Sormani Giussani Andreani Verri (sec. XIV - sec. XX)
Fondo
Altre denominazioni:
- Sormani Giussani Verri Andreani (O) | Annotazioni: Denominazione in GG II 984-985
Metri lineari: 174.0
Consistenza archivistica: bb. 1120 ca (In GG: bb. 1115)
Documentazione della famiglia Sormani e di altre famiglie imparentate − in particolare Giussani, Andreani, Verri − relativa alla gestione patrimoniale e alle vicende personali dei membri delle famiglie.
Storia archivistica:
Il fondo è stato depositato in AS MI in data 23 dicembre 1980 per volontà della contessa Luisa Sormani Andreani Verri. Oltre a quelle dei Sormani vi sono confluite le carte delle famiglie Giussani, Verri, Ferreri, Messerati e Andreani, tuttavia i diversi archivi, provenienti dalle famiglie con cui nel tempo i Sormani si sono via via imparentati, pur essendo in gran parte rimasti separati l’uno dall’altro, furono fusi arbitrariamente durante il primo riordino, attuato dall’archivista di Stato Giuseppe Gallarati (1865-1947), probabilmente fra gli anni 1911 e 1934. Il riordino dell’archivio Sormani è, infatti, un esempio di metodo peroniano applicato agli archivi familiari.
Prima di tale intervento archivistico dovevano esistere separatamente i seguenti archivi: Sormani (con Sormani Giussani, Sormani Andreani, Sormani Andreani Verri), Andreani, Verri, Giussani, Bonenzio, Ferreri (con archivio Caccia), Visconti di Melegnano (con archivio Della Croce e archivio Bianchi da Velate), Messerati, Guidoboni e Guidoboni Visconti. Di questi archivi restano i repertori originali, i quali costituiscono la prima serie del fondo e consentono, sulla carta, la ricostruzione degli archivi storici nell’assetto precedente allo sconvolgimento “peroniano”. Ai primi del novecento Gallarati decise di generalizzare quello che era stato fino ad allora un processo lentissimo e parziale d’integrazione e fusione dei diversi archivi storici con l’archivio corrente Sormani. Prese singoli documenti o fascicoli dai diversi archivi e formò nuovi fascicoli ordinati poi secondo nuovi e generali criteri tipologici (Araldica, Beni stabili, Matrimoni ecc.). Il titolario s’ispira alle tipiche ripartizioni degli archivi familiari, ma è naturalmente un titolario fittizio, non realmente adottato in un archivio familiare storicamente determinato.
Alcuni inconvenienti prodotti dal riordino operato dal Gallarati appaiono nella fase esecutiva. Per talune categorie è rimasta confusa l’area di pertinenza. Così, ad esempio, fascicoli della stessa tipologia quali le successioni ereditarie, furono accumulati indifferentemente sia sotto il titolo Eredità sia sotto il titolo Araldica. Alcuni spezzoni d’archivio (provenienti in prevalenza dagli archivi Messerati, Guidoboni e Ferreri) non sono stati inseriti nell’ordinamento “peroniano” e poi, per cause non individuabili, furono totalmente disordinati entro buste denominate Miscellanea. Probabilmente Gallarati non riordinò l’intero archivio, la qual cosa giustificherebbe anche l’assenza del suo inventario. Dalla miscellanea sono state estratte, nel corso dell’ultimo intervento di riordino nei primi anni ‘90, le carte relative alle famiglie Guidoboni, Messerati, Ferreri e Verri (che si trovano ora in Araldica, Guidoboni; Araldica, Messerati; Araldica, Verri; Raccolta Verriana; Eredità Ferreri). E’ parso opportuno, infatti, dare loro un’immediata e plausibile collocazione all’interno dell’ordinamento “peroniano”, onde consentirne la consultazione.
Non furono soltanto gli archivi storici originari ad essere sconvolti dal rimescolamento del Gallarati ma, a sua volta, questo stesso ordinamento fu disordinato per vicende ignote, verificatesi probabilmente negli ultimi decenni.
