Ghianda, Pierluigi ( Bovisio-Masciago (MB), 1926 dicembre 29 - 2015 giugno 9 )

Tipologia: Persona

Abstract

Pierluigi Ghianda (29 dicembre 1926 – 9 giugno 2015) è stato un ebanista di fama internazionale e uno degli ultimi depositari della tradizione artigiana della Brianza.
Conoscitore e interprete del legno, nel suo laboratorio, bottega in continua attività e fucina di formazione, ha realizzato per oltre sessanta anni di attività professionale, prototipi e manufatti, caratterizzati da rigore geometrico e precisione esecutiva e che si sono identificati come preziose testimonianze del design e della sua evoluzione, a cavallo tra XX e XXI secolo.

Profilo storico / Biografia

Pierluigi Ghianda assume la guida della falegnameria di famiglia nel secondo dopoguerra, insieme al fratello Giuseppe, e prosegue poi l’attività da solo, dopo il 1960. In una nota biografica presente all’interno del fondo, titolata “Pierluigi Ghianda – artigiano a Bovisio”, Ghianda traccia brevemente la storia dell’atelier di famiglia: "_Sono nato e lavoro in Brianza, falegname, come lo furono il nonno e il babbo. La bottega del nonno, attiva già alla fine del secolo scorso, si era sviluppata in quel clima di potenziamento dell’artigianato brianteo che caratterizzò l’economia lombarda di quel tempo. Il legno, materia di cui la nostra pianura era ricca, ha sempre suscitato e suscita in noi un grande “rispetto”. Mio nonno e mio padre, nella loro continua ricerca, hanno mantenuto la coscienza che il legno è un elemento legato ai gesti più antichi dell’uomo, alla crescita lenta della sua civiltà. Per questo lo hanno rispettato, cercando di mai snaturarlo: io ho raccolto la loro eredità_". (Fondo Ghianda Pierluigi, Documenti di lavoro, Riconoscimenti, diplomi e loghi, Documenti di attività professionale e riconoscimenti alla carriera, R – 02)

A partire dagli anni Sessanta del Novecento, l’atelier Ghianda si configura quale luogo d’incontro tra l’artigiano specializzato nella lavorazione del legno, e i committenti: artisti, architetti e designer affideranno a Ghianda lo studio, la realizzazione e la produzione di alcuni tra i migliori pezzi di design, a livello italiano ed europeo.
È proprio il 1974 un anno particolarmente proficuo per la sua formazione di ebanista: dopo un viaggio in Giappone, dove apprende antiche tecniche di lavorazione del legno, realizza in collaborazione con Gianfranco Frattini (1926-2004) il tavolo Kyoto, un tavolo realizzato minuziosamente grazie all’incastro di migliaia di componenti. Sarà proprio questa specifica tecnica ad identificarsi come cifra stilistica dell’autore e a consacrarlo “maestro degli incastri” come soleva essere chiamato.
Nei decenni successivi, Ghianda si impegna inoltre in un’intensa attività di studio delle tecniche di lavorazione del legno e delle numerose varietà ed essenze di questo materiale versatile – che vede, e al quale si approccia, come una materia viva: ne esamina le possibilità costruttive in termini di resistenza ed elasticità, e realizza architetture di componenti che gli consentono di costruire oggetti complessi, senza servirsi di chiodi, ma unicamente impiegando incastri, non pochi dei quali di sua ideazione.
All’attività dell’atelier Ghianda si accostano personaggi quali Gae Aulenti, Albert Barokas, Mario Bellini, Max Bill, Cini Boeri, i fratelli Castiglioni, Gianfranco ed Emanuela Frattini, Hans Hollein, Hans von Klier, Vico Magistretti, Angelo Mangiarotti, Armando Milani, Bob Noorda, Claudio Salocchi, Richard Sapper, Ettore Sottsass, Matteo Thun, Pino Tovaglia, Massimo e Lella Vignelli. La commistione con designer e architetti di spessore lo condurrà a relazionarsi con ambienti internazionali e a esporre i suoi manufatti nei più importanti musei del mondo: dal Museo d’Orsay di Parigi al MoMA di New York. Gli ultimi anni della sua lunga e ricca carriera professionale si concentreranno invece sulle committenze private: in particolare sulla realizzazione di mobili e interni per negozi, hotel, appartamenti e ville in Italia e all’estero.

Complessi archivistici

Fonti

  • Ghianda - CV = Curriculum di Pierluigi Ghianda, (Fondo Ghianda Pierluigi, Documenti di lavoro, Riconoscimenti, diplomi e loghi, Documenti di attività professionale e riconoscimenti alla carriera, R - 02)
  • Ghianda 2006 = Luca Bergo, Patrizia Peracchio, Pierluigi Ghianda., 5 Continents Editions, 2006
  • Ghianda 2016 = Pierluigi Ghianda. La bottega come simposio, Triennale Design Museum, Bellavite Editore, 2016

Compilatori

  • Prima redazione: Ludovica Cappelletti (ASAM) - Data intervento: 06 maggio 2024
  • Prima redazione: Silvia Raucci (ASAM) - Data intervento: 06 maggio 2024