Anpi Comitato provinciale di Milano (II versamento) (1945 - 1983)
1.053 unità archivistiche di primo livello collegateFondo
Consistenza archivistica: 1.041 unità archivistiche in 167 buste .
L'archivio dell'ANPI Provinciale di Milano è costituito da due Sezioni: l'Archivio proprio del Comitato provinciale e gli Archivi aggregati. Questi ultimi includono la documentazione del Comitato regionale ANPI lombardo, del Comitato permanente antifascista contro il terrorismo per la difesa dell'ordine repubblicano, le Carte personali di Agostino Casali.
Storia archivistica:
L’archivio prima del riordino
Il Fondo era conservato presso la sede storica dell’associazione in via Mascagni 6, ma in seguito al trasloco nella nuova sede di via San Marco 49, la documentazione, per mancanza di spazio, è stata trasferita, tramite una convenzione firmata nel 2010 con l’ex presidente dell’ANPI milanese Carlo Smuraglia, presso l’Istituto per la storia dell’età contemporanea (ISEC) di Sesto San Giovanni, per essere inventariata e resa fruibile al pubblico.
Il fondo si trovava in uno stato di accentuato disordine ed era dotato di pochi e lacunosi strumenti di corredo. Il disordine della documentazione era dovuto soprattutto alla particolare struttura organizzativa dell’ente: l’ANPI milanese infatti non si è mai dotata di un ufficio che si occupasse in modo continuativo dell’archivio e perciò coloro che gestivano le carte, spesso diversi da un anno all’altro e molti dei quali volontari dell’Associazione, non pensavano alla corretta conservazione e all’inventariazione dei documenti, ma solo all’utilizzo corrente degli stessi.
Altra problematica dell’archivio, come già accennato, era legata alla presenza di documenti prodotti da altri organismi, principalmente il Comitato regionale lombardo e il Comitato permanente antifascista contro il terrorismo per la difesa dell’ordine repubblicano. Tale compresenza derivava dal fatto che i due organismi condividevano col Comitato provinciale sede, personale e presidente nella figura di Agostino Casali.
Da quanto è stato possibile ipotizzare, non essendo presente documentazione né testimonianze dei responsabili dei documenti, l’archivio prima degli anni Ottanta era conservato secondo un ordinamento cronologico, mentre in seguito è stato organizzato secondo un piano di classificazione per materia.
I documenti versati all’ISEC, raccolti in centottanta scatole corredate da un elenco di versamento, ovvero da una lista con l’indicazione assai sommaria della documentazione contenuta in ciascuna scatola, si trovavano in un discreto stato di conservazione, eccetto alcune unità sottoposte all’azione dell’umidità, probabilmente dovuta a un’infiltrazione d’acqua nelle cantine dove era ospitato l’archivio.
Dalla schedatura e dall’analisi delle carte si è accertata la mancanza di molti documenti soprattutto degli anni dell’immediato dopoguerra tra cui, lacuna molto grave, il materiale relativo ai primi tre congressi provinciali e nazionali del 1947, 1949 e 1952.
Altra grave lacuna è costituita dalla mancanza di tutta la documentazione relativa alla parte amministrativa e gestionale dell’Associazione partigiana milanese, come bilanci, contratti con fornitori, donazioni, ecc.
Il fondo conserva inoltre un cospicuo materiale multimediale e iconografico, in particolare fotografie, registrazioni audio e manifesti di convegni, cortei, congressi ed eventi di vario tipo. Tutto questo materiale era accatastato senza alcuna cautela di ordine conservativo, come l’uso di contenitori specifici per il materiale fotografico e audiovisivo.
Il fondo comprende anche un gran numero di libri, giornali e riviste inerenti la Resistenza e l’antifascismo nella provincia di Milano e nel resto d’Italia, nonché su argomenti di politica nazionale e internazionale.
Le pubblicazioni maggiormente presenti sono ovviamente quelle a cura dell’ANPI, in particolare il mensile “Patria Indipendente” a cura dell’ANPI romana e il mensile “ANPI oggi” a cura dell’ANPI provinciale di Milano, ma anche altre riviste come il “Bollettino ANPI nazionale” o il mensile “Notiziario ANPI provinciale” uscite in un numero limitato di copie.
