Archivio Luciano Tallarini (1915 - 2020)
313 unità archivistiche di primo livello collegateArchivio
Metri lineari: 9.0
Consistenza archivistica: 40 fascicoli, 84 cartelle, 16 oggetti (in parte conservati all’interno di 1 scatola), 35 stampe (contenute all’interno di 2 tubi e una cartella) e 146 copertine (contenute all’interno di 5 buste portavinili).
Abstract:
Luciano Tallarini nasce a Sorbara nel 1936. Dopo gli studi superiori, decide di proseguire la sua carriera nel campo artistico e si specializza in grafica applicata alle arti, in particolare alla musica. Il suo Archivio documenta la prolifica attività di grafico svolta tra gli anni Sessanta del Novecento fino alla seconda decade degli anni Duemila.
I lavori di riordino e inventariazione dell’Archivio Luciano Tallarini, donato al Museo civico “Goffredo Bellini” di Asola, sono stati affidati alla Cooperativa CAeB di Milano. L’intervento ha avuto avvio nel mese di febbraio 2024 ed è terminato nel mese di giugno 2024.
L’Archivio Luciano Tallarini è costituito da documentazione personale relativa alla formazione scolastica e professionale di Tallarini, copertine dei vinili, bozzetti, materiale grafico, fotografie, manifesti e locandine sia di produzione dell’artista, sia dei volumi realizzati sulla vita, premi, riconoscimenti e oggetti.
In seguito alle operazioni di riordino e inventariazione, l’Archivio Luciano Tallarini risulta costituito complessivamente da: 40 fascicoli, 84 cartelle, 16 oggetti (in parte conservati all’interno di 1 scatola idonea alla conservazione e certificata PAT di dimensioni 60×60×20 cm), 35 stampe contenute all’interno di 2 tubi e una cartella e 146 copertine contenute all’interno di 5 buste portavinili, per un totale di 313 unità archivistiche che sono state organizzate in 6 serie e 3 sottoserie.
Storia archivistica:
L’intervento di riordino e inventariazione dei materiali che costituiscono l’Archivio Luciano Tallarini è stato articolato nelle seguenti 2 fasi:
Fase 1 – Riordino generale della documentazione, identificazione delle unità archivistiche e inventariazione degli atti
Al momento di inizio dei lavori, prima di procedere all’elaborazione di una struttura in cui classificare tutte le unità archivistiche identificate e le diverse tipologie di materiali conservati nell’Archivio Tallarini, è stato effettuato un riordino complessivo della documentazione finalizzato alla ricostruzione del vincolo archivistico, per quanto possibile in una situazione di disordine generale connaturato al modus agendi del soggetto produttore e alla tipologia di attività svolta da una figura professionale di assoluta eccellenza. Nel caso di carte “disordinate”, sono stati individuati tutti i collegamenti possibili con la parte apparentemente ordinata, tentando, ove possibile, di ricostruire l’ordine originario delle carte.
L’Archivio Luciano Tallarini si caratterizza per la presenza di materiale eterogeneo per tipologia e formati. La ricondizionatura delle unità archivistiche ha dovuto tenere in considerazione questa caratteristica e sono stati utilizzati, dunque, fascicoli e cartelle di diverso formato e grammatura: si tratta, in particolare, di 40 fascicoli, 84 cartelle, 16 oggetti (in parte conservati all’interno di 1 scatola idonea alla conservazione e certificata PAT di dimensioni 60×60×20 cm), 35 stampe contenute all’interno di 2 tubi e una cartella e 146 copertine contenute all’interno di 5 buste portavinili, per un totale di 313 unità archivistiche che sono state organizzate in 6 serie e 3 sottoserie.
Tutti i materiali utilizzati per la ricondizionatura presentano la certificazione PAT: hanno dunque superato il Photographic Activity Test, come indicato negli standard ANSI IT. 2 1988, test che valuta gli effetti dei materiali di conservazione sui materiali documentari, grafici e fotografici.
