaria degli associati nella seduta del 7.11.1973, verbalizzata a rogito del dott. Intersimone, notaio in Roma, rep. n. 105647/26847, delibera la modifica dell’atto costitutivo e dello statuto. Con decreto del 23.12.1974 del Presidente della Repubblica Giovanni Leone, vengono approvate le modifiche allo statuto, “ivi compresa la modifica della denominazione dell’Associazione che risulterà, pertanto, la seguente: Associazione Cattolica Internazionale al servizio della Giovane (Protezione della Giovane).” (2).
Il nuovo statuto prevede che lo scopo dell’Associazione sia “la prevenzione e la promozione integrale della gioventù femminile lontana dalla famiglia … . Si propone inoltre di porgere assistenza morale e materiale a tutte le giovani senza distinzione di nazionalità di religione e di classe sociale, che possano trovarsi bisognose di aiuto.” Dall’art. 6 all’art. 18 sono esplicitati i nuovo organi dell’Associazione e i loro compiti, sia a livello nazionale che periferico. L’amministrazione centrale è affidata all’Assemblea, al Consiglio e al Comitato di Presidenza nazionali. A livello regionale sono invece l’Assemblea e la Delegata regionali, mentre a livello provinciale e comunale sono rispettivamente l’Assemblea, il Consiglio e il Comitato di Presidenza provinciali e comunali.
L’Associazione modifica ancora lo statuto e la sua organizzazione nel corso del tempo, anche successivamente al passaggio della conduzione della Casa dal vecchio Comitato ACISJF di Ponte Chiasso alla neo costituita Associazione “Casa della Giovane – Protezione della Giovane di Pontechiasso”, avvenuto nel 1993.

Note:
1) Cfr. Archivio Casa della Giovane di Ponte Chiasso (ACGPC), b. 1, fasc. 29. L’erezione in ente morale garantisce all’Associazione il riconoscimento e la capacità giuridica a livello nazionale.
2) Cfr. b. 1, fasc. 32.

Associazione cattolica internazionale al servizio della giovane (Acisjf) – Sottocomitato di Ponte Chiasso
Il 6 gennaio 1957 Maria Angela Perut, giovane ragazza di 16 anni nativa di Buglio in Valtellina e trasferitasi a Como per andare a lavorare in Svizzera, viene trovata morta in un sottoscala nelle vicinanze della dogana di Ponte Chiasso, località nei sobborghi di Como.
Irma Meda e la sorella Gina, abitanti del quartiere, rimangono colpite dalla tragedia e decidono di offrire un rifugio alle giovani frontaliere, creando “una casa similare a quella della Protezione della giovane di Como”.
Il 15 febbraio dello stesso anno chiedono pertanto all’ACISJF, Comitato provinciale di Como, di poter aggregare la nuova Casa all’Associazione come Sottocomitato di Ponte Chiasso, “per poter usufruire gli aiuti e i privilegi morali”. Nella richiesta viene confermato che “il nuovo sottocomitato di Ponte Chiasso, funzionerà come tutti gli altri Comitati e Sottocomitati nazionali di vita propria, formando la propria Direzione, assoggettandosi a tutti gli articoli contemplati nello Statuto dell’Associazione” (1).
Tramite il Comitato provinciale di Como la richiesta viene inoltrata al Comitato nazionale italiano in Roma che, con lettera del 9 marzo 1957 (2), comunica l’istituzione del Sottocomitato di Ponte Chiasso e ne nomina Irma Meda presidente.
Nello stesso mese vengono affittati alcuni locali nello stabile di proprietà di Innocente Frigerio in via Bellinzona 172/a, che vengono adibiti a “Piccola casa famiglia – Opera protezione della giovane”. Dell’attivazione della Casa e del nuovo Sottocomitato viene data comunicazione formale alla Questura di Como (3).
Con nota del 21 novembre 1963 il Comitato nazionale comunica che “il Consiglio nazionale nella riunione del 18 novembre 1963 ha deliberato che Ponte Chiasso, come tutti i posti di frontiera, in considerazione della sua particolare missione, siano indipendenti dal rispettivo Comitato Provinciale e dipendano dal Comitato Nazionale” (4).