Da alcuni documenti ritrovati, è stato possibile determinare che intorno all’inizio degli anni Ottanta alcuni collaboratori dell’Associazione, tra cui la moglie di Agostino Casali, Anita, tentarono una sommaria riorganizzazione del materiale d’archivio. Tale intervento sfociò nella realizzazione di un titolario e nella conseguente collocazione dei documenti in buste e fascicoli denominati e numerati secondo tale strumento.
Il titolario così realizzato presentava però diversi difetti:
1) Innanzitutto una commistione tra un titolario vero e proprio e un repertorio.
Questo creava una certa confusione, in quanto un titolario dovrebbe essere il quadro delle partizioni astratte dell’archivio, mentre il repertorio dovrebbe servire alla registrazione, nell’ambito di queste partizioni astratte, dei fascicoli, cioè degli affari concreti che rappresentano l’attività effettivamente svolta dall’ente.
Un esempio ci viene fornito dalla ex busta 19 “Incontri Resistenza a Zagabria” che pur essendo il titolo di un affare ben definito viene anche utilizzato come partizione astratta al pari di altri più generali come “Attività politiche-culturali e assistenziali varie ANPI provinciale”.
2) La riorganizzazione è stata adottata solo per la documentazione prodotta sino al 1983 e, non si capisce perché, ha tralasciato parti rilevanti dell’archivio, come ad esempio il materiale relativo alla “Mostra nazionale di arti figurative” di metà anni ‘70, che pur ebbe una grande importanza nella storia dell’Associazione partigiana milanese. Ha inoltre trascurato totalmente il materiale iconografico, audiovisivo e bibliografico nonché tutta la documentazione relativa al Comitato permanente antifascista.
3) Infine, è caratterizzato da una commistione tra l’archivio del Comitato provinciale milanese e l’archivio del Comitato regionale lombardo, che pur essendo connessi, sono contraddistinti da una diversa struttura organizzativa.
Il titolario prodotto dall’intervento del 1983 è costituito da quattro serie principali suddivise in diverse sottoserie che coincidono con i titoli delle buste.
Si riporta la struttura dell’intervento degli anni Ottanta:
- Serie prima, “ANPI nazionale”: comprendeva tutto il materiale prodotto dall’ANPI di Roma e inviato alle varie sedi dell’Associazione partigiana sparse per la penisola (bollettini e corrispondenza) e una serie di attività a livello nazionale che l’associazione partigiana milanese aveva organizzato o a cui aveva partecipato. Comprendeva inoltre corrispondenza, verbali delle riunioni e attività del Comitato regionale lombardo.
La serie prima era suddivisa in nove sottoserie:
Busta 1: Congressi nazionali ANPI.
Buste 2-3: Attività ANPI nazionale.
Busta 4: Circolari ANPI nazionale.
Buste 5-6: Corrispondenza ANPI nazionale.
Busta 7: Raccolta Bollettino ANPI nazionale.
Busta 8: Convegni ANPI regionale.
Busta 9: Corrispondenza del Comitato regionale.
- Serie seconda, “ANPI provinciale”: comprendeva tutto il materiale prodotto dal Comitato provinciale milanese nel corso della sua attività e rappresentava la parte più cospicua della documentazione.
Comprendeva ben ventiquattro sottoserie:
Busta 1: Congressi provinciali ANPI.
Busta 2: Verbali riunioni, piani di lavoro ANPI provinciale.
Buste 3-4: Attività organizzativa e corrispondenza varia.
Busta 5: Attività organizzativa ANPI provinciale.
Buste 6-7: Corrispondenza della Presidenza e della Segreteria ANPI provinciale.
Busta 8: Comunicati stampa ANPI provinciale.
Busta 9: Circolari, questionari.
Busta 10: Donne.
Busta 11: Donne-iniziative politiche.
Busta 12: Elenchi donne della Resistenza.
Busta 13: Attività politiche-culturali e assistenziali varie ANPI provinciale.
Busta 14: Celebrazioni XXV aprile e altre manifestazioni.
Busta 15: Manifesti celebrativi.
Busta 16: Manifestazioni celebrative.
Busta 17: Manifestazioni politiche (iniziative varie).
Busta 18: Attività politica ANPI provinciale (manifestazioni e iniziative varie).
Busta 19: Incontri Resistenza a Zagabria.
Buste 20-21: Petizioni contro la scarcerazione di Kapler.
Busta 22: [Mancante]
Buste 23: Materiale per la celebrazione del 40° della Resistenza.
Busta 24: Comunicati stampa.
