Convento di San Domenico in via Levata, domenicane osservanti ( 1306 - 1576 )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente ecclesiastico

Altre denominazioni: Monastero di San Domenico in via Levata, domenicane [Cronologia:]

Sede: Milano porta Ticinese

Codici identificativi

  • MIDB000887 (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

In origine casa di Umiliate denominate Cappuccine di via Levata, nel 1306 Francesco Fontana autorizzò la costruzione di chiesa e convento dedicati a San Domenico ed appartenenti all’ordine domenicano.
Nel 1495 papa Alessandro VI concesse l’introduzione dell’Osservanza e stabilì il passaggio dalla cura dei conventuali di Sant’Eustorgio a quella degli osservanti di Santa Maria delle Grazie.
Tale disposizione incontrò l’opposizione dei padri delle Grazie, secondo i quali le donne non avevano chiesto il permesso all’arcivescovo.
La controversia richiese l’intervento di Ludovico il Moro che ottenne nel 1505 la licenza dall’arcivescovo Ippolito d’Este.
Il passaggio all’osservanza fu confermato nel 1506 da papa Giulio II.
Alla fine degli anni 40 del 1500 suor Vincenza della Croce confessò di aver sottratto al monastero, con la complicità del fratello Bernardo, 300 lire per trafficare in riso, episodio che incise sulla fama del cenobio.
L’ente fu soppresso nel mese di maggio del 1576. Le 28 monache presenti furono trasferite, insieme ai beni monastici, parte nel convento di San Lazzaro (11), parte in San Bernardo (11), nel convento delle Vergini (4) ed in quello delle Veteri (3), tutti enti di domenicane osservanti.
Tali beni erano costituiti da sei proprietà fondiarie nel Ducato: la Cascina di Boffalora e la cascina e mulino della Barona, situate nei Corpi santi di porta Ticinese; i beni di Pioltino nella pieve di Decimo; i beni di Magenta; i beni di San Cristoforo e di Cornate; alcuni fitti livellari.
L’edificio fu in parte venduto alla famiglia dei senatori Bossi, confinante e in parte, dopo una prima cessione al marchese Rainaldo Tettone, al vescovo di Novara Francesco Bossi.
Nel XVII secolo fu poi annesso al monastero delle benedettine di Santa Maria Valle.
Una descrizione del convento è reperibile negli atti della visita pastorale del 8 mag 1498, conservati nel fondo Notarile dell’AS MI (filza 2376, notaio Guido Bossi).

Complessi archivistici

Soggetti produttori

Fonti

  • LATUADA, Descrizione di Milano, 3 = LATUADA, S., Descrizione di Milano (...), delle Fabbriche più cospicue che si trovano in questa Metropoli (...), 5 tomi, Milano, Giuseppe Cairoli, 1737-1738, tomo III, porta Romana/Ticinese, 1737; riprodotto integralmente a cura di G. MASTRULLO per i tipi delle Edizioni La Vita Felice: tomo III, Milano 1996 (Biblioteca Milanese; 8).
  • POGLIANI, Contributo = POGLIANI, M., Contributo per una bibliografia delle fondazioni religiose di Milano, in «Ricerche storiche sulla Chiesa ambrosiana», 1985, XIV, pp. 157-281
  • MOMBELLI, Il monastero di San Domenico = MOMBELLI, IOLANDA, Il monastero di San Domenico di Milano. Aspetti istituzionali, sociali ed economici, tesi di laurea, Università degli studi di Milano, a.a. 1994 - 1995, relatore prof.ssa Lucia Sebastiani

Compilatori

  • Rielaborazione: Carmela Santoro (archivista di Stato) - Data intervento: 01 gennaio 2004
  • Prima redazione: Eleonora Saita (archivista) - Data intervento: 05 giugno 2004