Cusano nei Ricordi - vol 2 - Cassina Barnascioeula ([1981])
Unità
Tipologia: unità documentaria
Scheda speciale: F - Fotografia
Veduta esterna della Cassina Barnascioeula in via Guarnazzola 2 (detta anche Barnascioeula de chì). Questa corte era anche detta Cassina Aliprandi.
La foto riprende gli edifici su lato sud e sul lato ovest. Sullo sfondo si vede il condominio di via Erba 14.
L’autore indica sul retro della foto la cascina come Barnascioera; noi abbiamo adottato la dicitura Barnascioeula, più comune.
CASCINA GUARNAZZOLA – BARNASCIOEULA – CASCINA ALIPRANDI
In origine era una cascina unica, poi, erigendo degli edifici, la grande corte fu divisa in due porzioni individuate con l’appellativo de chi e de là. Persa la memoria sull’origine di questa denominazione, regnava anche tra gli anziani cusanesi l’incertezza sulla corretta attribuzione dei due toponimi. Dopo lunghe discussioni prevalse la logica di situare la Barnascioeula_de_chì a ridosso della Strada Comunale al Cimitero (oggi via Guarnazzola), mentre quella de là sulla via XXIV Maggio. In effetti la scelta é coerente con il punto di vista secolare di chi vedeva la cascina, isolata nei campi, dal cuore dell’antico centro abitato (l’attuale piazza Cavour).
La cascina è molto antica. Infatti è già indicata come edificio rustico sulle mappe del Catasto Teresiano (1721). La proprietà allora è del Marchese Carlo Omodeo. In seguito divenne proprietà degli Aliprandi, una famiglia nobile che diede a Cusano due sindaci, i fratelli Cav. Rag. Giosuè Aliprandi (Cusano 9 luglio 1845 – Milano 10 agosto 1930) dal 1886 al 1887 e Cav. Vincenzo Aliprandi (Cusano 1850 – 1930) dal 1887 al 1905. Nel tempo la proprietà fu frazionata probabilmente fra gli occupanti che mantennero gli edifici di questa porzione in buone condizioni di abitabilità. La porzione de là rimase invece di proprietà dei discendenti del Cav. Rag. Giosuè Aliprandi fino alla cessione al Comune (1984) per la costruzione del nuovo ufficio postale di Cusano: gli edifici erano ormai gravemente degradati.
Il nome deriva dalla deformazione dialettale di Guarnazzola, la via che corre di lato. Secondo altre interpretazioni, fu la via a prendere il nome della cascina. Infatti l’uso di dare il nome alle strade è posteriore a quello di individuare con un nome un posto, un campo, una cascina. Secondo altri ancora la denominazione Barnascioeula, deriverebbe invece da barnasc, nome dialettale della grossa pala di legno da carbone, usata evidentemente da un carbonaio che abitava nella corte. Il diminutivo indicherebbe la paletta usata per alimentare il camino o la stufa. Probabilmente questa denominazione della cascina é piuttosto recente, relativa cioè al sec XIX. Sulla mappa del nord Milano di Giovanni Brenna del 1836 è indicata infatti come Cascina Guarnacciola.
In tempi più recenti (secondo dopoguerra) era anche invalso l’uso di identificare come Cort di Colombo la parte su via Guarnazzola e come Cascina Aliprandi solo la parte su via XXIV Maggio.
Fotografia di Armando Ripamonti
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Cusano Milanino
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Soggetto: Cassina Barnascioera
Autori:
- Armando Ripamonti (fotografo principale)Motivo dell'attribuzione
- documentazione
Supporto: gelatina ai sali d'argento / carta
Altezza: 18.0
Larghezza: 24.0
Descrizione estrinseca:
OGTD=positivo
OGTS=esemplare singolo
MISU=cm
MTX=b/n
Stato di conservazione: ottimo
Fonti
- Cusano = AA.VV., Cusano Milanino 1900-2000, Comune di Cusano Milanino, 2009
Compilatori
- Inserimento dati: Luigi Cazzaniga - Data intervento: 26 marzo 2021
Immagini
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/fonds/107921/units/1288537