- Serie terza, “Materiale associativo delle sezioni”: comprendeva tutto il materiale prodotto o inerente le sezioni locali dell’Associazione partigiana milanese, che all’epoca comprendeva oltre alla provincia di Milano, anche le attuali province di Lodi e Monza-Brianza.
La ex busta 1, diversamente da quanto dichiarato nel titolo (“Sezioni città”), conteneva il materiale delle sezioni da Abbiategrasso a Cesano Boscone, mentre il materiale delle sezioni cittadine, eccezion fatta per un fascicolo relativo alla sezione del quartiere “Affori”, risultava mancante.
La serie terza era suddivisa in sei sottoserie:
Busta 1: Sezioni città.
Busta 2: Sezioni provincia. Da Cesano Maderno a Inzago.
Busta 3: Sezioni provincia. Da Lacchiarella a Monza.
Busta 4: Sezioni provincia. Da Morimondo a S. Agata Martesana.
Busta 5: Sezioni provincia. Da Sant’Angelo Lodigiano a Tavazzano.
Busta 6: Sezioni provincia. Da Trecella a Zorlesco.
- Serie quarta, “Resistenza, caduti, testimonianze”: era la parte più eterogenea della documentazione ANPI, in quanto conteneva materiale di vario tipo inerente la guerra di Liberazione (elenchi dei componenti le varie brigate partigiane, testimonianze di azioni belliche, ecc.) e le iniziative immediatamente successive (riconoscimenti, conferimento onorificenze, sepolture, ecc.).
Documentazione molto significativa era quella relativa ai riconoscimenti dei combattenti partigiani, effettuati dalla “Commissione regionale riconoscimento qualifica partigiana” della Lombardia dal 1945 al 1950.
La serie quarta era suddivisa in nove sottoserie:
Busta 1: Elenco caduti dal 1943 al 1945.
Busta 2: Elenco caduti della provincia di Milano.
Busta 3: Elenco medaglie d’oro, d’argento, al valor militare, ecc.
Busta 4: Elenco dei monumenti di Milano ai Caduti della Resistenza, Cimitero Maggiore, Greco, Crescenzago, Bruzzano, ecc.
Busta 5: Elenco partigiani riconosciuti, per divisione ed in ordine alfabetico, elenco Brigate Garibaldi.
Busta 6: Materiale inerente la Resistenza fuori dalla provincia.
Busta 7: Resistenza all’estero.
Buste 8-9: Materiale Resistenza (originali o fotocopie).
Oltre alla documentazione compresa in queste serie e sottoserie sono stati trovati alcuni aggregati documentari trascurati dal riordino del 1983:
- La serie inerente la Mostra nazionale delle arti figurative organizzata dal Comitato provinciale di Milano, ma svoltasi in tutta la penisola alla metà degli anni Settanta.
- La serie inerente gli elenchi dei componenti i CLN locali richiesti ai comuni del Milanese.
- La serie inerente gli elenchi dei componenti la I, la V e l’VIII Divisione Garibaldi.
- La serie inerente l’attività dello storico presidente dell’Associazione partigiana Agostino Casali presso il comune di Milano, durante la Resistenza nell’Oltrepò Pavese, nell’ambito della Società importatrice prodotti alimentari Milano (SIPAM) srl e nel Partito comunista italiano.
Successivamente all’intervento del 1983, non sono stati rintracciati altri significativi tentativi di dare un ordinamento coerente alla documentazione.
Il riordino e la stesura dell’inventario
L’intervento sull’archivio si è articolato in diverse fasi:
Per prima cosa si è provveduto a studiare con attenzione l’elenco di versamento della documentazione depositata all’ISEC, unico strumento in grado di fornire una visione complessiva dell’archivio; durante questa fase è stato infatti possibile reperire il fascicolo “Preparazione archivio” in cui erano presenti le tracce dell’intervento degli anni Ottanta, di cui si è parlato in precedenza.
In seguito si è provveduto a suddividere le scatole in base al contenuto:
- i documenti dell’ANPI regionale e provinciale, di cui si dirà tra poco;
- i documenti del Comitato permanente antifascista contro il terrorismo per la difesa dell’ordine repubblicano;
- il materiale iconografico o audiovisivo prodotto dall’ANPI nel corso delle sue attività. Questo materiale a causa delle peculiari problematiche connesse alla sua conservazione e descrizione rispetto alla documentazione cartacea, anche se compreso nella documentazione del Comitato provinciale ANPI di Milano, verrà preso in considerazione in una fase successiva;
- libri, giornali e riviste, che sono stati depositati presso la biblioteca e l’emeroteca dell’ISEC in attesa di una futura catalogazione.