Le linee di riordino e inventariazione sono state pensate ad hoc in base alla tipologia dei materiali presenti. In particolare:
a – Copertine dei vinili: l’Archivio conserva gli album, nei formati di vinili 33’ e 45’, le cui copertine sono state realizzate da Luciano Tallarini, dallo staff del suo studio di grafica e in collaborazione con altri professionisti, come fotografi, illustratori e altri grafici (fra i quali si ricordano Mauro Balletti, Gianni Ronco, Mirko Giardini). Alcuni dischi sono accompagnati da poster promozionali venduti insieme al corrispondente album, conservati in origine separatamente: è stato ritenuto opportuno unificare in un’unica unità archivistica e di descrizione il/i poster riguardanti la pubblicazione del medesimo disco e sono state riportate le quantità e le dimensioni, espresse in cm.
Si segnalano, in particolare, il vinile 45’ con la prima copertina realizzata da Tallarini nel 1964 per il singolo “_Angelita di Anzio_” dei Los Marcelos Ferial, il vinile di “_Attila_” (1979) di Mina con la nota copertina di Tallarini e i dischi di altri artisti e band italiane, fra cui Ornella Vanoni, Mia Martini, Pooh, Renato Zero, Raffella Carrà e Roberto Vecchioni. È presente, inoltre, un CD-rom.
Tutte le copertine sono state inventariate in ordine alfabetico per artista e, per ogni artista, la produzione discografica è stata ordinata cronologicamente dall’album più antico al più recente.
È stata sempre specificata l’attribuzione a Tallarini della grafica o della direzione artistica, menzionando, quando rilevabili dai dati presenti sulla copertina, anche i colleghi (fotografi, illustratori, grafici) che hanno collaborato alla realizzazione degli artwork. Per eventuali dubbi sul ruolo artistico di Tallarini durante la produzione di un disco, è stato utilizzato il sito “Discogs” come riferimento, database di musica e marketplace di fama internazionale per la compravendita di dischi (https://www.discogs.com/it/, con consultazione aggiornata al 30 maggio 2024).
Nei casi in cui non è stato possibile reperire dati sull’autore della cover art o sulla direzione artistica, come accade per i dischi da 45’, nelle note è stata riportata la dicitura “Non sono presenti indicazioni sulla realizzazione e sulla grafica della copertina”.
È stata indicata, inoltre, la presenza o l’assenza di vinili e, nel caso siano presenti supporti, ne è stata segnalata anche la quantità e la tipologia.
Per quanto riguarda i nomi degli artisti menzionati nel corso della schedatura, si segnala che sono stati mantenuti i nomi d’arte e non quelli di battesimo, come per esempio “Zucchero” e “Mina”.
Le copertine conservate in supporti di vetro e incorniciate presentano una nota che riporta la tipologia del supporto e le dimensioni, espresse in cm.
Per ogni unità archivistica sono stati rilevati i seguenti dati:
- - classificazione
- - titolo (originario o attribuito)
- - descrizione (sintesi o elenco dei documenti contenuti)
- - estremi cronologici
- - definizione
- - consistenza
- - segnatura archivistica
- - note.
Il lavoro di riordino e inventariazione delle copertine dei vinili ha portato all’identificazione e alla schedatura di 146 copertine (unità archivistiche), conservate e riordinate all’interno di 5 buste portavinili, alle quali si aggiungono 3 cartelle contenenti materiale fuori formato.
Il materiale dannoso per le copertine, come ad esempio buste di plastica acida, è stato eliminato.
Si segnala, infine, che la copertina de Los Marcel Ferial incorniciata in supporto di vetro è stata collocata all’interno di un’apposita cartella acid free.
b – Materiali preparatori: l’Archivio conserva il materiale grafico e fotografico preparatorio utilizzato da Tallarini come base di lavoro per le copertine e i progetti grafici che era chiamato a realizzare. Sono presenti bozzetti a colori e in bianco e nero realizzati a mano, prove di stampa delle copertine, poster e cartonati, fotografie di diversi formati, diapositive e strisce di negativi. Si segnalano, in particolare, i bozzetti grafici realizzati per alcuni album di Mina, Ornella Vanoni, Raffaella Carrà, Renato Zero e i Pooh, per i quali è presente anche un bozzetto del famoso logo stilizzato.