L’attuale ordinamento del fondo si deve a Piero Scatizzi, archivista di Stato, il quale nel 1992 curò un inventario sommario in attesa di completare la schedatura e il conseguente inventario analitico del materiale documentario. Il lavoro di Scatizzi è stato completato e riorganizzato (fino ad oggi, 2004) da Bernadette Cereghini, archivista di Stato. Un’inventariazione ancora più analitica è stata riservata nel 1994 da Emilio Fortunato, funzionario dell’AS MI, ad alcune buste contenenti documentazione relativa a Paolo Andreani.
La cosiddetta vecchia numerazione, peraltro riportata sull’inventario sommario (Inventario di Sala AD26), non è una numerazione archivistica, bensì la semplice numerazione di consistenza delle buste all’atto del loro deposito in AS MI. In assenza dell’inventario redatto dal Gallarati, la sequenza delle varie serie archivistiche per titolo è stata scelta discrezionalmente. La presenza di mappe catastali, disegni, pergamene, lettere ducali, patenti del Senato o di altre cose notevoli nelle diverse buste è segnalata nell’inventario analitico (Inventario di Sala AD27) nella descrizione delle singole schede.
Sono state conservate in apposite buste le coste dei contenitori originali dell’archivio Sormani.
Per quanto riguarda l’archivio Verri, gran parte della documentazione è stata stralciata in una prima fase precedente al deposito presso l’AS MI. Una seconda fase di stralcio è avvenuta subito dopo il deposito presso l’AS MI. La documentazione verriana è conservata, come da volontà della depositante, presso la Fondazione Mattioli di Milano dal gennaio 1995. Dopo il riordinamento del materiale presso la Fondazione Mattioli, sono state rese all’AS MI 18 buste in quanto non pertinenti ai Verri bensì inerenti il deposito Sormani.
Tutto il materiale stralciato è consultabile presso la Fondazione Mattioli, il cui materiale documentario è a sua volta conservato presso l’Archivio Storico della Banca Commerciale Italiana.
(Introduzione all’Inventario di Sala AD26).
Per le pergamene originariamente parte del fondo cfr. scheda asmi4560 Sormani Pergamene.
Documentazione collegata:
Fondazione Mattioli presso Banca Commerciale Italiana (poi Banca Intesa) (Milano), Archivio Verri, La documentazione verriana è passata alla Fondazione Mattioli, presso la quale è possibile la consultazione.
Codici identificativi:
- MIBA002D66 (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013
- asmi4550 (ASMI Anagrafe) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013
Soggetti conservatori
Soggetti produttori
- Sormani, famiglia sec. XII - sec. XX
- Andreani, famiglia sec. XIII - sec. XIX
- Verri, famiglia sec. XIV - sec. XX
- Giussani, famiglia sec. XIV ? - sec. XVIII
Progetti
Fonti
- NATALE, Archivi e archivisti = Archivi e archivisti milanesi. Scritti a cura di A.R. NATALE, Milano, Cisalpino-Goliardica, 1975, voll. 2
- Sormani = I Sormani attraverso dieci secoli di storia. Sintesi delle vicende di casa Sormani, Milano, 1963
- PANIZZA - COSTA, Archivio Verri = PANIZZA, G. - COSTA, B., L'Archivio Verri, Milano, Fondazione Mattioli, 1997.
- COSTA, Archivio Verri = "L'archivio Verri: vicende storiche e riordinamento", di B. COSTA, in "Pietro Verri e il suo tempo (9 - 11 ottobre 1997)", a cura di C. CAPRA, Milano, Cisalpino, copyr. 1999, vol. I, pp. 61 - 102.
- MICA000390 = Sormani Giussani Andreani Verri (inventario sommario), 1992
- MICA000391 = Sormani Giussani Andreani Verri (inventario analitico), 1992
- MICA000392 = Paolo Andreani (fondo Sormani Giussani Andreani Verri), 1994
Compilatori
- Prima redazione: Natalia Stocchi (archivista) - Data intervento: 13 gennaio 2000
- Rielaborazione: Ermis Gamba (archivista) - Data intervento: 18 giugno 2004
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/fonds/121