A questo punto, individuato il materiale su cui svolgere il lavoro, ovvero la documentazione del primo e del secondo gruppo di scatole e fissato il termine cronologico dell’ordinamento alla data del 1983, ossia alla data del riordino voluto dall’Associazione, si è potuto iniziare il lavoro di riordino. Il termine ad quem è stato deciso in base alla considerazione che il riordino del 1983 costituisce una netta cesura nell’organizzazione della documentazione: i documenti prodotti successivamente al 1983 si presentano infatti molto più in disordine rispetto a quelli prodotti in precedenza.
La parte successiva il 1983 è stata parzialmente organizzata tematicamente, ma sarà sottoposta solo in seguito alle operazioni di schedatura e inventariazione.
Successivamente si è provveduto, ove necessario, a un ricondizionamento della documentazione con la sostituzione dei vecchi contenitori e delle vecchie camicie. Questa operazione si è resa necessaria anche perché spesso quando i volontari dell’Associazione partigiana creavano una nuova pratica, usavano riutilizzare le vecchie camicie e questo finiva per creare una certa confusione nei titoli dei fascicoli.
Una volta schedata tutta la documentazione, la si è riordinata e quindi descritta e inventariata con l’utilizzo del software Archimista. Ovviamente si è cercato di realizzare un’articolazione dei fascicoli che fosse il più possibile rispettosa del precedente riordino degli anni Ottanta. In alcune parti però non è stato possibile seguire la traccia lasciata da quest’ultimo; si sono rese perciò necessarie alcune modifiche:
Nella sottoserie “Attività”, ovvero tutte le iniziative intraprese dall’Associazione partigiana milanese nel corso del tempo, quali ad esempio congressi, conferenze, mostre, appelli politici, manifestazioni ecc., si è deciso di sostituire la suddivisione precedente, eccessivamente farraginosa con una più semplice e generale di quattro sottosottoserie.
Altra modifica è stata la creazione ex novo di due sottoserie all’interno della serie “Resistenza, caduti, testimonianze”, in modo da comprendere la documentazione esclusa dal precedente intervento. La prima è stata denominata “Elenchi componenti Brigate Garibaldi”, la seconda “Elenchi componenti CLN locali”.
Un’ulteriore significativa modifica è stata l’individuazione di tre piccoli archivi aggregati:
L’archivio del Comitato regionale lombardo, ottenuto scorporando parte della documentazione dell’Anpi nazionale, in particolare quella compresa nelle ex sottoserie “Convegni ANPI regionale” e “Corrispondenza del Comitato Regionale”, l’archivio delle Carte personali di Agostino Casali (quest’ultimo derivato dallo scorporo dalla serie Anpi provinciale di tutta la documentazione inerente l’attività extra-associativa dello storico presidente ANPI, come già ricordato precedentemente) e l’archivio del Comitato permanente antifascista.
L’ultima modifica è stata la creazione di due nuove serie: “Partigiani riconosciuti” e “Materiale iconografico e audiovisivo”. La prima serie comprende la documentazione relativa al riconoscimento delle qualifiche di partigiano e patriota che, visto il suo grande valore informativo e storico, si è deciso di separare dai documenti della serie “Resistenza, caduti, testimonianze” a cui era accorpata. La seconda serie comprende invece il materiale fotografico, audiovisivo e iconografico che era stato tralasciato dall’intervento di riordino degli anni Ottanta.
Il nuovo titolario venutosi così a costituire risulta perciò suddiviso in sette serie:
1) ANPI nazionale.
2) ANPI provinciale.
3) Materiale associativo delle sezioni.
4) Resistenza, caduti, testimonianze.
5) Partigiani riconosciuti.
6) Registri di protocollo e strumenti di corredo.
7) Materiale iconografico e audiovisivo.
Condizione di accesso:
liberamente accessibile
Stato di conservazione:
buono
Soggetti conservatori
Soggetti produttori
Compilatori
- Schedatura: Alberto De Cristofaro (archivista) - Data intervento: 07 novembre 2019
- Schedatura: Primo Ferrari (archivista) - Data intervento: 07 novembre 2019
- Schedatura: Michele Oldani (archivista) - Data intervento: 07 novembre 2019
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/fonds/101909