Il materiale grafico, conservato originariamente sia in cartelle che riportavano il nome dell’artista/committente sia in contenitori diversi e sparsi (si pensi al materiale fotografico e preparatorio, su cui Tallarini effettuava poi le proprie scelte di utilizzo per il progetto, conservato spesso in contenitori portadiapositive), è stato ricondizionato all’interno di un’unica cartella per artista/committente. Non sono state effettuate unificazioni quando risultava evidente, invece, una precisa volontà di mantenere separati determinati materiali pur riguardanti il medesimo progetto o artista. Infine, il materiale grafico e fotografico di dubbia attribuzione è stato collocato in un’unica cartella.
Le cartelle sono state schedate in ordine alfabetico per artista o progetto.
Per quanto riguarda i bozzetti, è stato indicato se si tratta di bozzetti a colori o in bianco e nero (b/n), senza la specifica della tecnica o del tipo di grafica con le quali sono stati riprodotti, operazione che sarà effettuata in una auspicabile e successiva fase di catalogazione analitica. I bozzetti conservati in supporti di vetro e incorniciati presentano una nota che riporta la tipologia del supporto e le dimensioni, espresse in cm.
Nel corso della schedatura sono state rinvenute anche alcune copertine di album identificate come “prove di stampa”.
Fra i materiali preparatori utilizzati da Luciano Tallarini per lo sviluppo dei propri lavori sono presenti anche numerose fotografie: è stato indicato con questo termine tutto ciò che è rappresentazione fotografica, a colori o in b/n, senza indicazione del materiale usato per la stampa delle immagini o della tecnica; anche questa operazione sarà effettuata in una auspicabile e successiva fase di catalogazione analitica. Per fotografie, diapositive e negativi sono riportate anche le dimensioni, espresse in mm.
Il materiale fotografico presente in ogni cartella è stato ricondizionato a seconda delle tipologie o dei formati presenti, utilizzando buste idonee alla conservazione certificate PAT (delle dimensioni di 10×15, 13×18, 21×30 e 29,7×42 cm). Le diapositive, presenti in origine in contenitori portadiapositive, sono state ricondizionate in apposite buste in polipropilene certificate PAT (delle dimensioni di 10×15 cm e in fogli da 24×30 cm) e su ogni busta è stata applicata un’etichetta che riporta la denominazione presente sul contenitore originale.
Anche le strisce di pellicola negativa e i negativi singoli sono stati ricondizionati in buste certificate PAT dalle dimensioni totali di 24×30 cm e con apposite tasche.
Per ogni unità archivistica sono stati rilevati i seguenti dati:
- - classificazione
- - titolo (originario o attribuito)
- - descrizione (sintesi o elenco dei documenti contenuti)
- - estremi cronologici
- - definizione
- - consistenza
- - segnatura archivistica
- - note.
Il lavoro di riordino e inventariazione del materiale grafico preparatorio ha portato all’identificazione e alla schedatura di 78 cartelle (unità archivistiche) che conservano materiale fotografico e un totale di 241 bozzetti e 82 prove di stampa.
Si segnala, inoltre, che i bozzetti incorniciati in supporti di vetro sono stati collocati in cartelle acid free separate con la stessa segnatura archivistica della cartella di riferimento (segnalato in nota).
c – Manifesti e locandine: l’Archivio conserva anche locandine e manifesti di formato diverso realizzati da Luciano Tallarini, tra cui: manifesti di concerti, tournée ed eventi; manifesti pubblicitari realizzati dallo Studio Tallarini; altri manifesti raccolti per interesse personale e ispirazione artistica (in particolare, stampe di dipinti esposti in alcune mostre e manifesti in lingua russa). Si segnalano, in particolare, i manifesti realizzati per i tour di alcune cantanti, tra cui Loredana Berté e Giuni Russo, una copia dell’artwork progettato per l’edizione del 1982 del Festival di Sanremo e i manifesti creati per l’edizione “_Rejected_” del suo libro “_Pop Life_”.
