Liceo classico statale Arnaldo in Brescia (1799 - 1960)
397 unità archivistiche di primo livello collegateFondo
Storia archivistica:
Una panoramica non rassicurante sui locali e lo stato in cui l’archivio del Liceo classico Arnaldo versava ci è fornita dalla relazione che accompagna il fascicolo di versamento del fondo avvenuta nel 1987: “Depositati (i faldoni) in una sezione dell’edificio, infestata dai topi e, per quanto periferica, e proprio per questo, non custodibile come dovrebbe essere, sono soggetti ad un degrado difficilmente arrestabile”.(1) Il fondo ha avuto una storia travagliata, considerando che il Liceo, collocato nel monastero di San Domenico già dall’anno della sua fondazione nel 1797, tra l’aprile e il settembre del 1799 divenne il quartier generale dell’esercito russo, durante la campagna di Suvorov, che ne disperse le prime testimonianze.(2) Trasferito a Palazzo Bargnani nel 1824, l’istituto divenne durante la prima guerra mondiale la sede della scuola dei Mitraglieri,(3) e l’archivio e la biblioteca “dovettero essere tratte dal loro posto e in tutta fretta accatastate alla rinfusa in luoghi quasi di passaggio”(4) per poi, al termine della guerra, trovare collocazione in un armadio. Certamente non giovò alla conservazione l’ulteriore spostamento da Palazzo Bargnani a Palazzo Oldofredi in corso Magenta nel 1925.
Nella prefazione all’“Inventario – regesto” pubblicato negli annuari del Liceo del 1926-1927 e 1927-1928, l’allora preside, Carlo Salsotto, dichiara che le carte avevano subito parecchi rimaneggiamento nel corso del tempo e che “taluni incartamenti sono ordinati per date, altri per voci, altri per indici”.(5) L’”Inventario – regesto” è il frutto di uno sforzo che in quegli anni il professor Giovanni Zulian e alcuni studenti avevano compiuto sulle carte, operando in modo da non cancellare “le tracce del lavoro originario per mantenerlo poi nell’ordinamento interno”.(6) L’impressione generale è che i compilatori si siano limitati a riportare e descrivere il materiale presente nell’archivio del Liceo così come lo avevano trovato. Gli “Incartamenti”, parola usata ad indicare probabilmente le unità di condizionamento, sono a loro volta divisi in “Fascicoli” all’interno dei quali le singole carte sono individuate con la data e una breve descrizione del contenuto. La denominazione dei fascicoli è numerica e sequenziale o legata al contenuto. In alcuni casi, nella descrizione di fascicoli o carte si riscontrano errori di lettura, soprattutto nel riporto dei nomi (es. Mangini anziché Manzini(7) oppure Brescia anziché Brera(8)) o mancanze(9). I registri sono elencati alla fine, in scaffali, I e II, ed in sequenza numerica ripartendo da 1 al cambiare dello scaffale. Spesso nei registri è presente una nota aggiunta su fogli sciolti che identifica il registro con la descrizione attribuitagli nell’”Inventario – regesto”.
Nonostante le lacune e pur mettendo e in evidenza lo stato di disordine delle carte, questo strumento risulta essere un’importante fonte sia per una prima conoscenza dei fascicoli, ma anche per ricostruire come da allora, e fino al versamento del 1987, ci siano state ancora dispersioni, soprattutto di illustrazioni e frontespizi.
Il fondo, nella primavera del 2022, appariva già condizionato ed etichettato, anche se privo dello strumento di ricerca. Tuttavia, fin dall’apertura delle prime buste, risultò chiaro che la successione dei fascicoli non solo non rispecchiava l’ordine originario, ma neanche quello riportato negli annuari. Inoltre, altro materiale non inventariato si era aggiunto nel corso del tempo. Anzitutto si è compiuto un confronto tra quanto già era stato descritto nell’”Inventario – regesto” e quanto effettivamente presente, segnalando lacune e materiale formatosi in seguito. Il fatto che alle carte fosse già stata data un’organizzazione, nonostante le lacune e le imperfezioni già sottolineate, e che uno strumento per orientarsi esistesse e fosse stato pubblicato, non poteva non essere considerato. Per questo motivo si è deciso di ripristinare, nella “Sezione Giovanni Zulian” (1799-1913), la sequenza dei fascicoli secondo l’”Inventario – regesto”, mentre nella “Sezione 1871-1960” si è ordinata la documentazione non inclusa nella schedatura del docente, in realtà minima e riguardante quasi esclusivamente la dotazione organica, o stratificatasi in seguito secondo un’organizzazione attribuita che considera le funzioni dell’Istituto. Discorso a parte meritano i registri che, anche se in parte delineati dal professor Zulian, sono stati descritti e accorpati a quelli venutisi a creare successivamente e ai quali è stata attribuita una numerazione continua, sebbene divisi in serie, sempre secondo una struttura riferita alle funzioni dell’ente.(10)
