Istituto tecnico inferiore “Crivelli Serbelloni” di Luino ( 1931 - 1936 )
Tipologia: Ente
Tipologia ente: Ente di istruzione e ricerca
Condizione: pubblico
Profilo storico / Biografia
Nel settembre 1931, la duchessa Antonietta Crivelli Serbelloni dei marchesi Trotti Bentivoglio promuove, su richiesta di molti cittadini, che «per esigenze ben sentite e profonde, domandavano la fondazione di un civico Istituto tecnico inferiore», l’istituzione della nuova scuola, attraverso il sostegno finanziario del Comune e la concessione dei locali presso il Palazzo scolastico.
La Riforma Gentile aveva dato un nuovo assetto alla pubblica istruzione, introducendo un primo ciclo elementare della durata di cinque anni, uguale per tutti, preceduto da un grado preparatorio di tre (scuola materna) e da uno successivo, con diversi percorsi: l’avviamento professionale, il ginnasio e i corsi inferiori degli istituti tecnici, magistrali, d’arte e conservatori, solitamente di quattro anni. Segue un livello superiore che si differenzia nel liceo classico di tre anni, «unico organismo formativo che apriva l’accesso a tutte le facoltà universitarie (…) luogo di formazione dei ceti superiori», nel liceo scientifico di quattro anni, nato dalla trasformazione delle sezioni fisico-matematica del vecchio istituto tecnico, o nei corsi superiori dell’istituto tecnico, magistrale e dei conservatori, di tre/quattro anni.
Il 15 ottobre 1931 iniziano i corsi regolari del nuovo Istituto, «sorto per la nobile fatica del Fascio Femminile locale, sotto gli auspici della nobildonna».
Gli alunni iscritti sono 40, la loro frequenza assidua, i risultati finali ottimi e gli insegnanti «hanno lodevolmente assolto il loro compito con zelo (…) e intelletto d’amore», dimostrando il «serio andamento didattico e disciplinare» del neonato Istituto.
Il “Crivelli Serbelloni” deriva dalla trasformazione della Scuola secondaria di avviamento al lavoro, attiva dal 1 gennaio 1929, già VI classe elementare del corso integrativo, aperta nel 1926, e implementata con lezioni di tecnologia meccanica e tessile.
La scuola è diretta da un Consiglio di Amministrazione, presieduto dalla Duchessa, coadiuvata dal podestà Gianni Margaritella, in qualità di vice-presidente, e da 8 consiglieri: l’ufficiale sanitario dott. Ottavio Pagani, il cavalier Carlo Pedroni, monsignor Domenico Balossi, il direttore didattico Michele Zanfrini, il preside della Scuola di avviamento al lavoro Arnaldo Puccio, l’industriale Augusto Cuniberti, il segretario politico della sezione luinese del Partito Nazionale Fascista Eugenio Crema e l’industriale Michele Maffei. Un’attività di promozione, aiuto e supervisione dell’Istituto è svolta da tre patronesse: la maestra Angela Sala Pinetti, la professoressa Gina Berrini e la signora Amalia Piccardi. Preside dell’Istituto è la professoressa Maria Primi.
A seguito di una visita ispettiva del R. Provveditore agli studi di Milano del giugno 1932, in chiusura del primo anno scolastico, il Segretario politico invia una lettera alla Duchessa (definita «la fata buona dei bimbi bravi»), con una serie di richieste essenziali per l’avvio del secondo anno dell’Istituto.
Le richieste prevedono l’aumento del numero di insegnanti di materie letterarie, l’assunzione di nuovi docenti attraverso regolare concorso e la sostituzione dei professori privi dei requisiti richiesti, la garanzia di riscaldamento delle aule, manutenzioni ai locali, l’acquisto di materiale didattico, la nomina di un segretario amministrativo e di un Consiglio di Amministrazione più snello, con un Presidente, un consigliere delegato e cinque consiglieri, fra i quali il Podestà e il Segretario politico. Un più ampio Comitato di Patroni e Patronesse, costituito da un numero di membri “variabilissimo”, potrà dare il suo contributo morale e materiale all’Istituto.
Le materie insegnate sono tratte da un prospetto della popolazione scolastica e dei professori dell’a.s. 1933/34 , con l’indicazione di materia ed anni d’insegnamento: lingua italiana, lingua francese, lingua latina, storia, cultura fascista, geografia, matematica, disegno, stenografia, religione, cultura militare ed educazione fisica, gestita dall’Opera Nazionale Balilla; si aggiungono gli insegnamenti speciali di canto e inglese.
L’attività didattica e scolastica, sostenuta anche dal contributo finanziario della Banca Popolare di Luino, prosegue autonoma fino al 1 ottobre 1936, quando l’Istituto passa in gestione diretta del Comune di Luino.
L’Istituto tecnico inferiore, secondo le disposizioni della Carta della Scuola, approvata il 15 febbraio 1939, si trasforma gradualmente nella Scuola media unica, che unifica i corsi inferiori di licei, istituti tecnici e magistrali, poi Civica Scuola media “Crivelli Serbelloni”, che apre i suoi corsi nell’a.s. 1942/43.
Complessi archivistici
- Istituto tecnico inferiore “Crivelli Serbelloni” di Luino
(1931 - 1936)
Fondo, livello 3
Compilatori
- Schedatura: Dilda, Giovanni Luca (archivista)
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/creators/8840