Tutti le locandine e i manifesti sono stati schedati in ordine alfabetico per artista o progetto. È stato ritenuto opportuno, anche in questo caso, unificare in un’unica unità archivistica e di descrizione quella documentazione conservata in modo sparso, ma riguardante uno stesso progetto. Non sono state effettuate unificazioni quando risultava evidente, invece, una precisa volontà di mantenere separati determinati materiali pur riguardanti il medesimo progetto o artista.
Per ciascun manifesto o locandina, in particolare, sono stati rilevati i seguenti dati: editori e/o stampatori, autore delle fotografie, art director, artwork, misure in cm, quantità delle copie presenti, stato di conservazione, note allo stato di conservazione e altre annotazioni.
Per la descrizione delle tipologie di materiale rinvenuto, è stata utilizzata la seguente terminologia:
- - manifesto: stampe di grande formato dal contenuto informativo, relative a spettacoli o altri eventi;
- - locandina: stampe di formato medio-piccolo, di contenuto promozionale e pubblicitario;
- - poster: riproduzioni di grande formato di opere d’arte, foto di artisti e immagini collegate alle copertine dei dischi pubblicate (quando non chiaramente riconducibili a un certo disco);
- - prova di stampa: termine che indica una stampa in formato di locandina o manifesto, ma che si presenta ancora in una forma di prova e non definitiva;
- - stampa: termine generico per tutti gli altri documenti ad uso pubblicitario.
Il lavoro di riordino e inventariazione di manifesti e locandine ha portato all’identificazione e alla schedatura di 35 stampe (unità archivistiche), conservate e riordinate all’interno di 2 tubi e 1 cartella.
d – Raccolta fotografica: la raccolta è costituita da diapositive e fotografie personali di Tallarini, fotografie di famiglia oppure scattate durante feste ed eventi, consegne di premi, fra i quali si ricordano i Telegatti e riconoscimenti alla carriera; si trovano, poi, fotografie ritraenti il grafico insieme al suo staff, oppure in posa con artisti vari, fra cui Milva, Ornella Vanoni, Loredana Berté e Mina. Si segnalano, inoltre, una raccolta di riproduzioni usate come studi fotografici e immagini scattate da altri fotografi e un DVD contenente fotografie delle cover da lui realizzate e alcune riproduzioni fotografiche delle pagine del suo libro “_Pop Life – Una vita in copertina_”.
Le fotografie raccolte da Tallarini sono state riordinate per tipologia dei soggetti ritratti, mantenendo quando possibile l’ordine stabilito dal soggetto produttore. È stato ritenuto opportuno, anche in questo caso, unificare in un’unica unità archivistica e di descrizione quelle fotografie e diapositive conservate in modo sparso, ma riguardanti uno stesso soggetto.
Non sono state effettuate unificazioni quando risultava evidente, invece, una precisa volontà da parte del soggetto produttore di mantenere separati determinati materiali pur ritraenti le stesse persone o occasioni. Questo criterio, in particolare, è stato osservato durante la schedatura delle tre serie fotografiche riguardanti la famiglia, gli amici e la vita privata dell’artista.
Le diapositive sono state ricondizionate in apposite buste e su ogni busta è stata applicata un’etichetta che riporta la denominazione presente sul contenitore originale.
Si segnala che in caso di una molteplicità di formati di stampe positive all’interno della stessa cartella esse non sono state ricondizionate singolarmente, ma per tipologia o formato e quindi all’interno della medesima busta.
Il lavoro di riordino e inventariazione della raccolta fotografica ha portato all’identificazione e alla schedatura di 10 fascicoli (unità archivistiche), classificati nella “_Serie 4 – Raccolta fotografica_” e “_Serie 6 – Documentazione personale di Luciano Tallarini_”.
