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Raccolta San Pellegrino - Grande torneo internazionale di Lawn tennis di San Pellegrino e Società Grandi Alberghi di San Pellegrino

Raccolta San Pellegrino - Grande torneo internazionale di Lawn tennis di San Pellegrino e Società Grandi Alberghi di San Pellegrino (1913 dicembre 30 - 1935 maggio 26)

116 unità archivistiche di primo livello collegate

Complesso Di Fondi

Metri lineari: 0.15

Consistenza archivistica: Unità 116

Il fondo collettaneo conserva una raccolta di lettere relative all’organizzazione della prima edizione del Grande torneo internazionale di Lawn tennis di San Pellegrino, indirizzate a Francesco Donegani, segretario del Comitato organizzativo, e alla Società anonima delle Terme di San Pellegrino, e un lacerto della corrispondenza amministrativa della società Alberto Volonté & C., fondata a Milano nel 1919, poi confluita nella società anonima per azioni Grandi Alberghi di San Pellegrino.

Storia archivistica:

Il fondo, privo di organicità e frutto di un ritrovamento fortuito, contiene corrispondenza circa l’organizzazione della prima edizione del torneo tennistico del luglio 1914 e carteggio amministrativo, con lettere di collaboratori, amici e clienti di Alberto Volonté, proposte d’ingaggio per le stagioni estive, documentazione contabile e preventivi per lavori presso il Casino, il Tennis Club o il Grand Hotel di San Pellegrino che facevano capo alla società Alberto Volonté & C.
I singoli documenti, datati tra il 1913 e il 1935, sono stati acquistati da Victor Rafael Veronesi, donatore del fondo, presso il Mercatino dei collezionisti in via Armorari a Milano, a partire dal maggio 2016, con un primo lotto di 17 carte al costo «di soli 17 euro (un euro per foglio), tentando di “salvare” da una già prorogata dispersione un fondo», già osservato dal Veronesi nell’inverno precedente, momento in cui conteneva anche un gruppo di 6-8 fotografie di piccolo formato, raffiguranti alcuni giocatori di tennis, ed un libretto, con un regolamento in inglese del tennis su prato (Lawn tennis).
Il donatore, in nota all’introduzione del suo primo elenco, consegnato nel settembre 2016, parla «di circa tre scatoloni di cartone dove erano stati impilati alcuni dei documenti dell’ex archivio del Casino di San Pellegrino» (1). A suo parere «molti dei materiali rimasti erano di scarsa importanza, composti da curriculum vitae, contratti, manifesti, libretti e lettere spedite da alcune compagnie teatrali, inservienti, barman, maestri di pattinaggio e quant’altro al comm. Volonté», in realtà di grande importanza quale testimonianza dell’attività amministrativa e gestionale delle strutture e presumibilmente una buona parte delle carte prodotte dalle società Alberto Volonté & C. e Grandi Alberghi di San Pellegrino. L’importanza della documentazione, secondo un’ottica collezionistica e non archivistica, è commisurata dal donatore in base alla fama delle personalità mittenti la corrispondenza (2) e non in base al vincolo archivistico tra le carte, prodotte da un qualsiasi soggetto nell’ambito della sua attività.
Nell’elenco del 2021 il donatore ribadisce la scelta collezionistica compiuta nell’acquisto della carte: «Non sono state prese in considerazione tutte quelle documentazioni in ambito amministrativo sopravvissute (ricevute) in quanto molte di loro non avevano alcun relativo ed effettivo valore storico (fatture emesse da importatori di bevande nazionali ed internazionali, spedizioni di bevande, pagamenti di macellerie e grossisti locali, carta che normalmente sarebbe stata destinata allo scarto documentario, eccetto contenuti di particolare rilievo che non si sono riscontrati), salvo alcune in merito a ben precisi ambienti (come quelli promozionali e pubblicitari, qualora relazionate a società o a figure di spicco anche per il panorama culturale e letterario del Paese)» (3).
Le carte provengono dall’archivio del Comitato del Grande torneo internazionale di Lawn tennis (I edizione del 1914), da quello della Società anonima delle Terme di San Pellegrino (da cui il Comitato deriva) e dal fondo archivistico della società intestata ad Alberto Volonté, dal 1928 confluita nella società anonima per azioni Grandi Alberghi di San Pellegrino. L’imprenditore milanese, già da anni proprietario dell’Hotel Terme e Milano, dal 1920, quale gerente unico dell’omonima società, diventa proprietario del Casino, del suo Teatro e del lussuoso Grand Hotel, concessionario della fonte e dei bagni e organizzatore di tutti gli eventi culturali e sportivi (spettacoli teatrali, concerti, thè danzanti, balli in maschera, gare di tennis su prato, football e pattinaggio) in grado di rispondere alle esigenze di un raffinato turismo d’élite.
Questo materiale archivistico, rimasto a lungo a San Pellegrino, giunge in possesso della società Raggio di sole (4) (1990), che lo vende pochi anni dopo ad un collezionista/mercante da cui Veronesi acquista una selezione di documenti, a sua personalissima discrezione.
Le carte sono state donate all’Archivio di Stato di Bergamo a più riprese, tra il 2016 e il 2021, in memoria di Armando Forni (5).
Si conserva, inoltre, l’elenco originale, ma parziale, predisposto dal donatore e un CD con immagini di rassegna stampa relativa al Grande torneo internazionale del 1914 e sul tennis su prato d’inizio secolo in generale, tratta per lo più da Il Giornale di San Pellegrino.