1. ASBs, Archivio dell’Archivio, pratica VII.2.6/1987.
2. Nella lettera del 18 novembre presente nell’incartamento n. 2 in b. 1 f. 17, il professor Marabelli esplicita i luoghi dove aveva nascosto le macchine e i materiali di chimica per evitarne il danneggiamento e la dispersione dell’esercito russo che nel monastero di San Domenico aveva stanziato il suo quartier generale. Cfr Annuario del regio Liceo-Ginnasio Arnaldo in Brescia: Vol. IV-V: Anni scolastici 1926-27 e 1927-28, Scuola tipografica Istituto Figli di Maria Immacolata, 1929, p. 55.
3. Ibidem, p. 43.
4. Ibidem, p. 43.
5. Ibidem, p. 44.
6. Ibidem, p. 44.
7. Ibidem, p. 47.
8. Ibidem, p. 142.
9. Ad esempio nell’incartamento n. 32 il fascicolo “1858. Studenti espulsi” non riporta il nome di Venceslao Kumpfel.
10. In particolare si segnalano l’incompletezza o l’assenza delle carte relative al trasferimento e mantenimento di Palazzo Bargnani che avrebbero dovuto essere presenti nell’incartamento n. 12 e contenenti anche il “Disegno della pianta del Liceo, fatta dall’ingegner Vantini, per il Governo” relativa alla prima sede, quella di San Domenico.
Soggetti produttori
Fonti
- La Repubblica Bresciana = UGO DA COMO, La Repubblica Bresciana, Zanichelli, 1925
- Raccolta dei decreti del Governo provvisorio bresciano = Raccolta dei decreti del Governo provvisorio bresciano, Giornale di Brescia, 1998
- «Ad ogni modo però il repubblicano deve essere istrutto»: prime note sulla legislazione in materia d’istruzione nella Repubblica Bresciana = MARCO CASTELLI, «Ad ogni modo però il repubblicano deve essere istrutto»: prime note sulla legislazione in materia d’istruzione nella Repubblica Bresciana, Editore Claudia Storti, (5) 2019, n. 4
- Il liceo napoleonico di Brescia = EMANUELE PAGANO, Il liceo napoleonico di Brescia, IX, 1 (2014)
- Enciclopedia Bresciana 1997 = Antonio Fappani, in Enciclopedia Bresciana, volume XIV, La Voce del Popolo
- Storia della scuola in Italia = GIUSEPPE RECUPERATI, Storia della scuola in Italia, Editrice La Scuola, 2015
- L’archivio storico dell’Ateneo di Brescia = ROBERTO NAVARRINI, L’archivio storico dell’Ateneo di Brescia, in Commentari dell’Ateneo di Brescia per l’anno 1996, Stamperia fratelli Geroldi, 1996
- Dalla virtù al buon comportamento. Le prime esperienze di istruzione pubblica e laica nell’età delle riforme teresiano-giuseppine: con qualche esempio della Brescia veneziana = MAURIZIO PISERI, Dalla virtù al buon comportamento. Le prime esperienze di istruzione pubblica e laica nell’età delle riforme teresiano-giuseppine: con qualche esempio della Brescia veneziana, Anno IX 2017
- Bollettino delle leggi del Regno d’Italia = Bollettino delle leggi del Regno d’Italia, Veladini
- Storia della scuola italiana nell’Ottocento = AVERARDO MONTESPERELLI, Storia della scuola italiana nell’Ottocento, anonima edizione Viola, 1952
- Dal municipio alla patria italiana = CARLO BAZZANI, Dal municipio alla patria italiana, Franco Angeli, 2024
Compilatori
- Prima redazione: Liliana Ferrero (archivista) - Data intervento: 20 marzo 2025
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/fonds/124525