Il materiale dannoso per la conservazione della documentazione (buste di plastica, graffette, elastici) è stato eliminato. Il materiale è stato poi sistematicamente ricondizionato all’interno di cartelle acid free di varie dimensioni.
e – Carteggio, rassegna stampa e altri documenti: l’Archivio conserva anche fascicoli dedicati alla corrispondenza privata di Luciano Tallarini, a bozze di progetti, portati a termine o rimasti incompiuti per l’organizzazione di eventi, allestimenti di mostre e realizzazione di documentari, insieme a fascicoli con ritagli di giornale e rassegna stampa raccolta da Luciano Tallarini, relativa sia alla sua attività, sia ai suoi interessi personali.
Si trovano, poi, certificati e documenti personali, album di disegni e quaderni scolastici di Tallarini e anche una tesina sulle copertine di Tallarini e Mario Convertino.
Si segnala, in particolare, la presenza di documentazione relativa alla pubblicazione del libro di Tallarini, dal titolo “_Pop Life – Una vita in copertina”_, e documentazione per il progetto relativo alla realizzazione di un film su Rudolf Nureyev.
La documentazione è stata suddivisa a seconda del progetto svolto, dell’evento organizzato o dell’artista per cui Tallarini ha curato alcune parti grafiche dei progetti. La rassegna stampa, invece, è stata suddivisa per argomento e per ogni articolo è stato indicato il titolo, l’autore (quando presente), la testata in cui è stato pubblicato e la data di pubblicazione.
Per ogni unità archivistica sono stati rilevati i seguenti dati:
- - classificazione
- - titolo (originario o attribuito)
- - descrizione (sintesi o elenco dei documenti contenuti)
- - estremi cronologici
- - definizione
- - consistenza
- - segnatura archivistica
- - note.
Il lavoro di riordino e inventariazione del carteggio e della rassegna stampa ha portato all’identificazione e alla schedatura di 30 fascicoli (unità archivistiche) e una cartella contenente materiale fuori formato, classificati nelle serie “_Serie 1 – Progetti realizzati da Luciano Tallarini_”, “_Serie 3 – Premi e riconoscimenti_” e “_Serie 6 – Documentazione personale di Luciano Tallarini_”.
Il materiale dannoso per la conservazione della documentazione (buste di plastica, graffette, elastici), sostituito con materiale in carta o polipropilene certificato PAT, è stato eliminato.
In presenza di fascicoli contenenti documentazione riservata, nel rispetto dei limiti di consultabilità che saranno definiti dal Museo Bellini, questa indicazione è sempre esplicitata nel campo “Note”.
f – Premi, riconoscimenti e oggetti: l’Archivio conserva anche numerosi oggetti, in particolare premi e riconoscimenti alla carriera assegnati a Luciano Tallarini: si tratta per lo più di targhe conservate in cofanetti, ma sono presenti anche due statuette e un diploma.
Sono presenti, inoltre, diversi oggetti, fra cui una scatola in legno contenente materiali di lavoro, una macchina fotografica e un disco d’oro assegnato a Luciano Tallarini come autore dell’artwork per l’album “_E poi… la tua bocca da baciare_” (2001) di Ornella Vanoni. Si segnala, infine, un abito appartenuto a Mina, presumibilmente donato a Tallarini dalla stessa artista.
Gli oggetti sono stati schedati singolarmente e riordinati in ordine cronologico, dal più antico al più recente.
Per ogni oggetto presente nel fondo sono state scattate 3 fotografie, collegate alla scheda di descrizione su Archimista.
Il lavoro di riordino e inventariazione di premi, riconoscimenti e oggetti ha portato all’identificazione e alla schedatura di 16 oggetti (unità archivistiche), classificati nella “_Serie 3 – Premi e riconoscimenti_” e “_Serie 6 – Documentazione personale di Luciano Tallarini_”.
Fase 2 – Riordino finale ed etichettatura
Alla fine della schedatura di tutto il corpus di documentazione rinvenuta all’interno dell’archivio, è stato effettuato il riordino fisico e informatico delle 313 unità archivistiche.
Nello specifico, l’ordinamento finale rispecchia la distinzione dei fascicoli, delle cartelle, delle stampe e degli oggetti nelle 6 serie e 3 sottoserie che compongono il quadro di classificazione.
