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Archivio Rinaldo Küfferle

Archivio Rinaldo Küfferle (1904 - 1955)

99 unità archivistiche di primo livello collegate

Archivio

Consistenza archivistica: 14 faldoni, 98 fascicoli

L'archivio copre l’arco cronologico della vita di Rinaldo Küfferle (1903−1955), ma riguarda prevalentemente i documenti prodotti nel periodo che va dagli anni ’20 agli anni ’50. Il fondo, oltre a documentare la sua attività di scrittore, traduttore e librettista, mette in luce l’importante ruolo svolto da Küfferle come promotore e mediatore di cultura tra Russia e Italia.

Il complesso archivistico è suddiviso in 6 serie: Documenti personali; Opere e scritti; Traduzioni di opere letterarie e altri scritti; Traduzioni per libretti d'opera e versioni ritmiche; Corrispondenza (suddivisa in due sottoserie: Corrispondenti russi; Corrispondenti italiani ed europei); Opere e scritti di altri autori .

La prima serie raccoglie un piccolo, ma fondamentale nucleo di “documenti personali “: certificati; documenti e fotografie del padre Pietro Küfferle; documenti scolastici, fra cui 6 quaderni di esercizi in italiano del 1918−1919 (dettati, esercizi grammaticali, temi e poesie); fotografie personali (suoi ritratti e foto con la moglie Giana Anguissola); fotoritratti di autori russi, spesso con dediche autografe (Aldanov, Bunin, Zajcev, Šmelëv, Teffi) e di altri personaggi; articoli in occasione della morte.

La seconda serie “Opere e scritti” contiene documenti relativi all’attività letteraria e di giornalista di Küfferle. Tra le principali opere documentate troviamo: il libretto dell’opera Cefalo e Procri, con musiche di Ernst Křenek (il fascicolo comprende anche una ricca corrispondenza con il musicista), il manoscritto e altri documenti collegati dell’opera La festa della dea Nerto, musicata da Felice Lattuada; il testo in parte dattiloscritto e in parte manoscritto della tragedia Giuliano l’apostata (con la corrispondenza ricevuta per ringraziamenti e commenti relativi); la versione manoscritta del romanzo I naufraghi, pubblicato con il titolo Ex russi, dedicato alla vita degli immigrati russi a Milano.
Sempre in questa serie è documentata la sua intensa attività giornalistica, che tratta prevalentemente i temi della letteratura, della storia, della cultura e dell’emigrazione russa (ma si possono trovare anche sue prose, poesie e racconti per bambini). Gli scritti sono frutto della collaborazione con “La fiera letteraria” negli anni 1926−1928, con il “Corriere della Sera” e il “Corriere dei piccoli” tra la fine degli anni ’20 e negli anni ’30, con “La nuova Stampa” nel 1954, ma sono presenti anche numerosi articoli per altri periodici (“Il Regno”, “Il Secolo”, “La Gazzetta del popolo”, l’“Illustrazione ticinese” e altri ) e per trasmissioni in radio. Questi testi sono spesso presenti in diverse forme: dattiloscritti, ritagli di giornale, prime stesure manoscritte.

La terza e la quarta serie documentano l’attività svolta da Küfferle come traduttore. Si tratta per lo più di documenti originali dattiloscritti e manoscritti (in alcuni casi in più versioni), a cui si accompagnano talvolta testi collegati come pubblicazioni, libretti d'opera, spartiti musicali, lettere, testi sugli autori e altro materiale di lavoro. Nella terza serie sono raccolte parte delle traduzioni, prevalentemente dal russo, di testi classici noti (come Dostoevskij, Puškin, Turgenev ) e di testi contemporanei completamente sconosciuti al pubblico italiano (come Ivanov, Merežkovskij, Šmelëv e altri). Tra queste si segnalano L’idiota e L’orfana di Dostoevskij, l’opera in versi L’uomo di Ivanov (in varie versioni), il romanzo Ciò è stato di Šmelëv. In alcuni casi, come in quelli citati, sono presenti documenti integrali, mentre in altri casi, come nel caso delle opere di Puškin da lui tradotte, sono presenti soltanto documenti di riferimento, così come nel caso dell’opera Dante di Merežkovskij, si possiede soltanto la versione in russo e le note bibliografiche ai vari capitoli. Di notevole interesse in questa serie sono le poesie tradotte nell’ambito del progetto di un’antologia inedita dei poeti russi (in collaborazione con Boris Zajcev), a cui Küfferle lavorò negli ultimi anni della sua vita.

