Tallarini, Luciano ( Sorbara (MN), 1936 marzo 24 - )
Tipologia: Persona
Abstract
Luciano Tallarini nasce a Sorbara nel 1936. Dopo gli studi superiori, decide di proseguire la sua carriera nel campo artistico e si specializza in grafica applicata alle arti, in particolare alla musica.
Il suo Archivio documenta la prolifica attività di grafico svolta tra gli anni Sessanta del Novecento fino alla seconda decade degli anni Duemila.
Profilo storico / Biografia
Luciano Tallarini nasce a Sorbara in provincia di Mantova il 24 marzo 1936, cresce ad Asola e, per motivi lavorativi del padre, si trasferisce a Milano con la sua famiglia dopo il diploma alla fine degli anni Cinquanta. Tallarini rivelò sin da bambino di avere una notevole propensione per le materie umanistiche, l’arte e l’immagine e, una volta completati gli studi al liceo artistico, in un’intervista dichiara di aver iniziato a frequentare molto presto il quartiere milanese di Brera e il noto Bar Giamaica, che negli anni Cinquanta e Sessanta era conosciuto come
un crogiuolo di artisti con i quali Tallarini ebbe modo di confrontarsi. Naturalizzato milanese, il giovane Tallarini lavorò in tipografia, come grafico per la rivista “Musica e Dischi” e poi come anche giornalista, così da potersi permettere la frequenza di corsi e lezioni serali.
In parallelo all’interesse per il mondo delle arti e della fotografia, in Tallarini nacque anche quello per la musica e la discografia. Il fascino esercitato da questo cosmo sulle aspirazioni del giovane artista venne senza dubbio alimentato dalla frequentazione degli uffici stampa delle case discografiche milanesi, alle quali Tallarini si approcciava in qualità di giornalista, ma con le quali poi riusciva a stabilire anche una collaborazione come grafico perché all’epoca questi erano anche uffici di promozione e pubblicità.
L’esordio come grafico per la musica avvenne dunque a metà degli anni Sessanta, ma, proprio in questo frangente, divenne anche il rappresentante dell’ufficio stampa di una delle più celebri cantanti italiane di tutti i tempi cioè Mina Anna Maria Mazzini, al secolo Mina. Quindici furono gli anni che legarono la matita di Tallarini alla produzione discografica della cantante di Cremona, in un sodalizio che lo vide art director e, anche quando l’artista decise di ritirarsi dalle scene nel 1978, lui continuò a lavorare per lei fino agli anni Novanta quando la loro collaborazione si interruppe definitivamente.
Nelle sue copertine i volti delle artiste e degli artisti assumono forme, dimensioni e colori in grado di trasmettere la loro diretta personalità all’ascoltatore: per raggiungere questo obiettivo, come ha dichiarato Tallarini, egli si recava nelle sale di incisione per osservare da vicino i momenti di maggior coinvolgimento degli artisti, durante i quali la musica prendeva forma, e lui poteva fare schizzi, disegni o scattare fotografie da utilizzare come ispirazione per la creazione dell’artwork. Altri momenti di cui il grafico ha fatto tesoro durante la sua carriera erano quelli che seguivano i concerti o gli eventi a cui i cantanti erano invitati a partecipare: in quei momenti, secondo Tallarini, emergeva tutta la potenza della loro spontaneità, fonte primaria per la sua ispirazione.
Tra le artiste con cui ha collaborato si ricordano Ornella Vanoni, Milva, Patty Pravo, Mia Martini, Loredana Bertè, Orietta Berti, Alice, Raffaella Carrà, Gigliola Cinquetti, Gilda Giuliani, Marcella Bella, Marisa Sannia, Loretta Goggi, Iva Zanicchi, Giuni Russo, Maria Callas, Carla Fracci e Nilla Pizzi. Tra i tanti artisti, invece, si ritrovano i nomi di Alberto Fortis, Pierangelo Bertoli, Pooh, Squallor, Adriano Celentano, Riccardo Fogli, Vasco Rossi, Fabrizio De André, Ivano Fossati, Renato Zero, Roberto Vecchioni, Zucchero, Massimo Ranieri, Umberto Tozzi, Gianni Bella e Franco Califano.
I lavori di Luciano Tallarini hanno mescolato l’ironia al colore, l’umanità alla tecnica, la musica alla moda e, in particolare, hanno saputo valorizzare e valorizzano tuttora il contenuto musicale di cui ogni copertina si è fatta specchio e immagine. Riconosciuto come il maggiore artista che con le sue opere ha dato voce quel magico momento della musica e della moda, con le sue copertine Tallarini è riuscito dunque a dare un valore aggiunto al prodotto discografico e un’ulteriore e profonda visibilità al pensiero e allo stile della Pop Art nel nostro Paese.
Fra i più importanti riconoscimenti ricevuti da Luciano Tallarini durante la sua carriera si ricordano: quattro Telegatti, 14° Premio nazionale dell’autore di musica leggera (1983), premio del Prato Festival (1988), tre targhe del Premio internazionale “Venere d’Argento” (1988, 1989 e 1991), due premi del Mia Martini Festival (III e IV edizione), Premio alla carriera “Vivere la musica”, XX Premio Festival della televisione italiana (Premio Enzo Biagi). Da ultimo, una menzione particolare va al Disco d’Oro assegnato da Sony Music Entertainment a Tallarini nel 2002 per le vendite dell’album “E poi… la tua bocca da baciare” di Ornella Vanoni.
Tallarini è anche autore di un libro, dal titolo “Pop life – Una vita in copertina” (2008), in cui sono state raccolte le sue cover più belle, anche quelle scartate dagli artisti. Da questa pubblicazione è stato preso spunto per realizzare anche una mostra omonima itinerante in tutta Italia, tra il 2013 e il 2019.
Complessi archivistici
- Archivio Luciano Tallarini (1915 - 2020)
Compilatori
- Inserimento dati: Giulia Celegato, CAeB (Archivista) - Data intervento: 15 luglio 2024
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/creators/8670