Alla fine dell’intervento di riordino e inventariazione tutte le buste, i fascicoli, le cartelle, i tubi e i contenitori sono stati etichettati.
È stato previsto l’utilizzo di etichette adesive per cartelle, fascicoli, buste, tubi e la scatola ed etichette su cartoncino non adesivo per copertine e oggetti. In particolare:
a) Fascicoli e cartelle: tutti i fascicoli e le cartelle sono stati etichettati con un’etichetta adesiva (del formato di 105×48 mm / 12 per foglio) in cui sono riportati i seguenti dati:
- - Intestazione dell’Archivio Luciano Tallarini
- - Codice di classificazione del fascicolo o della cartella
- - Titolo
- - Estremi cronologici degli atti contenuti
- - Segnatura archivistica del fascicolo (con indicazione della busta di appartenenza, quando presente).
Sono state etichettate, nello specifico, le camicie acid free che contengono le carte, mentre nessuna etichetta è stata apposta sui fascicoli originari.
Si segnala, in particolare, che l’abito appartenuto a Mina e classificato come “Cartella” è stato mantenuto all’interno della scatola nella quale è pervenuto, etichettata esternamente.
b) Copertine e oggetti: per quanto riguarda questo materiale occorre specificare che:
- - tutte le copertine sono state etichettate con un’etichetta non adesiva stampata su cartoncino (del formato di 105×48 mm / 12 per foglio) e fissate con il supporto di graffette senz’anima acid free;
- - per quanto riguarda gli oggetti, invece, alcuni sono stati avvolti nel pluriball e riposti in una scatola di cartone acid free (del formato di 60×60×20 cm) con un’etichetta non adesiva stampata su cartoncino (del formato di 105×48 mm / 12 per foglio) e fissate con il supporto di graffette senz’anima acid free; altri oggetti sono stati riposti in bustine di carta acid free ed etichettati con un’etichetta adesiva (del formato di 105×48 mm / 12 per foglio), posta direttamente sulla busta cartacea; altri oggetti, infine, in particolare le targhe conservate all’interno di cofanetti, sono stati mantenuti nei loro supporti ed è stata etichettata la parte retrostante del cofanetto con un’etichetta adesiva (del formato di 105×48 mm / 12 per foglio).
Su ogni etichetta sono stati riportati i seguenti dati: - - Intestazione dell’Archivio Luciano Tallarini
- - Codice di classificazione della copertina o dell’oggetto
- - Titolo
- - Estremi cronologici degli atti contenuti
- - Segnatura archivistica del fascicolo (con indicazione della busta o della scatola di appartenenza, quando presente).
c) Buste, tubi e scatola: le buste, i tubi e la scatola sono stati etichettati con un’etichetta adesiva (del formato 105×148,5 mm / 4 per foglio) in cui sono riportati i seguenti dati:
- - Intestazione dell’Archivio Luciano Tallarini
- - Codice di classificazione della busta, del tubo o della scatola
- - Titolo
- - Segnatura archivistica
- - Documentazione presenti (in particolare per le buste contenenti le copertine).
Le etichette sono state apposte su uno dei lati esterni del supporto di conservazione utilizzato.
In data 5 maggio 2024, a lavori quasi conclusi, si è tenuta la presentazione dell’intervento sull’Archivio Luciano Tallarini. L’evento, dal titolo “Presentazione dell’Archivio Luciano Tallarini. Colui che ha vestito la musica”, ha visto la partecipazione di alcune archiviste CAeB (Liliana Barillaro, Giulia Celegato e Stefany Sanzone), dell’assessore alla cultura Simona Ferrari, del musicologo e prof. Luca Cerchiari e della responsabile del Museo Federica Zani.
Stato di conservazione:
ottimo
Soggetti conservatori
Soggetti produttori
- Tallarini, Luciano 1936 marzo 24 -
Progetti
Compilatori
- Inserimento dati: Giulia Celegato, CAeB (Archivista) - Data intervento: 01 luglio 2024
- Revisione: Stefany Sanzone, CAeB (Archivista) - Data intervento: 15 luglio 2024
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/fonds/188750