Nella quarta serie sono presenti una gran parte delle numerose versioni ritmiche di opere e cantate, in cui l’esperienza di poeta si fonde con la grande maestria di traduttore. Tra queste: L’aiglon di Edmond Rostand, con musiche di Arthur Honegger e Jacques Ibert; le opere di Joseph Gregor Il giorno della pace e Dafne musicate da Richard Strauss; Peer Gynt, con parole e musica di Werner Egk; Le due giornate di Jean Nicolas Bouilly, con musiche di Luigi Cherubini; L’uomo nero, opera rielaborata da Wilhelm Wisser, con musiche di Robert Schultze; Soleida di Curt Böhmer, con musiche di Max Donish; opere composte da Sergej Prokof'ev: L’amore delle tre melarance e Il giocatore ; opere tratte da Puškin: l’ Eugenio Onieghin, con musiche di Pëtr Čaikovskij, Il convitato di pietra con musiche di A. Dargomyžskij e Russlan e Ludmilla, con musiche di Michail Glinka; Novità del giorno di Marcel Schiffer, con musiche di Paul Hindemith.

Di notevole interesse la documentazione conservata nella serie “Corrispondenza”. Il contenuto delle lettere, per quanto riguarda amici ed esponenti del mondo culturale italiano, verte su aspetti di carattere personale, scambio di informazioni sui rispettivi lavori e su temi letterari e culturali. Tra questi si segnala la corrispondenza con l’amico scrittore e critico letterario Giuseppe Antonio Borgese (anche direttore della collana “Biblioteca romantica" di Mondadori) e con l’amico Vincenzo Errante, traduttore, saggista e germanista italiano. Mentre il corposo nucleo di corrispondenza con gli scrittori dell’emigrazione russa (Aldanov, Amfiteatrov, Ivanov, Janovskij, Zajcev e altri) consente di seguire le vicende della traduzione e pubblicazione delle loro opere in Italia, oltre che fornire informazioni sulla vita e sulle relazioni di questi scrittori.
L’ampia produzione professionale di Küfferle ben si rispecchia nella corrispondenza con gli editori (W. Bessel & C.ie, Carisch, Sonzogno, Mondadori, Bompiani, F.lli Bocca, Treves, poi Garzanti e altri). Questo nucleo di corrispondenza, oltre a documentare i rapporti professionali di Küfferle, riveste un particolare interesse in quanto evidenzia gli orientamenti dell’editoria milanese degli anni trenta e quaranta, soprattutto il ruolo svolto dai diversi editori nella diffusione della letteratura straniera, in particolare di quella russa. La documentazione comprende, oltre a considerazioni in merito alle proposte di traduzione e pubblicazione, anche tutti gli aspetti di carattere amministrativo (lettere di incarico, contratti, pagamenti, diritti e altro).

Nella serie “Opere e scritti di altri autori” sono raggruppati documenti di altri autori (dattiloscritti, pubblicazioni a stampa e altro), ricevuti in visione o riferiti a lavori da svolgere.

Nell' ultima serie e nella serie “corrispondenza” sono presenti anche documenti antecedenti o successivi agli estremi cronologici del fondo (1903−1955).

