Comune di Songavazzo ( 1201 gennaio 1 - sec. XIII - )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente pubblico territoriale

Sede: Songavazzo

Codici identificativi

  • MIDB000A2D (PLAIN) [Verificato il 22/10/2013]

Profilo storico / Biografia

Per ulteriori approfondimenti consultare l’ambiente Le istituzioni storiche del territorio lombardo – Civita http://plain.unipv.it/civita

Comune d’impianto medievale, Songavazzo, documentato nel sec. XIII, nel 1378 viene devastato, assieme ad Onore, dai ghibellini. Nel secolo successivo appare disciplinato negli statuti di Onore, comune al quale rimane aggregato fino alla fine del secolo XVIII. La chiesa di Songavazzo viene eretta parrocchiale nel 1402 distaccandosi dalla chiesa di S. Maria Assunta di Onore. Possiede un’ampia giurisdizione e ancora nel 1675 comprendeva nei suoi confini il borgo di S. Lorenzo, oggi frazione del comune di Rovetta e Novezio di Cerete. Vi è nato il celebre scultore Giovanni Maria Benzoni (1799 – 1873).
Unito da sempre con il vicino Onore a formare un solo comune detto “Onore e Songavazzo”, nel 1616 Songavazzo viene fiscalmente diviso da Onore a cui era però unito per tutte le altre materie. La divisione definitiva avviene nel 1794(1). Il nuovo comune viene inserito nel cantone di Clusone nell’aprile del 1797, divenuto poi nel marzo 1798 distretto VII di Clusone. Nel settembre 1798 viene inserito nel distretto VIII delle Sorgenti del Serio, nel maggio 1801 nel distretto II di Clusone nel giugno del 1804 nel distretto XVI delle Sorgenti del Serio e, l’anno successivo, nel cantone I del distretto III omonimo.
Con decreto 31 marzo 1809 Fino, Onore e Cerete Alto e Basso sono aggregati in un solo comune con Songavazzo (vedi unità 411, busta 23, fasc. 3). L’aggregazione dura dal 1810 al 1816. A testimonianza di tale aggregazione nel verbale del consiglio comunale del 1815, il più antico fra quelli che si sono conservati in archivio, risultano presenti i consiglieri delle frazioni di Fino del Monte, Onore e Cerete ed inoltre gli atti di matrimonio di queste comunità, dal 1811 al 1814, sono riportati nei registri di matrimonio di Songavazzo, oggi dispersi.
Sempre nel 1810 fa parte del cantone I di Clusone del distretto III di Clusone. Dal 1816 al 1859 viene collocato nel distretto XIV di Clusone divenuto nel 1853 distretto XVI. Con l’Unità d’Italia entra a far parte della Provincia di Bergamo(2) .
L’ordinamento amministrativo del comune durante il dominio veneto è simile a quella degli altri comuni della valle Seriana Superiore. La Serenissima conserva strutture e privilegi delle valli, il sistema del vicariato, che ha la sede nella vicina Clusone e le istituzioni politiche del comune approvando lo statuto nel secolo XV. Tale assetto resta pressoché immutato per tutto il periodo della dominazione veneta fino alla fine del secolo XVIII. Il capitano veneto Giovanni Da Lezze nella sua descrizione del territorio di Bergamo del 1596 fornisce elementi essenziali per la ricostruzione della struttura dell’amministrazione comunale di quel periodo. La parte relativa al comune di Onore e Songavazzo identifica la condizione di terre separate dalla città di Bergamo e fiscalmente privilegiate da Venezia. Il comune è dotato di un proprio apparato normativo, lo statuto, è retto da un consiglio generale che riuniva tutti i capi di casa o vicini. Un collegio più ristretto di persone, nominate dallo stesso consiglio, ha il compito di amministrare direttamente il comune. Al suo interno vengono eletti due consoli con il compito di rappresentare la comunità nei confronti delle altre istituzioni. La tesoreria, la cancelleria e la sorveglianza dei beni comunale sono affidate a funzionari nominati o incaricati dal comune.
Le due comunità di Onore e Songavazzo sono state unite fino al 1794 in un solo comune, denominato “Onore e Songavazzo”. La sede del comune era in Onore, mentre Songavazzo formava una vicinia. Fin dalla metà del Duecento è documentata l’esistenza di un’organizzazione strutturata con consoli ed un consiglio amministrativo regolato sulla base di uno statuto della cui esistenza si ha notizia in fonti dell’archivio della Curia Vescovile di Bergamo resi noti recentemente da Giovanni Silini . Lo statuto del comune di Onore e Songavazzo(3), a noi giunto in copia, è stato redatto ed approvato nel secolo XV, più precisamente fra gli anni 1417 e 1487(4) . Nello statuto Songavazzo risulta essere, come già detto, una vicinia del comune e come tale ha diritto a far parte, in misura proporzionale, degli organi di rappresentanza e governo del comune ed a godere dei beni e delle rendite comunali.
La comunità, organizzata in vicinia con propri sindici, può eleggere un proprio console. Accanto alla vicinia vi è la Misericordia, l’unica organizzazione autonoma di Songavazzo preesistente al comune. Fra la vicinia e la Misericordia vi è una comunanza di interessi e proprietà come risulta dall’atto di acquisto da entrambi effettuato nel 1634(5) . I vicini sono gli abitanti della comunità che fin dall’origine sostengono gli oneri e le fazioni, ne dividono tutti i proventi e godono di ogni diritto politico ed amministrativo (partecipazione all’arengo, diritto di voto, elezione alle cariche istituzionali, sfruttamento ed utilizzazione dei boschi e di altri beni). Da questi privilegi sono esclusi i cosiddetti “forestieri” che si sono insediati da un tempo più o meno lungo sul territorio. I vicini formano un consiglio avente lo scopo di gestire gli affari che riguardano i loro diritti e l’assegnazione del titolo.
Per una panoramica della struttura amministrativa e gestionale del comune rimasta in vigore dall’Età Medievale fino al secolo XVIII, si segnala il testo introduttivo all’edizione dello statuto di G. Silini (6) che ne fornisce una descrizione senz’altro esauriente.

(1) L’atto divisionale è datato 12 maggio 1794 (not. 12700, Archivio Notarile, Archivio di Stato di Bergamo), vedi più avanti nella parte finale del prossimo paragrafo.

(2) Cfr. Regione Lombardia, Settore Trasparenza e Cultura, “Istituzioni del territorio lombardo dal XIV al XIX secolo. Progetto Civita. Bergamo”, Milano, 1997, p. 192.

(3) Uno dell’11 giugno 1249, redatto nella chiesa di santa Maria di Onore, (Archivio Vescovile Bergamo, serie Pergamene, n. 77) ed un secondo il 2 gennaio 1256, stipulato sempre ad Onore nella medesima chiesa della comunità, in occasione di un consiglio comunale ivi congregato [Archivio Vescovile Bergamo, serie Pergamene, n. 77 ], cfr. “Statutum de l’Honore. Sec. XV-XVI”, a cura di G. Silini e A. Previtali, Rovetta (Bergamo) 1997.

(4) Cfr. “Statutum”, cit., p. 10.

(5) Vedi unità 26, b. 2, fasc. 4, archivio dell’Eca.

(6) Da “Statutum”, cit., pp. 20-33.

Complessi archivistici

Compilatori

  • Sergio Del Bello (archivista)