Scritture di Cappellanie sec. XV -

Le cappellanie sono benefici ecclesiastici finalizzati a sostenere funzioni di culto, prevalentemente la celebrazione di messe, costituiti presso particolari altari o cappelle.
Vengono istituite tramite lascito: il testatore indica le finalità e associa ad esse un determinato bene il cui usufrutto sarà devoluto al sacerdote incaricato delle funzioni.
Il patronato, o iuspatronato, di una determinata cappellania spetta di norma alla famigia del donatore; questo diritto consente di amministrare i cespiti e di indicare il destinatario del beneficio. Destinatario che viene poi nominato dal vescovo.
Comunemente le cappellanie sono conosciute con la intitolazione della cappella o dell’altare presso cui sono istituite o con la denominazione della famiglia che le ha dotate; possono essere presenti entrambe le indicazioni.
Pur essendo istituti tipicamente ecclesiastici, non è infrequente trovare atti delle cappellanie presso archivi di comuni, poichè spesso la amministrazione locale subentra alla famiglia nello iuspatronato. Più raramente è lo stesso comune a istituire la cappellania.

Complessi archivistici

Compilatori

  • Inserimento dati: Roberto Grassi - Data intervento: 22 ottobre 2012