Oltre all’archivio è stato depositato anche un fondo librario collegato. Si tratta di circa 220 pubblicazioni (monografie, riviste, in piccola parte opere di reference e dizionari), un terzo dei quali in lingua russa. La porzione preponderante è costituita da monografie di autori russi in traduzione, soprattutto italiana. È presente anche un nucleo di opere dello stesso Küfferle o da lui tradotte e/o curate.

Storia archivistica:

L’archivio è stato depositato presso Fondazione nell’aprile del 2014. L’analisi preliminare dei materiali, al momento del deposito condizionati in 11 faldoni, ha permesso di rilevare diversi livelli di organizzazione dati alle carte nel corso del tempo da soggetti diversi dal produttore. Di una prima lavorazione delle carte è stata protagonista, dopo la scomparsa di Küfferle, la moglie, Giana Anguissola, che ha lavorato sull’archivio probabilmente per ricostruire la storia editoriale delle pubblicazioni o di progetti in corso al momento della scomparsa. In anni successivi, la documentazione è stata oggetto di studio, presso l’abitazione privata, da parte di ricercatori e, in anni recenti, la professoressa Elda Garetto, contestualmente alla consultazione dell’archivio per motivi di studio, ha proceduto alla creazione di fascicoli o comunque di aggregazione dei documenti allo scopo di redigerne un primo elenco.
Dopo l’acquisizione in Fondazione, l’archivista ha effettuato un’iniziale “fotografia” di tutto il materiale e data l’impossibilità, per la gran parte della documentazione, di ricostruire l’organizzazione data dal soggetto produttore stesso e stante al contempo, l’esigenza di mantenere le poche tracce rimaste dell’ordinamento originario, si è ritenuto di procedere con un riordino che tenesse come filo conduttore la ricostruzione delle attività di Küfferle, mediante un approfondito studio del suo profilo biografico e le caratteristiche della documentazione. La documentazione è stata esaminata documento per documento ed è stata suddivisa in serie e sottoserie omogenee per contenuto, tenendo conto di alcune ripartizioni già presenti, come “libretti”, “traduzioni”, “opere”, “corrispondenza”, “ritagli di giornale”. I fascicoli che presentavano una loro congruenza, probabilmente in parte risalente a una organizzazione originaria, sono stati conservati come pervenuti, anche nei casi in cui presentavano documenti allegati (pubblicazioni, corrispondenza ecc.) di pertinenza chiara con l’oggetto del fascicolo. In molti altri casi, in cui non risultava un chiaro ordine originario e dove i documenti non avevano alcun rapporto tra loro, si è proceduto alla costituzioni di nuovi fascicoli sulla base delle serie e sottoserie individuate. Così come sono stati ricondotti alle serie e sottoserie di pertinenza i documenti pervenuti singolarmente.
Insieme all’archivio di documenti è stato depositato anche un fondo librario che sarà oggetto di catalogazione con il software Bookmark, utilizzato da Fondazione per le biblioteche.
Nelle schede di archivio, qualora un fascicolo è riferito a opere presenti nel fondo librario, è stata segnalata nel campo “Note dell’archivista” la presenza del volume.

Lingua della documentazione:

  • ita
  • rus
  • ger
  • fre

Documentazione collegata:

- Fondo librario Rinaldo Küfferle conservato presso la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori
- Archivio storico Arnoldo Mondadori editore, sezione Arnoldo Mondadori, fascicolo Rinaldo Küfferle (32 carte, 1933-1936)
- Archivio Enzo Ferrieri, Serie 1.2 Corrispondenza, fascicolo 125/Rinaldo Küfferle (5 documenti, 1926)
- Archivio Lavinia Mazzucchetti, b. 24, fascicolo 98/Rinaldo Küfferle (2 documenti, 1957)

Condizione di accesso:

accessibile previa autorizzazione

Condizione di riproduzione:

consentita per uso studio

Stato di conservazione:

discreto

Soggetti conservatori

Soggetti produttori

Compilatori

  • Schedatura: Maria Rosaria Moccia (archivista)