Note
(1) Molto probabilmente della società Volonté, sua proprietaria.
(2) «I documenti presi in visione e rimasti in quelle scatole non erano comunque riconducibili a personalità di fama internazionale o nazionale e che abbiano o possano destare un qualche interesse». Elenco “Trofeo tennistico internazionale di San Pellegrino / Tennis Club San Pellegrino (Grand Hotel di San Pellegrino) – Soc. A. Volonté e C.”, a cura di V. R. Veronesi, 2016, p. 1.
(3) “Trofeo tennistico internazionale San Pellegrino – Elenco parziale dei documenti”, a cura di V. R. Veronesi, 2021, pag. 2.
(4) Vedi “Un raggio di sole tocca l’Unipar” in La Repubblica del 19 gennaio 1990.
(5) Donazioni del settembre 2016 (17 documenti, datati tra il 1913 e il 1929), dicembre 2017 (185 documenti, 1912-1928), settembre 2018 (15 documenti, 1922-1935) e settembre 2021 (un documento del 1914). A corredo della raccolta l’Alberti dona, inoltre, due volumi: G. Clerici, 500 anni di tennis, Milano, Mondadori, 1974 e D. Cimorelli e M. Piazza (a cura di), La Fiera di Milano. Pubblicità dell’industria italiana (1920-1940), Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2015.

Nota dell'archivista:

L’intervento ha previsto il riordino e l’inventariazione della raccolta.
L’analisi delle carte, a causa delle notevoli lacune che impediscono la ricostruzione delle originali strutture d’archivio, ha permesso l’elaborazione di una struttura in due sezioni distinte:

Sezione I – Grande torneo internazionale di Lawn tennis di San Pellegrino
Serie unica – Corrispondenza

Sezione II – Società Grandi Alberghi di San Pellegrino
Serie unica – Corrispondenza

Si rileva, però, la presenza di sigle e/o annotazioni a matita sui documenti che rivelano l’esistenza di pratiche o classi a cui i documenti afferivano in origine.
Il tentativo, spesso riuscito, è stato quello di ricostruire pratiche originali, raccogliendo carte sciolte, ma chiaramente legate da un vincolo archivistico come nel caso dei fascicoli relativi alle stagioni estive o ai lavori di rinnovamento del Casino e del Grand Hotel.
Gli obiettivi del presente intervento sono stati:
- la ricostruzione delle unità archivistiche, l’organizzazione delle carte contenute nelle pratiche, la descrizione analitica dei contenuti, la segnalazione di indicazioni cronologiche e una nuova numerazione delle unità;
- il riordino dei fascicoli in base al primo estremo cronologico ossia alla data d’apertura della pratica amministrativa;
- l’elaborazione delle schede dei soggetti produttori e del complesso archivistico, alla luce dell’inventariazione analitica, in base alle norme ISAD (G) e ISAAR (CPF);
- il ricondizionamento delle carte.

Criteri di descrizione delle unità archivistiche

L’inventario descrive i singoli fascicoli, unità archivistiche di base o le singole carte superstiti.
Per ciascuna unità archivistica sono stati compilati i seguenti descrittori:
- Numero di unità
Il software Archimista attribuisce automaticamente un’unica numerazione di corda a tutti i pezzi schedati.
- Titolo
I titoli, in assenza di originali, sono ricavati dai contenuti.
- Estremi cronologici e Note alla data
Si sono indicate le date della documentazione conservata nei fascicoli; in caso di documentazione non datata si è utilizzata l’espressione senza data (s.d.), se, invece, è stato possibile attribuire gli estremi cronologici, questi sono stati indicati tra parentesi quadre.
Nelle note si è indicata la presenza di eventuali antecedenti o susseguenti agli estremi cronologici principali.
- Contenuto
Descrizione delle carte contenute in ciascun fascicolo e sintetiche informazioni biografiche o di approfondimento relative ai soggetti citati nei documenti.
- Note
Nelle note sono stati indicati:
- presenza di documentazione inserta o allegata al contenuto principale del fascicolo;
- rilevazione di caratteristiche estrinseche (ad es. carte intestate di grandi alberghi);
- uso di lingue diverse dall’italiano.
- Numerazione precedente
Il numero attribuito dal donatore nel suo elenco; non tutte le carte, però, risultavano numerate.
- Segnatura definitiva
Si tratta della nuova numerazione del fondo, progressiva da 1 e unica per l’intero complesso documentario.

Lingua della documentazione:

  • fre
  • eng

Condizione di accesso:

liberamente accessibile

Stato di conservazione:

buono

Soggetti produttori

Compilatori

  • Schedatura: Dilda, Giovanni Luca (Archivista) - Data intervento: 30 giugno 2024