Note:
1) Cfr. ACGPC, b. 1, fasc. 1.
2) La lettera è firmata da Maria Borghese p.ssa del Vivaro, presidente e da Bice Caracciolo di Castagneto, segretaria.
3) Cfr. ACGPC, b. 18, fasc. 27.
4) Cfr. ACGPC, b. 1, fasc. 1; la lettera è firmata Contessa Adriana Datti, presidente.

Associazione cattolica internazionale al servizio della giovane (Acisjf) – Comitato di Ponte Chiasso
A seguito della deliberazione del Consiglio nazionale dell’ACISJF del 18 novembre 1963 il Sottocomitato di Ponte Chiasso “come tutti i posti di frontiera, in considerazione della sua particolare missione” (1) viene trasformato in Comitato, alle dirette dipendenze del Comitato nazionale di Roma e non più da quello provinciale di Como.
In considerazione della scarsità di capienza della sede di via Bellinzona, in relazione all’incremento delle ospiti e conseguentemente delle maggiori necessità di spazi, la presidente Irma Meda nel 1966 prende in locazione dalla Società anonima immobiliare Vitra il primo e il secondo piano dell’immobile sito in via Catenazzi 4 (2), contratto che viene, nel 1970, esteso anche ad altre parti del fabbricato.
Presidente del Comitato viene confermata Irma Meda che rimane in carica fino al 18 novembre 1978, quando muore tragicamente in seguito a un incidente stradale. Le succede la sua inseparabile amica e stretta collaboratrice Anna Cavadini che ricopre la carica di Presidente sino al 1993, data della definitiva trasformazione dello stesso in Associazione locale.
Nel 1987 la società Vitra, intenzionata a vendere il fabbricato, chiede alla Casa se intende esercitare il diritto di prelazione per l’acquisto dell’immobile. La Casa, nell’impossibilità di procedere all’acquisto per mancanza di risorse, subisce lo sfratto (3) e, per continuare ad usufruire dell’immobile, chiede l’intervento del Comune di Como che, rispondendo alla richiesta, ne delibera l’acquisizione.
Il 29 maggio 1990 viene sottoscritto tra il Comune e l’ACISJF il contratto novennale di locazione, successivamente prorogato fino al 28 maggio 2010 (4).
Con testamento del 16 aprile 1986, pubblicato il 26 gennaio 1994, la benefattrice Francesca Paparella dispone a favore dell’Associazione Cattolica Internazionale al Servizio della Giovane, un legato di due appartamenti posti al primo e secondo piano del fabbricato sito in Como via Bellinzona 243 (5). Il fabbricato, seppure previsto dal legato a favore dell’ACISJF di Ponte Chiasso, viene acquisito nelle proprietà dell’ACISJF, ente morale di Roma, in quanto soggetto titolare del diritto, essendo la Casa di Ponte Chiasso solo un Comitato locale, privo di capacità giuridica autonoma.
La Casa dispone, da questo momento, anche dei due nuovi appartamenti di proprietà da destinare all’attività di accoglienza che le è propria.

Note:
1) Cfr. ACGPC, b. 1, fasc. 1.
2) Cfr. ACGPC, b. 18, fasc. 31; in precedenza il fabbricato risulta essere sede della ditta Pharmaca, chiusa a causa del decesso del titolare cfr. ACGPC, b. 28, fasc. 17.
3) Cfr. ACGPC, b. 18, fasc. 31.
4) Cfr. ACGPC, b. 19, fasc. 1.
5) Cfr. ACGPC, b. 20, fasc. 11.

Complessi archivistici

Compilatori

  • Prima redazione: Loredana Menichetti (collaboratrice) - Data intervento: 27 ottobre 1899
  • Prima redazione: Domenico Quartieri (archivista) - Data intervento: 27 ottobre 2023